STRESA FESTIVAL 2016 – 23 agosto Stresa Palazzo dei Congressi

STRESA FESTIVAL 2016 – 23 agosto Stresa Palazzo dei Congressi
Katia e Marielle Labèque, pianoforti MAURICE RAVEL, Ma mère l’Oye; Rapsodia Spagnola IGOR STRAVINSKIJ, La Sagra della primavera, per due pianoforti* * Animazione visiva su partitura per pianoforte Una produzione Sanpapié su commissione Stresa Festival In scena: Aisling Lenti, Francesca Martignetti, Martina Monaco, Saverio Bari, Tony Contartese, Vlad Scolari Regia Stefano Monti Con la collaborazione di Monique Arnaud Aiuto regia Tony Contartese Assistenza alla regia Emanuele D’Ancona Elementi scenici Cecila Sacchi Coreografia Lara Guidetti Hanno partecipato alla ricerca dell’allestimento Francesco Bonati, Beatrice Cazzaro, Clara Chiesa, Cosimo D’Agnessa, Anja Dimitrijevic, Aisling Lenti, Alizarina Silva Collaborazione realizzata nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche del Teatro dell’Università IUAV di Venezia. L’elemento caratterizzante e distintivo del concerto inaugurale dello Stresa Festival 2016 è senza dubbio la raffinata eleganza che ha connotato la sensibile interpretazione ai pianoforti di  Katia e Marielle Labèque. La scrittura scelta è di per sé elegante ed il tocco delicato ed essenziale ne amplifica la valenza, portando l’uditore a cavalcare nubi sornione e venti irriverenti. L’aggressività   della ‘Sagra’ è stata colta con vitale fermezza senza sconti alle acidità dissonanti e all’ossessività ritmica. Le sorelle Labeque si sono presentate al pubblico con signorile semplicità, offrendo un concerto di indubbio valore e classe. La scenografia multimediale a cura dello Iuav di Venezia, già ospite allo Stresa Festival in edizioni passate, ha implementato lo spettacolo con oggetti mossi nel buoi con movimenti ritmici: maschere, cornici, quadri, manichini, forme e colori. Il racconto per immagini è stato gradevole ed ha rimarcato il cammino di modernità artistica che il Festival sta dando alle sue proposte. Un breve bis ha concluso la serata e le note del ‘quarto movimento’ di Philip Glass insolitamente movimentato ed estroverso hanno raccolto ancora un prolungato applauso alle artiste. La Musica vince sempre Renzo...

STRESA FESTIVAL 2016 – MIDSUMMER JAZZ CONCERT

STRESA FESTIVAL 2016 – MIDSUMMER JAZZ CONCERT
STRESA FESTIVAL 2016 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI Martedì 19 luglio – il MAGGIORE – VERBANIA Cristina Donà, voce e chitarra Rita Marcotulli, pianoforte Enzo Pietropaoli, contrabbasso Fabrizio Bosso, tromba Javer Girotto, sax Saverio Lanza, chitarra elettrica Cristiano Calcagnile, batteria e percussioni Amore che vieni, amore che vai Fabrizio De André le donne e altre storie Ute Lemper sta a Bertold Brecht, così come Cristina Donà sta a De André. E dopo questa riflessione parrebbe quasi inutile parlare di emozioni, sensazioni e colori d’atmosfere crude ed al tempo stesso sensibili. Gli artisti di provata bravura  e consolidata fama, non necessitano certamente di presentazione alcuna, fatta eccezione per il fuoriclasse Pietropaoli che doverosamente bisogna segnalare per essersi esibito con il basso (chitarra) e non con il contrabbasso. Come nella  migliore tradizione jazz gli applausi rimarcanti il bello degli assolo non sono mancati, ma sento il bisogno di sottolineare ed evidenziare la presenza da grande ‘belva da palcoscenico’ di Cristina Donà che con vero fair play e forte impatto complessivo ha intrattenuto il pubblico tra una storia di donna e l’altra. Non sono mancate la storica ‘Storia di Marinella’ dove gli strumenti sono entrati uno ad uno in una sorta di rituale, oppure ‘Bocca di Rosa’ narrata seduta su una sedia a centro palco. L’ospitante’ MAGGIORE’ di Verbania, si è rivelato un apprezzabile contenitore per la musica, lo spettacolo e le emozioni. VENERDI’ 22 LUGLIO HOTEL REGINA PALACE – SALA BACCARAT Jack DeJohnette, batteria e pianoforte Matt Garrison, basso Ravi Coltrane, sax Colori avvolgenti e sottolineanti le essenziali ed intimistiche atmosfere della batteria soft insieme alle tenui variazioni del sax danno inizio al concerto con i suoni staccati del basso elettrico. Il segno che contraddistingue tutto il concerto è l’assoluto ‘linguaggio diverso’ che va alla ricerca di sonorità inconsuete (seppur non nuove) con allungamenti e attese in un accorto e misurato crescendo di volume e livello emozionale. I brani prevedono quasi sempre un inizio con pochi ed apparentemente slegati tocchi di bacchette con graduale inserimento del sax e del basso in una sorta di lenta introspezione musicale. Dejhonette non si risparmia neppure con qualche accenno al pianoforte nel terzo brano proposto, dove esibisce scioltezza in improvvisazioni accurate. Il linguaggio proposto sottintende una meticolosa ricerca, ma l’ascolto non è immediato e talvolta risulta criptico. Se una riflessione azzardata è consentita mi sorge un parallelo con i primi ascolti delle composizioni di Pierre Boulez che apparivano come ‘strane’, ma che poi nel tempo sono divenute familiari. SABATO’ 23 LUGLIO HOTEL REGINA PALACE – SALA BACCARAT Carla Bley, pianoforte Steve Swallow, basso Andy Sheppard, sax soprano e tenore Musica lieve che avvolge ed a sua volta accarezzata da atmosfere fatte di leggerezza tenue ed appena sfumata. La melodia del sax  è dolce ed i ritmi garbati del basso sono scanditi dall’accompagnamento essenziale del pianoforte.. Le composizioni di Carla Bley sono caratterizzate da note pulite e ben chiare che si amalgamano in una miscellanea di colori eleganti e raffinati, come è la stessa autrice, pianista. Swallow, già apprezzato nel recente  passato allo Stresa festival, si è riproposto con ancor maggiore serenità ed amore per quello che suona ed in totale sintonia con la Bley e con Sheppard al sax soprano e tenore.   Domenica 24 luglio – Stresa, Lungolago La Palazzola                                             Roberta Gambarini Band Roberta Gambarini, voce Justin Robinson, sax alto e flauto Sullivan Fortner, pianoforte Ameen Saleem, basso Quincy Phillips, batteria     Roy Hargrove Quintet Roy...

PUERI CANTORES SANCTI NICOLAI -Collegiata Sant’Agata Santhià (vc)

PUERI CANTORES SANCTI NICOLAI -Collegiata Sant’Agata Santhià (vc)
COLLEGIATA DI SANT’AGATA – SANTHIA’ (VERCELLI) 1 luglio 2016 PUERI CANTORES SANCTI NICOLAI – Bochnia (Polonia) L’attuale Chiesa Collegiata sorge sul medesimo luogo, dove già nel x secolo sorgeva una pieve dedicata alla martire catanese. Nel 990 l’Arcivescovo Sigerico di Canterbury, di ritorno da Roma lungo il percorso della Via Francigena che da lui prese il nome,  si fermò proprio a Santhià, quale tappa del viaggio e sul suo diario annotò …Sca Agath.   Nella sontuosa collegiata di Sant’Agata di Santhià  si è potuto assistere ad un evento musicale di grande interessi. Il coro di voci bianche proveniente dalla Polonia è stato diretto alternativamente da Stanislaw Adamczyk e da Bozena Wojciechowska , con accompagnamento di Krysztof Kosciolek e dopo attenta preparazione di Marcin Wkoczek. Sono stati eseguiti brani che coprono un vasto arco temporale che va dal 1700 alla contemporaneità assoluta:  brani di Czaikowski, Telemann, Christian Bach e su su fino a Rachmaninow, Lukaszewski e Swider. I “piccoli cantori” (coro maschile) hanno però  età differenti, trattandosi di studenti che vanno dall’equivalente delle nostre Primarie, fino alle superiori; l’insieme così costituito si è  concretizzato  in caleidoscopico effetto cromatica di forte suggestione ed emotività. La brillantezza delle ‘bianche’ ben si è elevata  sopra i colori bruniti delle più ‘mature’, che in assoluta armonia hanno offerto un gradevole sentire. Particolarmente apprezzabili le interpretazioni dei brani moderni che sempre racchiudono intensità espressiva, ma includono difficoltà interpretative con accenni dissonanti, maggiormente impervi per voci giovani ed amatoriali. Per lasciare agli ascoltatori un ricordo di allegrezza hanno concesso, quale bis, un ‘Alleluia’ gospel. Un personale plauso va a sottolineare gli applausi spontanei e sinceramente sentiti che hanno segnato il cammino del concerto, insieme ad un ‘peccato per chi non c’era’! La Musica vince sempre. Renzo...

Scuola di Scenografia – Accademia di Belle Arti di Urbino

Scuola di Scenografia – Accademia di Belle Arti di Urbino
Scuola di Scenografia – Accademia di Belle Arti di Urbino     TEATROLTRE 2016 Liberamente ispirato a I beati anni del castigo di Fleur Jaeggy. Giovedì 5 Maggio ore 21 Venerdi 6 Maggio ore 21 Sabato 7 Maggio ore 21 (spettacoli a numero limitato posti 30) Scuola di Scenografia Accademia di Belle Arti di Urbino Aulateatro | Via Timoteo Viti 1, Urbino Con Aurelia D’Alessandro, Giulia Astolfi, Daniela Ciaparrone, Federica Foglia, Jessica Fuina, Chiara Lavana, Mattia Michetti, Tommaso Nardin, Alessandra Romagnoli, Nike Sama, Angelica Sbrega, Monica Scaloni, Giulia Schiavone, Federica Serra, Daniela Tebaldi, Giada Tonioni, Sofia Vernaleone, Francesco Zanuccoli. Con la partecipazione amichevole di Maria Paola Benedetti, Giorgio Donini, Francesca Gabucci, Daniela Tebaldi. Progetto Scuola di Scenografia Accademia di Belle Arti di Urbino Lucia Bramati, Mattia Bonomi, Francesco Calcagnini, Alberto Cannoni, Daniela Ciaparrone, Antonio Curcetti, Francesca Di Serio, Marcella Fiordegiglio, Federica Foglia, Jessica Fuina, Irene Furlan, Virginia Gidiucci, Jergen Koci, Alessandro Lucarini, Sarah Menichini, Tommaso Nardin, Lucia Petroni, Alessandra Romagnoli, Federica Torroni, Irene Trenta, Maria Chiara Torcolacci, Sofia Rossi, Sofia Vernaleone. Si ringrazia Nicolò Bagar, Mattia Bonomi, Francesco Calcagnini, Eleanora Claudia Colagiacomi Vasquez, Valerio Corzani, Amenris De Angeli, Angelo Di Serio, Luca Domenicucci, Alessandro Doria, Frati Minori Conventuali del Convento di San Francesco di Urbino, Mario Mariani Giuseppe Mascia, Paola Mariani, Monica Miniucchi, Davide Riboli, Marika Ricchi, Andrea Solomita, Camilo Trincia, Luisa Valentini, Luca Vannoni. Avvertenza Guten Tag. La direzione del Bausler Institut vi invita ad inquisire lo spazio con cautela ed imprudenza: dove abitano ossessioni e nostalgie, nessun cuore è al sicuro. Qualcuno, qui, ha perso anche la testa. Tutto ciò che vedrete è probabilmente solo l’eco di una vita già vissuta, o il presagio di quella che verrà. E nel mentre che osservate, il vostro sguardo è ricambiato anche da chi non ha occhi. Ma prego, fatevi avanti. E ricordate: nell’Appenzell non si può fare a meno di passeggiare. Benvenuti al Bausler...

GIANANDREA NOSEDA in MASTERCLASS al CONSERVATORIO ‘VERDI’ di MILANO

GIANANDREA NOSEDA in MASTERCLASS al CONSERVATORIO ‘VERDI’ di MILANO
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