Lenny is on the town again –  Il Maggiore 25 agosto 2018

Lenny is on the town again –   Il Maggiore 25 agosto 2018
A 100 anni esatti dalla nascita del grande Leonard Bernstein, in molti hanno voluto celebrare la ricorrenza e ricordare il grande patrimonio musicale che il poliedrico compositore, direttore e pianista ci ha lasciato. Anche lo Stresa Festival ha pensato di commemorarlo in più momenti ed ha addirittura commissionato a Moisés P. Sánchez una composizione ispirata a Bernstein. Lenny is on the town again Moisés P. Sánchez Ensemble Moisés P. Sánchez, pianoforte, composizione e direzione Juan Carlos Aracil, flauti Enrique Rodriguez, tromba e filicorno Cristina Mora, voce Luis Verde, sax soprano Rafael Aguila, sax tenore Julien Ferrer, trombone David Sancho, tastiere Toň0 Miguel, contrabbasso Alberto Brenes, batteria Pablo Mrtin Jones, percussioni     Musiche originali ispirate a Bernstein Prima assoluta Commissione Stresa Festival In collaborazione con “Los Veranos De la Villa” di Madrid     Musica particolare che non lascia spazio ad un giudizio ‘di mezzo’: o non piace o cattura completamente. Secondo uno stile d’avanguardia viene inserita una certa ripetitività a costituire ‘il motivo dominante’ ed anche Sanchez ha seguito questa linea compositiva; se al primo ascolto sembra eccessivo, a distanza di solo poche ore ci si rende conto che il cervello ha registrato quella musica e da qui la validità di una scrittura che viene ricordata. Sicuramente non immediata ed inconsueta, ma le interpretazioni sono vibranti e coinvolte  in un susseguirsi di assolo come nella migliore tradizione jazzistica, chiave in cui Sanchez ha reinterpretato alcuni leit motiv di Bernestein; qua e la appare ‘Maria…Maria..’ dal celeberrimo West Side Story che ha segnato ben più di un’epoca.   La Musica vince sempre Renzo...

CONCERTO DI APERTURA – Palazzo Congressi Stresa – Stresa Festival 2018

CONCERTO DI APERTURA – Palazzo Congressi Stresa – Stresa Festival 2018
L’edizione 2018 dello Stresa Festival, ai primi concerti del Corpus principale del cartellone vede una forte attenzione ai giovani e l’ammirevole dedizione di grandi della musica rivolta ad essi. Ieri sera Barbara Frittoli e questa sera l’encomiabile Gianandrea Noseda hanno dedicato le sue migliori attenzioni ai migliori ragazzi musicisti europei. CONCERTO DI APERTURA – Palazzo Congressi Stresa – Stresa Festival 2018 BERNSTEIN,Divertimento per orchestra F. CHOPIN,Concerto per pianoforte n. 2 P.I. ČAJKOVSKIJ, Sinfonia n. 5 Seong-Jin Cho, pianoforte European Union Youth Orchestra Gianandrea Noseda, direttore   Oltre all’innegabile bravura della EUYO, che sotto la direzione di Gianadrea Noseda raggiunge sempre livelli di assoluta eccellenza che conquista il pubblico, l’elemento che contraddistingue questa collaborazione sono i sorrisi: si, i sorrisi che si scambiano gioiosamente tra di loro i ragazzi e con il direttore che li segue sorridendo e premiandoli con continui gesti di approvazione. In alcuni momenti tra gli sguardi d’intesa per l’esecuzione si  colgono gesti d’affetto e di pura condivisione e gioia per quello che sta succedendo: il miracolo che ogni volta la Musica compie! Il programma è accattivante e spazia da un poco programmato Bernstein ai classici Chopin e Čajkovskij; l’orchestra parte convinta ed affiatata e lo spettacolo degli archi che s’innalzano è emozionante e fa vivere ancor più la musica ricca dei colori di quel ‘900 in evoluzione con i rumori ed i silenzi  della metropoli   evocanti i quartieri raccontati in  West Side Story. La sorpresa molto apprezzata è stato Seong-Jin Cho che ha raffinatamente  espresso Chopin con una sensibilità interpretativa al pianoforte di tutto rilievo; Jin Cho  ha un bellissimo tocco con cui trae emozioni e sensazioni intime che trasmettono purezza non solo d’interpretazione. La quinta di Čajkovskij è una sinfonia amata e ritengo complessa da eseguire, ma l’entusiasmo ed il vigore giovanile hanno segnato un risultato più ampio di quanto talvolta una stanca professionalità non riesce più a comunicare. Noseda pervaso dalla Musica e tutto dedito a questa orchestra che percettibilmente ama, ha diretto con passione, disegnando nell’aria grandi volute gestuali che hanno estratto il meglio della partitura ed il meglio dall’orchestra. Due bis il pianista, un bis l’Euyo, non hanno però concluso il concerto che invece è culminato in un fuori programma, quasi un entusiasta flash mob dei ragazzi che in piedi, ridendo, saltando e ballando hanno ancora donato qualche allegrezza musicale. La Musica vince sempre. Renzo...

Da Nina a Lucia, la pazzia all’Opera – Masterclass di Barbara Frittoli

Da Nina a Lucia, la pazzia all’Opera – Masterclass di Barbara Frittoli
Estrapolando dal programma di sala: “Quale prologo del Festival le cantanti che partecipano all’Accademia di canto di Stresa si esibiscono in una serata che prevede l’esecuzione di arie  da celebri opere del tardo Settecento e Ottocento. La pazzia è un tema che offre interessanti spunti espressivi e ha stimolato la creatività di illustri compositori, che  magistralmente hanno messo  in luce  aspetti  spettacolari. Barbara Frittoli non ha bisogno di lunghe presentazioni: grazie a una carriera vertiginosa e a un’innegabile carisma il soprano occupa un ruolo centrale nelle programmazione dei più importanti teatri internazionali.” Da Nina a Lucia, la pazzia all’opera Gli allievi dell’Accademia di canto di Stresa Docente Barbara Frittoli Mzia Bachtouridze, Angelo Michele Errico, pianoforti In collaborazione con Villa Sandra Eventi Musicali                         In un mondo dove troppo sovente l’inesperienza e l’improvvisazione superficiale la fanno da padroni, trionfando sull’impegno e salendo addirittura alle migliori ribalte delle cronache, per fortuna esistono ancora settori dove non si può mentire; alcuni mestieri mostrano forzosamente il volto della verità e per acquisire conoscenza ed esperienza servono anche ottimi maestri! Il mestiere cui mi riferisco in questo contesto è il canto. Barbara Frittoli è sicuramente una delle interpreti italiane più affermate al mondo e ciò nonostante ha mantenuto una semplicità ed affabilità comportamentale da incantare anche il più ‘scafato’. In anteprima di Festival, Frittoli presenta le allieve della Masterclass da lei  tenuta nei giorni antecedenti a Villa Sandra di Lesa: Silvia Spessot, Chiara Trapani, Giada Gallone, Annalisa Ragione, Maria Cristina Napoli e Noemi Umani, accompagnate al pianoforte da Mzia Bachtouridze e Angelo Michele Errico,  si sono esibite in un repertorio che ha spaziato da  Mozart, a Bellini, Puccini, Donizzetti, Cilea e Verdi. La cornice dell’evento è la prestigiosa sala Baccarat presso l’Hotel Regina Palace di Stresa. Per restare super partes, direi che nel complesso è risultata una serata molto piacevole, in cui si sono ascoltate promesse della lirica e giovani cantanti in carriera. Alcune in particolare hanno espresso decisamente un buon fraseggio, buona impostazione e carica interpretativa. Per citare qualche aria ascoltata: ‘Io son l’umile ancella’ da Adriana Lecovreur, ‘Porgi amor’ da Le Nozze di Figaro, ‘Regnava nel silenzio‘ da Lucia di Lammermoor per finire con l’esplosiva ‘ E’ strano…sempre libera’ da La traviata. Brave le allieve ed un grande plauso all’intenso lavoro di Barbara Frittoli che ha donato la sua esperienza a chi inizia a cimentarsi in questo campo dove impegno ed abnegazione sono le armi indispensabili per arrivare al successo. La Musica vince sempre. Renzo...

‘Pianoforte a Castelletto d’Orba’ – Chiesa Parrocchiale 12 agosto 2018

‘Pianoforte a Castelletto d’Orba’ – Chiesa Parrocchiale 12 agosto 2018
Domenica 12 agosto, il navigatore satellitare della mia auto  è impazzito e grazie alla sua pazzia ho vagato ammirato, per le colline dell’Alto Monferrato da Occimiano a Rocca Grimalda,  alla disperata ricerca della Parrocchiale di S. Antonio a Castelletto d’Orba, dove intendevo assistere ad un concerto pianistico di rilevo. Sicuramente il viaggio si è dilungato e mi son preoccupato per arrivare puntuale, ma i luoghi visti son talmente suggestivi che….alla fine il disagio si è tramutato in un piacevole vagare per borghi e colline. CONCERTO – Castelletto d’Orba 12 agosto 2018 Organizzazione Accademia Internazionale Medicea-Firenze Pianisti: Emmanuelle STEPHAN, Gabriel TACCHINO, Marco PODESTA’, Giuseppe FRICELLI, con la partecipazione straordinaria di Luigi DEL FANTE Prima di iniziare il concerto il Maestro Fricelli, introdotto da Del Fante e coinvolgendo le autorità presenti ha conferito una targa premio ‘Rinaldo Rossi’ (Premio dallo stesso Fricelli ideato e mantenuto in vita), al celebre pianista Gabriel Tacchino (pronunciato alla francese con la ‘O’ finale accentata e sovente rinvenuto scritto Tachinau): questi ha suonato nei piu prestigiosi teatri  e sale al mondo, dalla Scala a Berlino e da  New York in tutta Europa e vanta una produzione discografica di tutto rilievo. Sempre Fricelli ha dedicato una sua breve composizione neo romantica, all’artista premiato Il concerto inizia con il due pianistico Marco Podestà e Giuseppe Fricelli, i quali a quattro mani danno immediatamente la cifra della loro abilità comunicativa e della scioltezza di tocco. Il programma è piacevole e passa dalle ‘danze spagnole’ di M. Moszowski che interpretano, con vivacità e brillantezza la n. 1 e con dolce vigore la n. 2. Seguono le notissime note delle ‘danze ungheresi’ di J. Brahms  e i concertisti  alla n. 5 sanno evocare quasi un sogno di ‘Baracarolle’ per dare poi inatteso vigore e tratteggiare un corteggiamento alla n. 6.  Il finale è tutto dedicato al pubblico a cui viene raccontata musicalmente una favola, un dolce sogno conosciuto, ovvero di J. Strauss ‘Sul bel Danubio blu’. Un ‘intermezzo’ poetico viene letto dall’autore Del Fante (scenografo, regista, attore) che poi inonda il pubblico con le emozioni dell’  “Infinito” leopardiano. La seconda parte del programma vede impegnati al pianoforte Emmanuelle Stephan ed il leggendario Gabriel Tacchino, al cui proposito merita ricordare di essere stato l’unico allievo di Francis Poulenc  e suo interprete internazionale  di riferimento. Iniziano con E.Grieg e dal Peer Gynt propongono ‘al mattino’  la celeberrima aria intrisa di attese e di dolcezza, seguita da ‘la morte di Ase’ resa con grande abilità interpretativa, mantenendo intatto il dolore senza rimaneggiamenti o strane intrusioni. Le ‘danze di Anìtra’ cambiano completamente l’atmosfera  con la spensieratezza giocosa delle danze popolari che impregnano l’aeree per lasciare poi spazio al tenebroso ed evocativo ‘nella sala del re della montagna’. Questa seconda parte del concerto è ovviamente dedicata al maestro d’eccellenza di Tacchino: F. Poulenc, del quale vengono proposte tre sonate: ‘Prélude’ decisamente accolta con tutta la sua contemporaneità ricca di cromatismi ed agilità, ‘Rustique’  e ‘Finall’ resi con puntualità scevra da personalismi  o facili effetti speciali e lasciando all’abilità interpretativa il compito di rendere omaggio al maestro.  Erik Satie compositore per eccellenza per pianoforte è l’autore ospite nella parte finale del concerto  con cinque brani che vanno da la ‘La belle Excentrique’ al ‘Cancan grand-mondain’  che concludono con vivida  brillantezza e ricchezza di tocco, tra cantabili e ballabili. La standing ovation impone a Tacchino un bis che con gioia offre: ‘Les chemins de l’amour’  che colora l’atmosfera di sensibilità e sentimento. La Musica vince sempre. Renzo Bellardone...

OMAGGIO A PINA BAUSCH – Stresa FestivaL 2018 – il Maggiore 27 luglio

OMAGGIO A PINA BAUSCH – Stresa FestivaL 2018 – il Maggiore 27 luglio
Il desiderio della scoperta e della conoscenza è sempre molla proattivo ed anche nel caso dell’assistere all’omaggio alla grande coreografa tedesca ormai scomparsa dal 2009, ha giocato un ruolo importante, ma talvolta ci si dovrebbe preparare meglio al ‘nuovo che si va a scoprire’ e forse lo si potrebbe addirittura godere di più   Matita e fumo… di volta in volta una canzone De temps en temps sinon jamais; WAK.NTR; Songs of childhood Uno spettacolo di teatrodanza con alcuni protagonisti del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch e della Compagnia di Sasha Waltz & Guests a cura di Lucrezia Zazzera Commissione Stresa Festival Dominique Mercy e Thusnelda Mercy Clémentine Deluy e Juan Kruz Diaz de Garaio Esnaola Pascal Merighi WAK.NTR Rehab, De temps en temps sinon jamais e Song of Childhood: i titoli delle tre coreografie presentate nella serata. Nella prima il danzatore  Pascal Merighi entra in scena ed inizia a ballare, senza musica, che entrerà a commento solo dopo un bel po’. In un angolo , seduta alla scrivania bianca e rossa, una ragazza che al microfono commenterà con alcune parole. Sul fondo una grande lavagna dove il danzatore attore scriverà numeri in sequenza….ma purtroppo poco compreso. La seconda coreografia, la più dura da vivere, vede la danzatrice Clémentine Deluyentrare con in spalle, come un sacco mezzo vuoto, l danzatore e da qui la ricerca di se stessa, il desiderio pirandelliano di ‘trovarsi’, ma forse questa è solo la mia interpretazione di una rappresentazione surreale ed onirica accompagnata con musica al pianoforte eseguita da danzatore Juan Cruz. Man mano che la narrazione prosegue la comprensione diventa sempre più irta di spine e difficoltà al punto di accettare senza ricercare. Più morbida e direi affettuosa la terza ed ultima coreografia vede Dominique Mercy e la figlia Thusnelda  muoversi armoniosamente sul palco con una luce fatta di trasparenze, ombre e contorni con la musica napoletana come la canzone ‘Catari’. Probabilmente la scelta di proporre una così ardua serata affonderà le sue motivazioni nella ricerca del meno conosciuto, peraltro attestato dal pubblico esperto nel settore, ma per il pubblico dello Stresa Festival è risultato troppo impegnativo. In ogni cao, La Musica vince sempre. Renzo...