LE NOZZE DI FIGARO – Teatro Regio di Torino 3 luglio 2018

LE NOZZE DI FIGARO – Teatro Regio di Torino 3 luglio 2018
Certo che con il caldo afoso della metropoli piemontese, correre, saltare, cantare, interpretare sul palco deve essere una gran fatica! Eppure i grandiosi artisti delle ‘Nozze’ della trilogia mozartiana ce l’hanno fatta ed in modo egregio ! Le nozze di Figaro Commedia per musica in quattro atti Libretto di Lorenzo Da Ponte dalla commedia La Folle Journée, ou Le Mariage de Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais Musica di Wolfgang Amadeus Mozart Personaggi Interpreti Il conte d’Almaviva, grande di Spagna basso-baritono Simone Alberghini La contessa d’Almaviva, sua moglie soprano Serena Farnocchia Figaro, cameriere del conte baritono Paolo Bordogna Susanna, cameriera della contessa, promessa sposa di Figaro soprano Maria Grazia Schiavo Cherubino, paggio del conte mezzosoprano Paola Gardina Marcellina, governante mezzosoprano Manuela Custer Bartolo, medico di Siviglia basso Fabrizio Beggi Basilio, maestro di musica tenore Saverio Fiore Don Curzio, giudice tenore Joshua Sanders Antonio, giardiniere del conte e zio di Susanna basso Giuseppe Esposito Barbarina, sua figlia soprano Mariasole Mainini Prima ragazza soprano Caterina Borruso Seconda ragazza mezzosoprano Claudia De Pian Maestro al fortepiano Jeong Un Kim Direttore d’orchestra Speranza Scappucci Regia Elena Barbalich Scene e costumi Tommaso Lagattolla Luci Andrea Anfossi Movimenti mimici e assistente alla regia Danilo Rubeca Maestro del coro Andrea Secchi   Orchestra e Coro del Teatro Regio Allestimento Teatro Regio   Le Nozze di Figaro, con il Don Giovanni ed il Così fan tutte  rappresentano certamente l’apice raggiunto nell’opera buffa mozartiana, merito che l’amato compositore condivide con l’abate Lorenzo Da Ponte illuminato librettista. La riproposta del Teatro Regio è senza dubbio interessante anche per la riconferma che la linearità delle scene –Tommaso Lagattolla– , motivata da una regia attiva –Elena Barbalich– con un cast brillante e valido  sono sempre ottimi motivi per assistere ad una replica. L’orchestra del Teatro Regio negli ultimi anni si è affermata tra le migliori del panorama europeo ed in questa produzione è stata diretta da Speranza Scappucci con verve, brillantezza, molta attenzione e gesto forte e chiaro. Molto simpatico il momento quando Custer/Marcellina canta ‘Non mi resta che la Speranza…’  e corre un bel sorriso tra cantante e direttrice. Il cast è di tutto rilievo ed andando in ordine di locandina non si può che applaudire Simone Alberghini  superbamente nel ruolo del Conte, che esprime fraseggio, coinvolgimento e sempre quel bel colore brunito che lo contraddistingue. Serena Farnocchia nel ruolo della Contessa è agile e sicura con espressione vivida e di rilievo ‘E Susanna non vien…’ è davvero un gioiellino. Nel ruolo del titolo ovvero Figaro è il super Paolo Bordogna che ogni volta affascina per l’intera sua interpretazione: cantante eccezionale, timbricamente rilevante, attore indiscusso, ‘animale da palcoscenico’ senza dubbio! Sempre entra perfettamente nel personaggio e lo fa suo e dimenticando tutto il resto lo vive appieno donando al pubblico esattamente quando la vicenda narra. Susanna incontra Maria Grazia Schiavo che raggiunta una maturità vocale di forte interesse dona al personaggio, civetteria, freschezza e brillantezza con voce pulita e cistallina. Paola Gardina nel ruolo di Cherubino merita davvero un cenno speciale, in quanto sembra il personaggio tagliato su misura per lei, che interpreta con semplicità ed amorevolezza, utilizzando voce ed attorialità per dipingere questo capriccioso Cherubino. Marcellina, la governante che si scoprirà madre di Figaro, è Manuela Custer che con gioia, dopo molti anni,  abbiamo ritrovato sul palcoscenico del Regio – dove aveva iniziato la carriera-  e che qui speriamo ancora di ritrovare; la Custer è sempre sicura nel ruolo e da grande musicista sa cogliere ogni sfumatura della partitura facendola sua, riuscendo così ad imprimere al personaggio affidatole tutte le caratterialità...

MANUELA CUSTER e RAFFAELE CORTESI – ORTA FESTIVAL 2015

MANUELA CUSTER e RAFFAELE CORTESI – ORTA FESTIVAL 2015
MANUELA CUSTER e RAFFAELE CORTESI – ORTA FESTIVAL 2015 Orta San Giulio 22 luglio 2015   Manuela Custer – mezzosoprano e Raffaele Cortesi – pianoforte   Contemporaneità, poesia, sogno e visione in un unico scrigno che avvolge questi gioielli: la voce ammaliante di Manuela Custer. L’affermato mezzosoprano novarese ha regalato emozioni sorridenti e tristezze meditative, caratterizzate dalla forte carica interpretativa che contraddistingue Custer e ne fa un’interprete riconoscibilissima che si staglia nel firmamento della lirica. Accompagnata con forte intesa da Raffaele Cortesi al pianoforte, ha interpretato due sonetti del Berni e poi delle Fate di Gian Francesco Maplipiero. Sempre introducendo a due voci i brani che sarebbero poi  stati eseguiti, in programma si è trovato anche ‘I Pastori’ con musica di Ildebrando Pizzetti composta sui celebri versi di D’Annunzio ‘partiamo è tempo di migrare’; questo brano è l’unico diamante che si stacca dal filo conduttore del programma ovvero la donna o meglio l’universo femminile. La seconda parte si è concentrata su Francesco Paolo Tosti ed alcun celebri brani tra cui spiccano “quattro canzoni d’Amaranta” . La sicurezza di due affermati professionisti, la leggerezza poetica del tocco di Raffaele Cortesi e l’intuito musicale che caratterizza Manuela Custer sono stati elementi che han fatto risplendere la magnifica Basilica di Santa Maria Assunta a Orta San Giulio. Un cenno particolare ai bei colori della voce di Custer che sa modulare con poetica leggerezza ed intensa drammaticità, facendo risplendere ogni nota che caparbia si impossessa dell’ascoltatore affascinato. La Musica vince...