STRESA FESTIVAL 2017 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS

STRESA FESTIVAL 2017 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS
Il Maggiore, nuovo complesso architettonico sulla sponda del Lago maggiore a Verbania, ospita un’arena all’aperto con sedie blu sistemate nella naturale gradinata della collina che scende alla riva ed all’interno ospita una sala da concerti e spettacoli scelta anche dallo Stresa Festival per le sue proposte musicali. Sabato 22 luglio –  Enrico Pieranunzi & the Brussels Jazz Orchestra feat. Bert Joris       Enrico Pieranunzi, pianoforte Bert Joris, tromba The Brussels Jazz Orchestra Frank Vaganée, Dieter Limbourg, Kurt Van Herck, Bart Defoort, Bo Van Der Werf, sassofoni Serge Plume, Carlo Nardozza, Pierre Drevet, Jeroen Van Malderen, trombe Marc Godfroid, Lode Mertens, Ben Fleerakkers, Laurent Hendrick, tromboni Jos Machtel, contrabbasso Toni Vitacolonna, batteria The music of Enrico Pieranunzi Una quindicina di musicisti, tra sax, trombe, tromboni contrabbasso e batteria formano   the Brussels Jazz Orchestra, una delle migliori jazz band al mondo. Le musiche suonate sono quasi tutte  di Enrico Pieranunzi al pianoforte su arrangiamento di diversi brani a cura di Bert Joris, presente a tromba solista. Sia Pieranunzi che Joris, hanno collaborato con i più grandi musicisti jazz al mondo e collaborato con le più prestigiose case; nell’offerta al Maggiore, hanno suonato con il cuore e molta generosità creando belle atmosfere ad esempio con il ricordo di Fellini e le musiche trascritte di Nino Rota, piuttosto che con i brani dal ‘sapore tutto americano’ con rimandi e sonorità gershwiniane. Il concerto dona spazio a tutti i musicisti di esibirsi in assoli o in coppia con altro strumento e questa democraticità (oltre che essere esigenza di partitura) rende onore ai titolari della serata, dei quali si comprende la profonda ricerca e lo studio accurato della scrittura e delle trascrizioni.   Domenica 23 agosto –  Il nostro canto libero, omaggio a Lucio Battisti     Peppe Servillo, voce Javier Girotto, sax Fabrizio Bosso, tromba Furio Di Castri, contrabbasso Rita Marcotulli, pianoforte Mattia Barbieri, batteria Pensieri e parole Omaggio a Lucio Battisti   Il mito di Battisti dura e si ingrandisce nel tempo, ma anche per le sue canzoni è giunto il tempo delle reinterpretazioni e della divulgazione attraverso nuovi tempi e ritmi, pur lasciando intatto il fascino del ricordo delle versioni originali. La formazione orchestrale è di tutto rispetto: Fabrizio Bosso che suona dall’età di 5 anni ed a 15 si è diplomato al Conservatorio di Torino, si conferma il grande trombettista che è, stagliandosi sulle vette migliori. Xavier Girotto, già ascoltato in altre edizioni del festival è sax di tutto rispetto, come Furio di Castri ha forte padronanza del contrabbasso. Rita Marculli, sicura pianista, talvolta sottolinea il canto anche con la sua voce ed alla batteria un bravissimo Mattia Barbieri che affascina per classe e ispirata esecuzione. Voce solista, Peppe Servillo, è fratello del noto Toni Servillo e   fondatore degli Avion Travel con cui vinse l’edizione 2000 del Festival di Sanremo. Qui è attore, cantante, interprete di trascrizioni emozionali delle celebri canzoni di Battisti che porge in modo molto attoriale, ma convincente, inserendo un po’ di napolitanità che colora la presentazione. Il pubblico entusiasta si è scatenato alle arie più celebri fino a ‘Il mio canto libero’. La Musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2017 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS

STRESA FESTIVAL 2017 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS
Certo è che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi e certo è che la pioggia arriva incurante del ‘tutto pronto’ nel giardino della Palazzola a Stresa!  Dopo i primi due concerti cui non ho potuto assistere, gli altri previsti all’aperto nella sempre incantevole suggestione del lago Maggiore, per evitare l’infradiciamento han dovuto trovare ospitalità presso l’elegante cornice del Regina Palace Hotel. STRESA FESTIVAL 2017 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS Giovedi 20 luglio:   Dino Saluzzi Group       Dino Saluzzi, fisarmonica José María Saluzzi, chitarra Félix “Cuchara” Saluzzi, sax tenore e clarinetto Matías Saluzzi basso elettrico e contrabbasso U.T. Gandhi, batteria e percussioni El valle de la infancia   La formazione è di stampo familiare, infatti alla chitarra c’è José Maria, figlio del capo band Dino, al sax e clarino Félix.  il fratello di questi ed il nipote Matias al basso elettrico e contrabbasso. Unico elemento che non porta il cognome Saluzzi è il batterista U.T. Gandhi. Il titolo dato alla performance ‘El valle de la infancia’ preannuncia  immediatamente il tema ed infatti sono i ricordi del tempo andato che emergono ad ogni brano proposto: il padre, la madre, la casa e tutti i teneri ricordi dell’infanzia. La musica proposta è gradevole, ma secondo me non rappresenta appieno il jazz; le arie sono melodiche e pervase da un vago senso di malinconia -malinconia che sovente  affiora con i ricordi-, ma che  ho sentito come una piacevole narrazione di terre lontane, ma non come proposta jazz. I musicisti ben affiatati sono interessanti ed offrono interpretazione di qualità quasi intima e soft ed addirittura anche la batteria ha il sapore del ‘riservato’, del non prorompente. Serata armoniosa in un volo fantasioso fino all’Argentina.         Venerdì 21 luglio:  Enrico Rava – Tomasz Stańko Quintet   Enrico Rava, Tomasz Stańko, trombe Giovanni Guidi, pianoforte Dezron Douglas, contrabbasso Gerald Cleaver, batteria   Le attese per questa serata sono alte: Rava è ormai un mito del jazz e Stańko è ritenuto una delle migliori trombe d’Europa (ed entrando in sala con un’amica polacca queste certezze sono state confermate e rafforzate). L’altro giovane elemento che già si era notato nel tempo per bravura è il pianista Guidi. Con Enrico Rava e  Tomasz Stańko è davvero una scalata alla ricerca della perfezione; Rava rappresenta il conosciuto, mentre  Stańko è stato per me la scoperta e l’apprezzamento della purezza del suono che a dispetto della non più tenera età, riesce ancora a modulare con raffinata e studiata precisione. Al contrabbasso Dezron Douglas è ‘il tempo’ del concerto, il metronomo suggestivo della situazione; alla batteria siede Gerald Cleaver che non prorompente sa creare la giusta ritmicità. Giovanni Guidi,  rocambolesco e quasi acrobatico pianista di ecletticità non comune ‘vola sulla tastiera con bravura ed agilità’ così come ebbi a scrivere nel maggio 2011 per un concerto con Rava a Villa Pallavicino di Stresa: conferma e rivelazione per i nuovi vertici raggiunti e per la partecipazione ginnica all’interpretazione di livello. La Musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2017 e i GIOVANI

STRESA FESTIVAL 2017 e i GIOVANI
Per chi come me vive la musica ed ogni forma di arte e cultura come fonte di benessere esistenziale   è inevitabile dare spazio e comunicare quanto il territorio fa per aiutare i giovani a vivere in alta dimensione spirituale fatta  di sensazioni belle ! L’arte e la cultura sono anche forte volano economico e proporre nuovi percorsi ai giovani è cercare anche di aiutarli nel loro percorso formativo volto ad una esistenza ricca e piena ! Renzo Bellardone 56° Festival Internazionale 18 luglio – 8 settembre 2017 Direttore Artistico Gianandrea Noseda press@stresafestival.eu  0323.31095  www.stresafestival.eu Stresa Festival e i giovani Le nuove generazioni sono il pubblico di domani. Per questo Stresa Festival da anni si rivolge ai ragazzi con l’obiettivo di coinvolgerli e renderli protagonisti di un’idea proprio a loro destinata. Nel 2015 è stato avviato un progetto triennale, che coinvolge ogni anno un plesso scolastico diverso, inteso a diffondere sempre più la cultura musicale sul territorio del Verbano Cusio Ossola: si tratta della donazione di strumenti per gli alunni degli indirizzi musicali. Il primo anno la donazione è stata rivolta all’Istituto Comprensivo di Omegna al quale è stato consegnato un pianoforte a coda alla presenza del Maestro Gianandrea Noseda, mentre nel 2016 l’attenzione si è concentrata sulla Scuola Media Statale Cadorna di Verbania alla quale sono stati consegnati un piano digitale, tre chitarre, un flauto, un violino, un violoncello e una tastiera durante un saggio finale e dopo due giorni di masterclass di direzione d’orchestra. Quest’anno la Scuola Media Statale di Domodossola, destinataria della donazione, ha in programma un laboratorio di soundpainting tenuto dal percussionista maestro Davide Merlino. L’attività sarà suddivisa in due parti, una corale e una strumentale, e si adopereranno i gesti del soundpainting e qualche spunto preso dal bodypercussion e contact improvisation. Il tutto sarà finalizzato ad uno spettacolo in programma per il mese di maggio in cui l’orchestra si muoverà, canterà e suonerà improvvisando, in modo guidato da un direttore, seguendo un canovaccio che prenderà forma durante gli incontri. Un rapporto privilegiato, quello con i giovani, che il Festival intende portare avanti anche al di fuori delle scuole attraverso altre forme di coinvolgimento: le vantaggiose agevolazioni sui biglietti per gli Under 26, le convenzioni con le associazioni che sul territorio propongono corsi di musica per ragazzi e, come novità di quest’anno, il progetto Erasmus –geocaching. Le Settimane Musicali di Stresa hanno stretto un accordo di partenariato con l’Istituto Professionale di Stato “Giuseppe Ravizza” di Novara per la collaborazione al progetto “Geocaching In and Out of the Classroom – Minds on the Move” . Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Erasmus plus, coinvolge alcuni Istituti scolastici di sette paesi: Italia, Francia, Grecia, Lituania, Polonia,Portogallo e Spagna. Esso mira a far conoscere e promuovere la pratica del Geocaching  (un tipo di caccia al tesoro realizzata con dispositivi informatici) come modalità di scoperta del territorio. Nell’ambito del progetto i diversi team nazionali realizzeranno dei laboratori per gli alunni delle rispettive scuole, li sperimenteranno e testeranno nel corso delle visite transnazionali. Il team dell’Istituto Ravizza di Novara si recherà nei luoghi in cui hanno sede i concerti del Festival e realizzerà schede ad hoc relative alle sedi degli eventi, al fine di coinvolgere nella realtà festivaliera le giovani generazioni utilizzando dispositivi comunicativi a loro più congeniali. Dal 1 luglio, partecipando all’iniziativa, i primi tra coloro che troveranno ciascuna delle cach dislocate nei luoghi del Festival vinceranno due ingressi gratuiti a testa per un concerto. Gli omaggi verranno consegnati mostrando o inviando in biglietteria la foto della cach trovata. Per maggiori info: www.stresafestival.eu    Viene nuovamente confermato l’impegno del Festival a favore dei giovani per facilitare la partecipazione ai concerti. I ragazzi Under 26 potranno usufruire dell’ ingresso agevolato ad ogni concerto di jazz e di classica con le due soluzioni create appositamente per loro: Music P@ss a € 10 per il singolo e Company P@ss  a € 5 a testa per un gruppo di quattro o più amici che si presentano...

STRESA FESTIVAL – SEONG-JIN CHO

STRESA FESTIVAL – SEONG-JIN CHO
VILLA PONTI, ARONA 5 SETTEMBRE Seong-Jin Cho, pianoforte Vincitore del Concorso Pianistico Internazionale Fryderyk Chopin di Varsavia 2015 ALBAN BERG, Sonata per pianoforte n. 1 FRANZ SCHUBERT, Sonata in do min. D. 958 FRYDERYK CHOPIN, Preludi op. 28 Il giovanissimo pianista (22 anni) trasmette tutta la forza e l’irruenza dei suoi anni, anche se si presenta come un ragazzo tranquillo e misurato. Seong –Jin Cho va alla ricerca del suono nelle parti più sensibili e della forte comunicazione nelle parti più vigorosamente vitali. In alcuni momenti si ha la percezione che il soprannaturale insito nella musica, e che sfiora molti, in Seong-Cjin Cho pare sia penetrato dominante nella sua vitale interpretazione. Con gli occhi chiusi e montagne di partitura a memoria sconcerta per le sue doti di agilità e velocità sulla tastiera. Anche in Chopin questo vigore appare (e non traspare) preponderante, infatti il concertista ne ricava una lettura innovativa e contemporanea, smantellata da quello che fin qui si è detto di Chopin e che nell’immaginario collettivo si mantiene come verità assoluta. Forse Seong ha tolto intimistica sofferenza FryederYck Chopin, ma gli ha infuso nuova luce vivida e brillante che ha trasfigurato la sofferenza mite in un delirio onnipotente. Bravo! La Musica vince sempre Renzo...

STRESA FESTIVAL 2016 – LE ROSSIGNOL

STRESA FESTIVAL 2016 – LE ROSSIGNOL
PALAZZO DEI CONGRESSI 4 SETTEMBRE RICHARD STRAUSS, 4 Interludi da Intermezzo IGOR STRAVINSKIJ, Le Rossignol Video scenografia di Guido Fiorato Produzione digitale di Francesco Campanini Regia di Dario Betti Assistente alla regia Silvia magagni Commissione Stresa Festival L’Usignolo, Christina Poulitsi La cuoca, Erika Grimaldi (soprano) Il pescatore, Francesco Marsiglia (tenore) L’imperatore, Arutjun Kotchinian Il Bonzo, Daniel Borowski (basso) Il Ciambellano, Gabriele Sagona (basso) La morte, Manuela Custer (soprano) Ars Cantica Choir Gianandrea Noseda, direttore   Non è così scontato prevedere in programma di concerto i 4 interludi da Intermezzo di Richard Strauss e così risulta ancor più interessante entrare in sala e predisporsi all’ascolto, che non andrà deluso! La Musica avvolgente è diretta da Gianandrea Noseda con attenzione e forte espressività con il ben conosciuto gesto ampio e comunicativo che compenetrando la scrittura ne espande il ‘corpus’ fino alle sensazioni più complesse. L’Orchestra segue con intesa reciproca e comunione intenzionale. Il coro Ars Antica Choir  diretto da Marco Berrini, già in altre occasioni ospite dello Stresa Festival, entra in gioco con la seconda parte del programma ovvero con ‘Le Rossignol’. Qui la partitura è decisamente  più complessa della precedente e seppur conosciuta risulta sempre come nuova e quindi richiede maggior compartecipata attenzione. A rendere la proposta fruibile al disomogeneo pubblico intervengono le buone voci ed il video ricco di colore ‘orientale’ e le immagini in lento scorrere in sincrono con il tempo ed il ritmo musicale. A questo riguardo è doveroso segnalare la bellissima e favolistica realizzazione di Guido Fiorato, i movimenti digitalizzati di Francesco Campanini e la regia di Dario Betti, assistito da Silvia Magagni. I cantanti davvero bravi son riuscii a dare una lettura accessibile e gradevole di una scrittura non particolarmente immediata, seppur conosciuta. L’Usignolo è  Christina Poulitsi, che accettando all’ultimo la sostituzione della soprano prevista si è guadagnata un plauso avvalorato dalla buona riuscita nel fraseggio e nelle variazioni coloristiche. La cuoca è impersonata da   Erika Grimaldi, già ospite acclamata solista nell’edizione 2015, la quale ha riconfermato le sue doti vocali ed interpretative in particolare negli acuti e nei bei colori. Il tenore  Francesco Marsiglia interpreta il pescatore che avvalora  con buona intonazione e gradevole emissione arrotondata. L’imperatore e  Arutjun Kotchinian profondo ed accorato con sensibile partecipazione. Il Bonzo è Daniel Borowski che decisamente nella parte offre un colore molto scuro con timbrica pregevole. Gabriele Sagona , basso,  interpreta il ciambellano in modo consapevole e con piglio autorevole sorretto dalla robusta e convincente  voce dai colori possenti. La morte trova in  Manuela Custer  la valida interprete che in poche battute da una sferzata  possente per colore, timbro e partecipazione. La Musica vince sempre Renzo Bellardone...