In un periodo storico in cui si innalzano muri e barriere e si chiude al prossimo, la voce senza parole, che è la Musica, si erge quale espressione di sentimenti, di linguaggi universali, di comunione di aspirazioni.
Christina Landshamer, soprano
Budapest Festival Orchestra
Iván Fischer, direttore
ENESCU,Prélude à l’unisson
B. BARTOK, Musica per archi, percussioni e celesta
G. MAHLER, Sinfonia n. 4
Concerto di forte impatto emotivo:
George Enescu (1881-1955)è stato un violinista, pianista, compositore e direttore d’orchestra romeno. Nella Suite per Orchestra n. 1 op. 9 si incontrano movimenti di grande ampiezza e respiro in atmosfere semplici e familiari.
Segue l’esecuzione del brano di Béla Bartòk che rispecchia la conoscenza degli studi di pianoforte e composizione dell’autore, sovente influenzata da sonorità tipiche delle musiche contadine e folkloristiche. L’interpretazione è prorompente e fa dell’essenzialità un pregio volto alla perfezione.
La seconda parte del concerto prevede l’esecuzione del monumento compositivo di Gustav Mahler che è la Sinfonia n. 4 in sol Maggiore; nessuno aveva avanzato perplessità sull’Orchestra e sul suo direttore, ma fin dalle prime note della sinfonia mahleriana si intende perché La Budapest Festival Orchestra sia considerata tra le 10 migliori orchestre al mondo e perché Gianandrea Noseda (direttore artistico dello Stresa Festival) alla presentazione della stagione abbia indicato Ivan Fisher quale uno dei migliori direttori al mondo. Fisher dirige con coinvolta serenità e con gesti ampi e chiari, rivolgendosi ai professori dell’Orchestra da lui fondata con l’intesa maturata in anni di lavoro insieme.
Il risultato è sorprendente ed all’ultimo movimento si crea una bolla di pura magia quando tra le aleggianti note appare Christina Landshamer fasciata in uno scintillante abito rosso: attraversa lentamente l’orchestra e si va a posizionare di fronte al pubblico per cantare poi la melodia tratta dal ‘Corno meraviglioso del fanciullo’ e dall’autore inserita a chiosa della sinfonia.
Serata apprezzata veramente molto da un pubblico abituatosi negli anni alla qualità, espressività e professionalità.
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
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