Il Teatro Regio di Torino al tempo del Lockdown 2020

Il Teatro Regio di Torino al tempo del Lockdown 2020
Il Teatro Regio di Torino è veramente effervescente e pur con le restrizioni imposte dal responsabile Lockdown, ha ideato diverse iniziative volte a mantenere vivo il rapporto con il pubblico e l’interesse che lo stesso nutre per l’Opera in teatro. Ecco che nel  75° Anniversario della Liberazione d’Italia, avvenuta il 25 aprile 1945, il Teatro Regio Torino dedica al ricordo delle donne e degli uomini che lottarono per la libertà l’Inno delle nazioni (1862) di Giuseppe Verdi. Eseguita nel 2010 dall’Orchestra e Coro del Teatro Regio diretti da Gianandrea Noseda con il tenore Francesco Meli in veste di solista, la pagina verdiana è un omaggio all’Italia risorgimentale che nella rilettura di Arturo Toscanini del 1943 si caricò di nuove ispirazioni, diventando messaggio di rinascita per il Paese in lotta contro il nazifascismo. Per  la Giornata mondiale della Terra viene invece proposta La Pastorale di Beethoven nell’esecuzione dell’Orchestra del Regio diretta da Giandrea Noseda. Altre iniziative prestigiosa è stata #operaonthesofa ovvero vedere o rivedere delle belle produzioni comodamente seduti sul sofà di casa; a questo riguardo ricordiamo che con Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, sono state trasmesse Manon Lescaut, Musica di Giacomo Puccini, con interpreti principali María José Siri, Gregory Kunde, Dalibor Jenis, Carlo Lepore, Direttore d’orchestra Gianandrea Noseda, Regia Vittorio Borrelli; Faust Musica di Charles Gounod, Interpreti principali Charles Castronovo, Ildar Abdrazakov, Irina Lungu, Direttore d’orchestra Gianandrea Noseda, Regia, scene e costumi Stefano Poda; Il barbiere di Siviglia, Musica di Gioachino Rossini, Interpreti principali Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Chiara Amarù, Roberto de Candia, Nicola Ulivieri, Direttore d’orchestra Giampaolo Bisanti, Regia Vittorio Borrelli; La Sonnambula, Musica di Vincenzo Bellini, Interpreti principali Ekaterina Sadovnikova, Antonino Siragusa, Nicola Ulivieri, Direttore d’orchestra Renato Balsadonna, Regia Mauro Avogadro; Agnese, Musica di Ferdinando Paer, Interpreti principali María Rey-Joly, Markus Werba, Edgardo Rocha, Filippo Morace, Direttore d’orchestra Diego Fasolis, Regia Leo Muscato; L’italiana in Algeri, Musica di Gioachino Rossini, Interpreti principali Martina Belli, Xabier Anduaga, Carlo Lepore, Paolo Bordogna, Sara Blanch, Direttore d’orchestra Alessandro De Marchi, Regia Vittorio Borrelli; Violanta, Musica di Erich Wolfgang Korngold, Interpreti principali Annemarie Kremer, Michael Kupfer-Radecky, Norman Reinhardt, Peter Sonn, Soula Parassidis, Anna Maria Chiuri, Direttore d’orchestra Pinchas Stainberg, Regia Pier Luigi Pizzi; Il matrimonio segreto, Musica di Domenico Cimarosa, interpreti principali Carolina Lippo, Marco Filippo Romano, Alasdair Kent, Markus Werba, Monica Bacelli, Eleonora Bellocci, Direttore d’orchestra Nikolas Nägele, Regia Pier Luigi Pizzi; Nabucco, Musica di Giuseppe Verdi, Interpreti principali Giovanni Meoni, Csilla Boross, Ştefan Pop, Riccardo Zanellato, Enkelejda Shkosa, Direttore d’orchestra Donato Renzetti, Regia Andrea Cigni. IL Teatro Regio però non si è fermato qui ed infatti leggendo sul sito del teatro www.teatroregio.torino.it  si possono trovare tutte le info  ha lanciato : #LOperaTiSomiglia si ispira alla campagna di comunicazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo “L’arte ti somiglia” nell’ambito di #ArtYouReady, in rete con i musei italiani, che rende accessibile e fruibile il patrimonio artistico italiano. Partecipare a #LOperaTiSomiglia è molto facile e divertente perché si tratta molto semplicemente di un gioco. Scegli la tua opera preferita o il tuo personaggio d’opera preferito Cerca cose che hai in casa per vestirti e dare vita al titolo o al personaggio che hai scelto Ricrea l’opera, il personaggio e scatta una foto Condividila con #LOperaTiSomiglia e #teatroregiotorino, e tagga il Regio su Facebook, Instagram e Twitter Noi ricondivideremo la tua Opera! Nella gallery sui social abbiamo pubblicato immagini di alcuni dei titoli più noti, per darvi qualche spunto. Il gioco ora è nelle vostre mani.   La Musica vince sempre   Renzo Bellardone 27 aprile...

Teatro Coccia, Novara al tempo del Lockdown 2020

Teatro Coccia, Novara al tempo del Lockdown 2020
Il teatro Coccia di Novara, unico teatro di tradizione del Piemonte, è sicuramente un teatro vivo e ricco di idee innovative e questa affermazione trova conferma anche nell’iniziativa di cui riporta il sottostante comunicato stampa, che per motivi personali non sono riuscito a pubblicare prima, ma che merita ampia considerazione. Teatro Coccia, NovaraALIENATI, Opera Smart Workingprossimamente su www.fondazioneteatrococcia.it Una nuova produzione realizzata restando a casa e che si avvale dell’interazione con il pubblico   Novara, 20 aprile 2020. La modalità dello smart working applicata al teatro e alla lirica in particolare. Così nasce Alienati la prima Opera Smart Working ideata e prodotta da Fondazione Teatro Coccia. In questo periodo di sospensione forzata dell’attività teatrale, la direzione del teatro novarese ha riunito una task force di compositori, autori, registi, cantanti per dare vita a un lavoro inedito che trae spunto dall’isolamento casalingo per generare connessioni.   Alienati è la storia di un gruppo di personaggi cui è richiesto, a causa di un’invasione – naturalmente aliena – di restare a casa, ma questo avvertimento genera inevitabilmente reazioni inaspettate da parte di tutti. Snodo di quasi tutti i racconti è uno psicologo che tiene le redini della vita di una nutrizionista, salutista vegana praticante yoga con lampade ayurvediche al sale accese h 24 perennemente stressata e tradita, a sua insaputa, dal marito; un ladro gentiluomo svaligiatore d’appartamento professionista, adesso n crisi per mancanza di lavoro e in cerca di evasione (in tutti i sensi); una bellissima donna single costantemente alla ricerca dell’anima gemella da coinvolgere in aperitivi prolungati (tentata dal fascino pericoloso del Ladro). Questi condividono intrecci di vite con una mamma insoddisfatta single e con l’hobby di distruggere le famiglie degli altri portando via i mariti, ma il tutto tenendo iperprotetta la sua angelica e pura figlioletta; un musicista, cantante, maestro di tutto ciò che ci può essere di musicale, seguito (poco) in rete da una enorme schiera di allievi, al 90% cinesi che non parlano l’italiano, ridotto a organizzare flashmob canori condominiali; uno chef, sedicente esperto di gastronomia, ma che in realtà si nutre di scatolame e junk food, non sapendo cucinare nulla; un avvocato di nome Garbugli, marito della nutrizionista e amante della rovina famiglie.   Particolarità dell’opera sta nella sua realizzazione artistica e creativa: i cinque compositori, Federico Biscione, Alberto Cara, Cristian Carrara, Federico Gon e Marco Taralli, hanno composto le arie per i protagonisti dell’opera condividendo a distanza suggestioni e mondi musicali. Il soggetto è stato affidato alla penna di Stefano Valanzuolo, Vincenzo De Vivo lo ha reso un libretto dal sapore divertente e a tratti irriverente. La magia di mettere insieme tutti questi elementi è nelle mani del regista Roberto Recchia, con il supporto di Federico Pelle, tecnico del suono che raccoglierà tutti i contributi audio li mixerà per dare profondità e chiarezza di suoni a un’orchestra virtuale. L’aspetto scenico e l’abbigliamento dei protagonisti saranno studiati da Giuseppe Palella.  Ma la novità di Alienati non è solo questa. Al pubblico che assisterà all’opera tramite il sito del Teatro Coccia www.fondazioneteatrococcia.it verrà data l’opportunità di scegliere il “destino” dei personaggi trovandosi di fronte a veri e propri bivi. La fruizione da casa rende gli spettatori anche protagonisti del racconto potendone decidere gli sviluppi.   Il cast di interpreti di questi personaggi alienati è formato da voci di altissima caratura e fama internazione: nel ruolo dello psicologo il baritono Alfonso Antoniozzi, la nutrizionista è il mezzosoprano Daniela Barcellona, il ladro gentiluomo è il basso baritono Nicola Ulivieri, la...

TEATRO CARLO FELICE AL TEMPO DE LOCKDOWV 2020

TEATRO CARLO FELICE AL TEMPO DE LOCKDOWV 2020
In questo periodo di Lockdown, i teatri stanno facendo salti mortali e si stanno inventando di tutto, pur di mantenere vivo il rapporto con il proprio pubblico; in particolare i teatri d’opera hanno ideato piattaforme digitali, streaming e mille altre iniziative finalizzate a tenere vivo anche il teatro e l’opera! Dal Teatro Carlo Felice di Genova, ad esempio mi giunge questo comunicato, riferito alla loro iniziativa  musicalmenteinsieme.   COMUNICATO STAMPA La Tosca di Puccini, andata in scena al Teatro Carlo Felice nel dicembre 2014 con l’applauditissima regia “cinematografica” di Davide Livermore. Martedì 28 aprile, alle ore 20:00, sui canali social del Teatro Carlo Felice Tosca di Puccini, un titolo su cui Davide Livermore lavora da molto prima dello spettacolo che ha inaugurato la Scala lo scorso 7 dicembre. Più di cinque anni fa, infatti, il 20 dicembre 2014, andò in scena al Teatro Carlo Felice una Tosca di cui Livermore firmava regia, scene e luci. Uno spettacolo molto diverso da quello recente milanese, ma apparentato almeno in un aspetto: il taglio cinematografico. Non c’è da stupirsi, dato cheTosca, per Livemore,è“una proto-sceneggiatura cinematografica, dove armonia e poesia creano un flusso narrativo degno di un classico thriller hollywoodiano.” La Tosca genovese di Livermore, a suo tempo molto applaudita e lodata dalla critica, si potrà rivedere martedì 28 aprile, alle ore 20:00, sui canali social del Teatro Carlo Felice, nel consueto appuntamento settimanale del ciclo #musicalmenteinsieme, l’iniziativa in streaming con cui la Fondazione lirico-sinfonica genovese tiene vivo il rapporto con il proprio pubblico fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Una scenografia che modifica lo spazio creando angolazioni, campi, controcampi e piani sequenza. Allusioni cinematografiche presenti un po’ ovunque: la Roma di Magni e Fellini, la suspense di Nodo alla gola di Hitchcock, l’angelo de Il cielo sopra Berlino di Wenders. I costumi diGianluca Falaschi che rendono visibile sul corpo stesso dei protagonisti lo scontro ideologico tra lo Stato Pontificio e la modernità illuminista. Queste le caratteristiche principali di una Tosca da rivedere o da vedere per la prima volta per chi l’avesse persa nel 2014. E da ascoltare, grazie a un cast di prim’ordine. Sul podio, il Maestro Stefano Ranzanidirigeva l’Orchestra, il Coro (preparato dal Maestro Pablo Assante)e il Coro di Voci Bianche (preparato dal Maestro Gino Tanasini) del Teatro Carlo Felice. Protagonisti: Maria Guleghina (Floria Tosca), Roberto Aronica (Mario Cavaradossi), Carlos Álvarez (Il barone Scarpia), Giovanni Battista Parodi (Cesare Angelotti), Armando Gabba (Il Sagrestano), Enrico Salsi (Spoletta), Davide Mura (Sciarrone), Cristian Saitta (Un carceriere), Filippo Bogdanovic (Un pastorello). Nelle Note di Regia pubblicate nel programma, Livermore scriveva parole oggi ancora più attuali: “L’Opera è arte, è bellezza, quella che attraverso la grazia espressa in questi giorni dallo straordinario lavoro di oltre 200 anime (tecnici e artisti del Teatro Carlo Felice) scandaglia la vertiginosa profondità della vita, raccontandone i bagliori e gl’inferi.”   Su: https://www.streamingcarlofelice.com/ https://www.facebook.com/TeatroCarloFelice/ https://www.facebook.com/TeatroCarloFelice/ https://www.youtube.com/user/TeatroCarloFelice     Genova, 27aprile 2020, L’Ufficio Stampa   La Musica vince sempre Comunicato riportato da Renzo Bellardone 27 aprile...

CHEN REISS, IMMORTAL BELOVED

CHEN REISS,  IMMORTAL BELOVED
In questo tempo di responsabile e doverosa reclusione forzata (siamo nel periodo dell’emergenza epidemiologica 2020) è naturale trovare il tempo per ascoltare una nuova incisione e quindi, affascinato dalla bella interpretazione,  viene spontaneo scrivere quattro righe. CHEN REISS,  IMMORTAL BELOVED Beethoven Arias Academy of Ancient Music Richard Eggar Edizione Cd Onyx   L’ariosa musicalità di Beethoven feconda di tempra vigorosa,  incontra qui la bella interpretazione della Academy of Ancient Music con l’attenta e sensibile direzione di Richard Eggar, che dedica grande considerazione ai dettagli esaltandoli al piacevolissimo ascolto. Chen Reiss, la superba interprete di queste Arie di Beethoven, vanta un ampio repertorio che spazia dall’Ariodante a Rake’s Progress attraversando Der Rosenkavalier e Fidelio, unica opera di Beethoven; appunto di Beethoven sono le arie, corpus del Cd ascoltato. Chen Reiss dona una esecuzione filologica con imprinting interpretativo particolare con belle agilità da cui traspare sempre il cuore e la passione, come nell’impennata finale in Fliesse, Wonnezähre, fliesse! La sua voce riflette freschezza e limpidezza in un arcobaleno immaginario ricco di colori scintillanti. Il fraseggio appare subito chiaro come in No, non turbarti o Per Pietà non dirmi addio , facile all’ascolto in italiano, ma evidentissimo anche in tedesco; l’ascolto diviene partecipativo ed a tratti è ipnotizzante, soprattutto quando l’interpretazione diviene descrittiva e la dolcezza lascia il posto a vertiginosi acuti. Altro elemento che connota singolarmente il canto di Reiss è la forte emotività che si crea Freudvoll und Liedvol. Decisamente gradevole l’ascolto di una voce che lascia il segno. La Musica vince sempre Renzo Bellardone 5 aprile...

INTERVISTA AD ARIANNA WELLMONEY

INTERVISTA AD ARIANNA WELLMONEY
Arianna Wellmoney è un’attrice Italiana di Milano. Nel 2016 ha completato gli studi di recitazione nella prestigiosa American Academy of Dramatic Arts di New York.  Nel 2019 ha scritto e interpretato uno dei personaggi principali nello spettacolo “Extraordinary Aliens” che ha debuttato a New York e successivamente è stato presentato all’Hollywood Fringe Festival di Los Angeles.  Arianna è anche comparsa, nel ruolo di “Melissa”, nella serie tv “La Santera” la quale uscirà nel 2020. Altri progetti recenti includono: “3018” (programma di Snapchat), “Enoptromancy” (spettacolo Off Broadway), Immigrants Eat It (web serie di YouTube) e “True Drama” (lungometraggio).      -Mi racconti dei tuoi inizi a Milano? Ho girato il mio primo film, “Castelli per Aria” quando avevo 10 anni: era un progetto per la scuola, organizzato da professori e da qualche professionista del mestiere. È stata la mia prima vera esperienza davanti alla cinepresa. Fare quel breve film e partecipare alle piccole recite era sempre una delle cose che mi piaceva di più fare a scuola. Alle superiori ho cominciato a fare video e sketch di momenti di vita scolastica, uno dei quali fu filmato con il resto della classe e presentato all’Università Bicocca per un concorso sul ruolo della donna nel mondo del lavoro. Durante il mio ultimo anno delle superiori partecipai ad un corso di recitazione cinematografica alla scuola “Campo Teatrale”, dove presentammo uno spettacolo a fine anno. -Cosa ti ha spinto a volare in America? Fin da piccola mi resi conto del talento degli attori statunitensi e della alta qualità di film e telefilm americani. Sembrava sempre che Hollywood producesse una sconfinata quantità di film, di tutti i generi e di tutti gli stili, con temi e toni differenti e con attori sempre più bravi. Vedevo sempre città come New York e Los Angeles sullo schermo e me ne innamorai subito, volevo fare parte anche io di qualcosa di più grande. Dopo la maturità sono stata accettata all’American Academy of Dramatic Arts (AADA) di New York e sapevo che il mio futuro da attrice sarebbe cominciato là.   -Quali città hai abitato e vissuto negli States? Abito da cinque anni a New York; prima, quando andavo all’AADA , abitavo a Manhattan dove c’erano i dormitori della scuola. Adesso invece abito nel Queens con una famiglia Ecuadoregna! – Ora vivi a  N.Y.: la senti la tua città d’adozione? New York è come una seconda casa per me. È la città dove i miei sogni si possono avverare, è un luogo pieno di ricordi del passato e di speranze per il futuro. C’è sempre qualcosa da fare, qualche nuovo cibo da provare, un evento al quale andare, nuove strade da scoprire…Non sono fatta per le piccole città quindi La Grande Mela è proprio adatta a me.  -Mi dici quali sono state le esperienze teatrali che più ti hanno divertita, appassionata e quelle che ti hanno coinvolta di più emozionalmente? Una esperienza che mi ha molto divertita è stato recitare nello spettacolo “Enoptromancy”, che ha debuttato Off Broadway al Theater 80 St Marks. Era un’opera nuova e originale del regista, Michael Seebold, che trattava di una veglia funebre. Interpretavo un personaggio comico in una situazione altroché poco allegra, quindi cercare di far ridere il pubblico e sollevare l’umore degli altri attori/personaggi era sempre un’esperienza spassosa. L’opera era poi un lungo, unico atto di un’ora e mezza e quindi non c’era spazio per errori dato che eravamo sul palco per tutta la durata dello spettacolo, senza cambi scena! Riguardo esperienze che mi...