Un “vero” Festival deve anche commissionare delle scritture, proporre prime esecuzioni assolute e lo Stresa Festival, questo lo fa, come stasera con Opus 111
Opus 111 Stresa Festival – 2 settembre 2020
Aka Moon
Fabrizio Cassol, composizione, sax
Michel Hatzigeorgiou, basso
Stéphane Galland, batteria
Fredy Massamba, voce
Fabian Fiorini, pianoforte
João Barradas, fisarmonica
Opus 111
Prima esecuzione assoluta
Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0
Le prime note sono accordi ispirati eseguiti al pianoforte e l’ascolto fa presagire l’apparizione di Beethoven, ma il ritmo ed il jazz prendono il sopravvento e l’autore di Bonn viene, a parer mio, solo successivamente evocato da qualche nota al pianoforte. La narrazione racconta di una scrittrice che si trova sola in Africa, dopo la sparizione del marito. Lei trova conforto nella lettura dell’epistolario di Beethoven e nell’ascolto per radio delle notizie afferenti la scomparsa del marito.
AKA MOON è una formazione interessante e propone sonorità che si fondono su una tavolozza di colori, frutto di studio e ricerca. Massamba ha una voce noir, che improvvisamente accende toni acuti e molto acuti. La scrittura è molto narrativa ed a parte la molta presenza del sax, gli altri strumenti hanno la giusta evidenza senza prevaricazioni e nemmeno la batteria è invasiva. Interessante la fisarmonica classica e quella acustica in duetto armonioso con il basso.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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