nasce il CONSORZIO PAGANINI

nasce il CONSORZIO PAGANINI
Da “Parma today” Novità in vista per il Regio, che pur mantenendo la sua vocazione di lunga data come teatro d’opera, sarà luogo per la progettazione e realizzazione di altre attività culturali. Inoltre le Fondazioni Teatro Regio e Arturo Toscanini saranno unite in un’unica realtà, il Consorzio Paganini Teatro Regio e Fondazione Toscanini: dalla loro unione nascerà il Consorzio Paganini La Commissione si è aperta con l’intervento del Presidente pentastellato Andrea De Lorenzi, che ha sottolineato come alcuni consiglieri di minoranza chiedano con urgenza le riunioni e poi non si presentino. Primo punto all’ordine del giorno, il legame tra il Teatro Regio e Aterconsorzio: Luigi Ferrari, amministratore unico di Aterconsorzio e segretario generale della Fondazione Arturo Toscanini, ha spiegato come Aterconsorzio non sia un’agenzia di servizi, ma un’unione delle stesse istituzioni teatrali della Regione Emilia Romagna, messe in comune al fine di gestire assieme alcune necessità di tipo amministrativo. Di questa realtà, il principale teatro cittadino è entrato a fare dal 1 gennaio del 2013. “Non si tratta di un’esternalizzazione dei servizi, ma al contrario di un’internalizzazione – ha dichiarato Ferrari. Aterconsorzio non è un’agenzia esterna. Il meccanismo si basa su una rete informatica che connette tutti e consente alle associazioni culturali di scambiarsi risorse. Ha di fatto consentito al Regio di recuperare dei costi, in particolare per quanto riguarda la gestione dei servizi informatici, della biglietteria e delle buste paga”. Ferrari parla di risparmi concreti, portando ad esempio la questione delle buste paga, un servizio che negli anni scorsi è costato all’incirca 75mila euro l’anno, mentre con Aterconsorzio 56mila. Per quanto riguarda l’informatica, essa veniva gestita da It.city, a costi superiori rispetto ai 20mila euro proposti invece da Aterconsorzio. Su questo punto, non è d’accordo il consigliere Mauro Nuzzo, secondo il quale i risparmi sarebbero solo apparenti, poiché verrebbero compensati da ingenti spese per le consulenze, sempre gestite dal Consorzio. “Non accetto di essere preso in giro – sostiene – il tema dei costi delle consulenze per servizi informatici e amministrativi è emerso solo perché alcuni consiglieri ne hanno chiesto conto, ma non vi è trasparenza da parte dell’Amministrazione comunale. It.city è una società partecipata al 100% dal Comune di Parma, trovo paradossale che ora l’amministratore del Consorzio ne parli male. Mi stupisce molto che una nostra attività venga esclusa dai servizi al Teatro Regio. Sono state tolte entrate ad una realtà che invece sarebbe stata da aiutare”. Nuzzo si rivolge poi direttamente a Pizzarotti, in qualità di Presidente della Fondazione Teatro Regio: “Lei avrebbe dovuto presentare una nuova strategia per il teatro Regio e questo è mancato”. “Sono solo visioni di Nuzzo, il problema è suo perché sta stravolgendo la realtà – controbatte il Sindaco. Riguardo alla questione sul futuro del tempio del melodramma cittadino, l’Assessore alla cultura, Laura Ferraris pone l’accento sulla necessità di dare ampio spazio ad altre attività culturali, oltre alle opere liriche. Il timore di Nuzzo è che il Regio venga declassato al rango di teatro di teatro comunale, ma sia Pizzarotti, sia la Ferraris, cercano di smentirlo accusandolo di tenere un atteggiamento inquisitorio. Come reazione, Nuzzo compie per due volte l’atto di abbandonare la riunione della commissione, difendendosi anche dalle critiche rivoltegli da Marco Vagnozzi, che sostiene la linea del Sindaco e dell’Assessore. Ultimo punto di discussione, la futura fusione delle Fondazioni Teatro Regio e Toscanini nel Consorzio Paganini, prevista per l’inizio dell’anno venturo. Secondo Luigi Ferrari, l’unione si prospetta proficua, dato che le due istituzioni sono molto simili e complementari. Conseguenza della fusione sarà il trasferimento della sede...

REQUIEM di Giuseppe Verdi al Teatro Regio di Torino

REQUIEM di Giuseppe Verdi al Teatro Regio di Torino
TEATRO  REGIO  di  TORINO –  5 OTTOBRE 2014 MESSA  DA  REQUIEM  –  GIUSEPPE  VERDI Gianandrea  Noseda                        direttore Erika Grimaldi,  Daniela Barcellona,  Gregory Kunde,  Michele Pertusi                           Che dire? Un capolavoro assoluto interpretato  da artisti assolutamente eccezionali. Gianandrea  Noseda, uno dei direttori più vigorosi del panorama internazionale, incantando,  ha dato l’avvio sommessamente  privilegiando una impalpabile delicatezza intrisa di intimità e sofferenza. Questa grande ispirazione è stato l’ininterrotto  filo conduttore che ha pervaso tutta la direzione, che ha preso ovviamente forza tempestosa al “Dies Irae” diventato eclatante coinvolgimento.  L’Orchestra del Regio ha negli anni raggiunto una mistica simbiosi con il suo direttore Gianandrea Noseda, riuscendo a trarre le migliori sonorità ed i più profondi coinvolgimenti. Le voci , ringraziando Erika Grimaldi e Gregory Kunde che hanno accettato all’ultimo di sostituire i previsti interpreti, sono tutte di pregio. Erika Grimaldi è il giovane soprano che proprio al Regio di Torino ha incontrato buone possibilità, ma che lei ricambia con interpretazioni limpide e cristalline, mantenendo una bella linea di canto anche nei cambi di registro e privilegiando le vibranti emozioni. Daniela Barcellona è senza dubbio la regina incontrastata di ruoli come questo; regala sempre dei colori caldi ed avvolgenti anche nei toni alti; Il mezzosoprano esprime sempre grande tecnica, ma soprattutto raggiunge i cuori,  tacitando  le menti laboriose coinvolgendole con la sua voce profonda ed appassionata. Gregory Kunde è senza dubbio uno dei migliori tenori che il nostro tempo sappia esprimere. Con una superba intonazione, si  lancia in acuti tenuti  con  mirabile fermezza e sicurezza, così come gestisce i fiati. La rotondità armoniosa della sua voce, rende veramente piacevole l’ascolto. Michele Pertusi è un basso con buona struttura e possanza. Anche nel suo caso si deve parlare di salda tecnica che emerge dopo  anni di studio e canto in teatro.    Sicurezza  e bei colori ne caratterizzano l’interpretazione. Claudio Fenoglio ha preparato il superbo coro diretto poi dal Maestro Noseda. Sempre di ricercato livello, anche in questa occasione il coro ha rappresentato una imponente e grandiosa presenza. La Musica vince sempre. Renzo...

BETLY – Bergamo Musica Festival 2014

BETLY – Bergamo Musica Festival 2014
BERGAMO MUSICA FESTIVAL – GAETANO DONIZETTI Teatro Sociale sabato 27 settembre 2014 ore 15,30 BETLY  di Gaetano Donizetti Betly       – Linda Campanella Daniele  – Angelo Scardina Max        – Vittorio Prato Orchestra e Coro : Bergamo Academy e Bergamo Musica Festival Direttore   –  Giovanni Battista Rigon Direttore del Coro  –   Fabio Tartari Regia   –  Luigi Barilone, Assistente Piera Ravasio Scene  –  Luca Dalbosco Costumi  –  Alfredo Corno Luci  –  Renato Lecchi   Dallo chalet ad un albergo di lusso ! La Nuova Produzione della prima versione in un atto di Betly è stata infatti  efficacemente trasportata dal regista Luigi Barilone,  agli anni 20/30 in un lussuoso albergo montano gestito da una volitiva Betly Pur con diversi rimandi all’Elisir, l’opera in questione è ricca di suo  di molte bellezze musicali,  di cavatine brillanti e duetti decisamente interessanti. I recitativi in quest’opera non sono cantabili, ma recitati e gli interpreti hanno dato prova di buoni attori anche  in questa occorrenza. Al  Bergamo Musica Festival, Betly è stata interpretata da una eccezionale Linda Campanella, sicuramente una delle migliori voci nel panorama dei soprano  lirico leggero.    La partitura la costringe a rocambolesche variazioni,  colorature infinite e variegate che lei  affronta con sicura naturalezza, nonostante i tempi non sempre briosi dell’orchestra le impongano una mirabile gestione del fiato. Ha incantato “Se crudel il cor mostrai” ed affascinato in ogni aria con una emissione chiara, fresca, direi cristallina.                           Nella vicenda l’innamorato è Daniele,  interpretato da Angelo Scardina. Dopo un iniziale emozione da palcoscenico ha preso appieno possesso del ruolo dando prova di una buona interpretazione. Timbro gradevole ed acuti ben tenuti. Scenicamente  ha interpretato il ruolo del ricco “giovincello di belle speranza” con divertente credibilità. Vittorio Prato interpreta il ruolo del fratello buono, ma burlone, che per convincere la sorella  della necessità di non restar sola e pigliar marito (Daniele) mette in scena una burla. Il baritono si avvale  di una gran bella presenza che indubbiamente coadiuva lo star bene in palcoscenico, ma di suo sa muoversi con agilità e convinzione, frutto di esperienza e qualità personale. Possiede una salda tecnica vocale  che gli consente di affrontare anche scritture acute come questa, senza perdere il bel colore brunito  ed avvolgente, ricco di temperamento e sensibilità. Giovan Battista Rigon ha diretto gradevolmente senza però “quel pizzico di brio in più”, mentre il coro diretto da Fabio Tartari, è risultato ben amalgamato e corretto anche nei movimenti. Bella l’ambientazione scenica con le proiezioni di immagini inizio 900 di Luca Dal Bosco e simpatici i costumi di Alfredo Corno. Gradevole le luci di Renato Lecchi. Assistere ad una rappresentazione al Teatro Sociale di Bergamo è un’esperienza di vita teatrale unica, in quanto in un teatro con volte di legno naturale ed atmosfera veramente fuori dal tempo, quasi in una bolla temporale!    La Musica vince sempre. Renzo...

MITO Settembre Musica 2014 – Jubilate e Te Deum di HÄNDEL

MITO Settembre Musica 2014 – Jubilate e Te Deum di HÄNDEL
Torino Chiesa San Filippo –  20 settembre 2014 GEORG FRIEDRICH HÄNDEL JUBILATE in re maggiore HWV 279 per la pace di Utrecht TE DEUM in re maggiore HWV278 per la pace di Utrecht Coro ed Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia di Torino Coro da Camera di Torino Guido Maria Guida, direttore Dario Tabbia, direttore del Coro Alena Dantcheva, soprano Rossella Giacchero, soprano Elena Carzaniga, contralto Giuseppe Maletto, tenore Mauro Borgioni, basso   Con significato ben elevato, Sir Händel accettò di comporre queste musiche su commissione della Regina Anna in celebrazione della stipula della pace di Utrecht che segnava la fine della logorante guerra di Successione Spagnola. Fuor di contenuto politico, ma osservando solo la scrittura musicale si evince anche in questo caso la grandezza del compositore. L’Accademia Stefano Tempia con il proprio direttore Guido Maria Guida, unitamente una importante realtà del panorama musicale italiano, si sono accollati un non semplice impegno, trattandosi oltretutto di musica non “di repertorio”, che ha certamente richiesto studio approfondito. Guido Maria Guida alla direzione della ‘propria’ orchestra è stato chiaro, intellegibile e fortemente armonizzante. Senza perdersi in facili effetti, ha mantenuto una lettura attenta e consapevole. I Cori, diretti da Dario Tabbia , sono stati espressivi ed incisivi. Le voci soliste: Alena Dancheva è risaltata per brillantezza e raffinatezze acquisite certamente nella predilezione per il canto rinascimentale e barocco; il soprano Rossella Giacchero intima e coinvolgente ha spaziato agevolmente tra i registri, offrendo bei colori. Il contralto Elena Carzaniga ha rivelato un timbro molto particolare e strada facendo ha realizzato una interpretazione dai bei colori e profondità emotive. Giuseppe Maletto,  ha scelto un’interpretazione intima, mentre il basso Mauro Borgioni è brillato per intensità, colore e timbricità possente. La Musica vince sempre Renzo...

MiTo Settembre Musica 2014 – Dido and Aeneas – Milano

MiTo Settembre Musica 2014 – Dido and Aeneas – Milano
MI TO Settembre Musica 2014 Festival Internazionale della Musica MILANO Basilica di santa Maria Delle Grazie, 8 settembre Accademi degli Astrusi e Ars Antica Choir Federico Ferri – direttore,  Marco Berrini – Maestro del coro Anna Caterina Antonacci, Yetzabel Arias Fernandez, Laura Polverelli PURCELL – DIDO and AENEAS   Espressività, profondità e purezza di linguaggio musicale sono le più evidenti connotazioni di un concerto di alto livello che si racconta con chiari rimandi, i più delicati sentimenti, ed i più torbidi turbamenti. La direzione di Federico Ferri si è contraddistinta per la ricercatezza del particolare e l’esaltazione della scrittura ricca di profondità stilistiche. Avvezzo a cimentarsi con non facili partiture, non di repertorio,  in questo caso ha fortemente evidenziato le sue caratteristiche e qualità. L’Accademia degli Astrusi si cimenta da anni con spartiti ritrovati, mai o poco eseguiti piuttosto che con partiture raffinate come in questo caso, dove uno dei più limpidi livelli di purezza è stato raggiunto. Anna Caterina Antonacci non ha bisogno di presentazioni e neppure il suo timbro variegato che si tinge anche di caldi colori ambrati. Dopo una magnifica Cassandra ne Les Troyens, ha qui offerto una superba Didone. Yetzabel Arias Fernandez,  facile negli acuti e nei passaggi di registro ha vigorosamente e con limpidezza  innalzato la voce fino a punte sottilmente raffinate.. Laura Polverelli, apprezzata  interprete nel repertorio, è risultata ancora  convincente sia per la marcata interpretazione che per la chiarezza  del fraseggio e per l’intonazione eccelsa. Con piglio e risolutezza ha affrontato anche i temi più ostici che han richiesto voce e phatos.   La miscellanea dei colori  e la perfetta simbiosi del coro, diretto da Marco Berrini, è risultata integrazione prestigiosa ed armoniosa. La Musica vince sempre. Renzo...