STRESA FESTIVAL 2014 – Suyoen Kim, violino – J.S.Bach

STRESA FESTIVAL 2014 – Suyoen Kim, violino – J.S.Bach
STRESA FESTIVAL 2014 – 30 agosto Chiesa SS.Crocifisso – Collegio Rosmin  BACH : Sonate e Partite  Suyoen  Kim – violino  In un crescendo di variazioni, virtuosismi e colori è sbocciato un concerto di raffinata commozione. Voci infinite e sentimenti trattenuti a fatica hanno costellato i momenti di rara bellezza che Suyoen Kim ha regalato con il suo  Stradivari del 1684.  La ventisettenne violinista , che ha  già inciso in esclusiva per la Deutsche Grammophon le Sonate e Partite di Bach,    ha dimostrato una possente memoria muscolare e con elettrizzante velocità di movimento e  tecnicissime pressioni sulle corde, ha prodotto notevoli variazioni di intensità acustica e timbrica.   L’interpretazione, al di la della evidente salda tecnica, ha abbattuto il muro del buio, sgominato le tenebre per aprirsi a radiosi luccichii degli occhi. Oltre alle corde del violino sono state toccate tutte le corde dei sentimenti e sfiorati anche gli stati fisici degli ascoltatori.  La scrittura è stata particolarmente esaltata nella riproduzione di più voci contemporaneamente, con punte eccelse nelle fughe, arricchendosi di consonanze e dissonanze. Questo violino solo, supera i conflitti compositivi riproducendo  tre o forse quattro voci.  E’ realmente difficile individuare quale sonata o partita o quale movimento abbia lasciato maggior traccia, ma un accenno alla “Ciaccona” risulta inevitabile: trattenuta a fatica la commozione Suyoen  ha donato uno dei momenti di maggior phatos: velocità, partecipazione, intimismo, languori e note prorompenti.  La musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2014 – Signum Saxophone Quartet

STRESA FESTIVAL 2014 – Signum Saxophone Quartet
STRESA FESTIVAL 2014 – 29 agosto Sax per tutte le stagioni Venerdì 29 agosto – ore 20.00 Castello Visconteo, Vogogna SIGNUM SAXOPHONE QUARTET Blǎz Kemperle, sax soprano – Erik Nestler, sax alto – Ala Luzǎr, sax tenore – David Brand, sax baritono Grieg, Sibelius, Ravel, J.S. Bach, Piazzolla In genere la famiglia dei sax è presente in quasi tutti i generi musicali moderni, ma quando la ricerca e lo studio “la fanno da padroni” ecco che i sax diventano protagonisti anche in generi musicali anteriori, vedasi ad esempio il “Concerto Italiano” BWV 971 di J.S.Bach che stasera ha riscosso incredibili consensi con l’esecuzione (appunto ai sax) del Signum Saxophone Quartet. Alcune variazioni di programma hanno introdotto un brano per soli corni (trascritto per sax) di Samuel Barber , che con accenti diversi è risultato molto  intimo, introspettivo, quasi solenne. Altro brano molto apprezzato è stato “Le Tombeau de Couperin” di M. Ravel, che con le timbricità dei sax ha creato un effetto acustico di circolarità virtuosistica che si è avviluppata ed espansa in una spirale sonora. Veramente bravi ed affiatati, hanno creato momenti di vibrante e ritmato entusiasmo, alternati ad altri di assoluta descrittività ed intimismo. Con i brani di Astor Piazzolla, hanno dato prova di  abilità virtuosistiche attraverso le variazione e lo swing ricco di frenesia sinuosa e vitale. Al bis, con entusiasmo giovanile hanno chiesto al pubblico se gradivano “slow one” o “fast one” ed alla richiesta del pubblico si sono lanciati in una frenetica danza gitana. La Musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2014 – L.V.Beethoven, Ultime Sonate

STRESA FESTIVAL 2014 – L.V.Beethoven, Ultime Sonate
Stresa Festival 2014 – 28 agosto Isola Bella Salone degli Arazzi  Paul Lewis pianoforte  Ludwing van Beethoven , ultime Sonate Sonate per pianoforte n. 30 in mi maggiore op. 109 n. 31 in la bemolle maggiore op.110 n.32 in do minore op.111   Le ultime Sonate di Beethoven costituiscono, oltre ogni ragionevole dubbio, uno dei più massicci monumenti di composizione musicale: ispirazione , polifonia ed eclettiche variazioni.  Paul Lewis ha saputo cogliere i molteplici momenti di poesia e sublimazione con salda tecnica, ammantata di sentimenti partecipati. Dolcezza ed irruenza, trasportati sulle più trasparenti ali, fino alle nubi più soffici e delicatamente colorate, ovvero fino al cielo. Bellissimi gli attacchi con ancora presente e vissuta la risonanza della nota precedente, ottimo l’uso dei pedali a creare morbidezze o troncature. L’interpretazione offerta da Lewis è sicuramente una delle più apprezzate dal pubblico stresiano, seppur abituato a grandi nomi e punte di eccellenza. Il concertista ha recentemente inciso per Harmonia Mundi l’integrale delle trentadue sonate per pianoforte di Beethoven, dichiarata da Gramophone come migliore registrazione dell’anno.  Con estrema semplicità, direi naturalezza, ha estratto lo spirito della scrittura e trasferito sulla tastiera attraverso un tocco avvincente.  La Musica vince sempre Renzo...

STRESA FESTIVAL 2014 – Tota Pulchra es

STRESA FESTIVAL 2014 – Tota Pulchra es
STRESA FESTIVAL 2014 – 25 AGOSTO Tota Pulchra es Verbania, Chiesa Madonna di Campagna   Odhecaton – Paolo Da Col, direttore Desprez, Weerbecke, Isaac, Brumel, Mouton, Compère   Otto voci maschili che alternandosi, si sono  estese nei vari registri per una pregevole offerta musicale. Mottetti, inni sacri e canti alla bellezza spirituale si  sono innalzati in un percorso storico-religioso  e storico-musicale che si posiziona a cavallo tra il  1400 ed il 1500. “Inviolata, integra et casta”, “Miserere, mei, Deus” , “Tota pulchra est” ed altre cantate hanno rappresentato il cuore armonico ricco di contrappunto di un figurata rappresentazione sacra. Le voci di pregevole timbro, pur nelle stesse tonalità hanno espresso colori diversi creando un arcobaleno misterioso riecheggiante di  echi lontani attraverso trasparenze delicate: un interessante amalgama tra controtenori (Alessandro Carmignani, Andrea Arrivabene e Gianluigi Ghiringhelli) , tenori (Alberto Allegrezza, Gianluca Ferrarini, Vincenzo di Donato) e due bassi (Giovanni Dagnino e Marcello Vargetto). Manca il timbro baritonale ed il supplire non è cosa tecnicamente semplice, ma risolta con grande efficacia dalla direzione di Paolo da Col. La Musica vince sempre Renzo...

STRESA FESTIVAL 2014 – Mind the Gap

STRESA FESTIVAL 2014 – Mind the Gap
STRESA FESTIVAL 2014 –  27 agosto Palazzo dei Congressi MIND THE GAP Sonia Bergamasco, attrice Accademia Strumentale Italiana Alberto rasi, Claudia Pasetto, Paolo Biordi, Leonardo Bortolotto, viole da gamba Testo  ITALIANO di Monica Luccisano (ispirato a Willia, Shakspeare) Testo italiano originale e drammaturgia di Monica Luccisano (ispirato a William Shakespeare) Musiche di J. Dowland, G. Cascioli, T. Hume, W. Byrd, A. Holborne, M. Locke, O. Gibbons, A. Ferrabosco Scenografia: Luca Tombolato Suono e luci: Alberto Irrera Progetto commissionato da Stresa Festival Entrando in sala ci si è ritrovati immersi nelle  voci e rumori della Subway londinese. Sul palco due piani di scena a rappresentare la banchina, le scritte “Mind the Gap”  ed il vuoto, ovvero dove scorrono i binari. Lo sfondo è rappresentato come un salvaschermo del Computer, coloratissimo e cangiante grazie ai led sovrastanti, ma in effetti è la piantina della metropolitana, efficacemente realizzata da Luca Tombolato (qualche anno fa già apprezzato a Stresa per la realizzazione delle scene “capovolte” della Lucia di Lammermoor, a sottolineare la pazzia della protagonista.. ) Sonia Bergamasco è entrata ed uscita, con dolcezza o prepotenza, nelle/dalle diverse donne shakespeariane: Lady Macbeth, Beatrice, Ofelia, Desdemona: tutte donne di grande carattere, di forza. L’attrice si è sdoppiata, triplicata con  voce roca, suadente  e decisionista,  con movenze di danza, con il canto. Vera “belva da palcoscenico” ha aggredito i personaggi ed il pubblico, si è mossa con estrema sicurezza. Gli indumenti prima abbandonati  per uscire da un ruolo,  li ha raccolti poi verso il finale come in un ritrovarsi pirandelliano “uno, nessuno, centomila”. E durante l’interpretazione dei testi incisivi di Monica Luccisano, tre interventi a colmare e sottolineare: i rumori del metro e  le efficaci luci (led, par, neon gialli  su molte barre al soffitto), ideati da  Alberto Irrera e il doppio volto della musica : antica e contemporanea. Le viole da gamba dell’Accademia Strumentale Italiana sono state coprotagoniste con le loro performances di musica antica, anche base per il canto della Bergamasco, oltre che opportuno filologico tappeto per i personaggi; l’altro volto musicale è quello contemporaneo, delle composizioni atonali e marcatamente espressive di Gianluca Cascioli eseguite dall’autore, le quali ben ci son state nell’ambientazione undergound. La Musica vince sempre ! Renzo Bellardone ...