STRESA FESTIVAL 2016 – CENERE

STRESA FESTIVAL 2016 – CENERE

REGINA PALACE HOTEL  2 SETTEMBRE

Cenere. Duse e l’arte muta

Progetto a cura di Monica Luccisano
Con proiezione del film muto Cenere (1916) di Febo Mari con Eleonora Duse

Diego Mingolla, pianoforte
Olivia Manescalchi, interprete

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Monica Luccisano

Torino, Ambrosio,cinematografo, Duse,Sardegna povertà….CENERE: le parole chiavi di lettura del lavoro di Monica Luccisano sul film Cenere del 1916 con la regia di Febo Mari.

Certamente il film è molto lontano dalla realtà contemporanea e dalle sensibilità del nostro quotidiano;  ci si avvicina con un po’ di difficoltà o almeno con atteggiamento da visita museale. Sono infatti 100 gli anni che intercorrono dalla produzione alla visione al Regina Palace di Stresa.

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Olivia Manescalchi

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Diego Mingolla

Il complesso lavoro predisposto da Monica Luccisano ha dei bei punti di interesse. Bravi i due artisti coinvolti. Diego Mingolla esegue brani dal vivo riportandoci al tempo in cui nelle sale cinematografiche nel primo Novecento il pianoforte accompagnava ‘dal vivo’ le proiezioni:  Ravel, Satie, Casella, Malipiero, Savinio, Skrjabin e brani originali di Diego Mingolla.

L’attrice è Olivia Manescalchi che con interpretazione sobria e colloquiale, per nulla caricata, racconta «Mi tenga nell’ombra […] le mani rivelano il viso […] non voglio i primi piani […] si capirà ciò che provo? senza le parole?». Così diceva Eleonora, durante la lavorazione.

L’allestimento è curato ed efficace. Semplicemente si è schermato un fondo sala con un telo ombreggiante con dietro il pianoforte e pochi elementi di scena , un tavolo, una sedia ed una poltrona, all’interno del quale si muove l’attrice come in momenti diversi delle sue riflessioni circa il film,… la ripresa del film.

Tema conduttore del progetto è peraltro la musica , protagonista e cornice dello spettacolo.

La musica vince sempre.

Renzo Bellardone

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