IL BORGOMASTRO DI SAARDAM -Fondazione Donizetti – 26 nov.2017

IL BORGOMASTRO DI SAARDAM -Fondazione Donizetti – 26 nov.2017
La nostra meravigliosa Italia è veramente ricca di bellezza! Paesaggio, architettura, arte, musica ed ogni comparto che può creare bellezza, la nostra nazione la può vantare. In un pomeriggio di tardo autunno,  assolato domenicale, una passeggiata per Bergamo Alta, in mezzo al fascino delle sue mura, della Piazza Nuova e della Piazza vecchia si potrebbe dire che ‘val bene una Messa’, ma in questo caso si può anche dire ”val bene la produzione di un’opera donizettiana rara, come ‘Il Borgomastro di Saardam” IL BORGOMASTRO DI SAARDAM – Teatro Sociale Bergamo- 26 novembre 2017 melodramma giocoso di Domenico Gilardoni musica di Gaetano Donizetti prima rappresentazione della nuova versione Milano, Teatro alla Scala, 2 gennaio 1828 revisione sull’autografo a cura di  Alberto Sonzogni © Fondazione Donizetti   Lo Czar   –  Giorgio Caoduro Pietro Flimann  –  Juan Francisco Gatell Wambett  –  Andrea Concetti Marietta  –   Irina Dubrovskaya Carlotta  –  Aya Wakizono Leforte  –  Pietro Di Bianco Alì Mahmed  –  Pasquale Scircoli un uffiziale  –  Alessandro Ravasio direttore  –  Roberto Rizzi Brignoli regia  –  Davide Ferrario scene  –  Francesca Bocca costumi  –  Giada Masi luci  –  Alessandro Andreoli regista assistente  –  Marina Bianchi assistente alla direzione  –  Roberto Frattini   orchestra  –  Orchestra Donizetti Opera coro  –  Coro Donizetti Opera maestro del coro  –  Fabio Tartari nuovo allestimento e produzione della Fondazione Donizetti   Il Borgomastro ha indubbiamente il  fascino discreto di quel  genere buffo,  che  ben presto passò di moda. Fin verso il 1840, dopo la prima del 19 agosto 1827, l’opera in questione fu eseguita, ma poi fin verso gli anni settanta fu dimenticata: in quegli anni venne invece riproposta proprio a Zaandam, ovvero l’antica citta olandese di Saardam. Dopo la succitata rappresentazione non ho individuato traccia e quindi un grazie va alla Fondazione Donizetti di Bergamo ed al suo direttore artistico Francesco Micheli per la riconsegna agli appassionati, di questo melodramma giocoso del prolifico compositore bergamasco. Certo la partitura riflette marcate influenze rossiniane fin dalle primissime note dell’ouverture e poi  nella ‘testa senza logica’ che irrimediabilmente rimanda alla celeberrima  ‘la testa mi gira’ dal Barbiere di Siviglia, piuttosto che in altre arie centrali ed il concertato finale. Alcune belle citazioni donizettiane si inseriscono nella narrazione musicale, impreziosendo invece la scrittura. La direzione del direttore Roberto Rizzi Brignoli risulta puntuale, rispettosa e gioiosa al punto di stimolare l’allegria e va ben ad intersecarsi con la regia di Davide Ferrario, interessante per le citazioni cinematografiche degli inizi, ovvero con il bianco e nero ormai tremolate delle pellicole  storiche; simpatico il filmato con il funerale di corsa ed i carri funebri trainati da dromedari. Francesca Bocca ha firmato le scene di cui rileviamo lo scheletro della nave in costruzione che con una piccola manovra scenica manuale si trasforma in taverna affollata da allegri avventori con i costumi disegnati da Giada Masi, pertinenti all’insieme dell’impianto scenico e registico, avvalorati dalla scelta di contestualizzare diversamente il primo atto molto classicheggiante, dal secondo dove vive l’essenzialità e le vivide luci disegnate da Alessandro Andreoli creano fondale. Il Coro, nel Borgomastro, ha un ruolo rilevante e si apprezza l’opera del direttore Fabio Tartari e l’impegno dei coristi. Venendo alle voci si può riassumere che il cast è di buon livello.  Lo Czar è interpretato dal baritono Giorgio Coaduro che sfodera tono possente unito a forte presenza scenica, oltre alla buona sintonia a livello interpretativo e vocale nel trio maschile; Juan Francisco Gatell nei panni di Pietro Flimann conferma la dinamicità attoriale e l’emissione chiara e fresca con buon...

L’ELISIR d’AMORE – Teatro LUX – Gattinara – 8.4.2017

L’ELISIR d’AMORE – Teatro LUX – Gattinara – 8.4.2017
L’ELISIR d’AMORE – Teatro LUX – Gattinara Melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti Conduttore-presentatore Enrico Beruschi Adina                   -Eugenia Braynova Nemorino    -Alejandro Escobar Dulcamara  -Lorenzo Battagion Belcore       -Niccolò Scaccabarozzi Giannetta   -Elisa Ferrari Al pianoforte Roberto Santocchi Coro ‘Voci Amiche’ diretto da Filippo Daglia   La vicenda è nota e seppur la data della sua prima rappresentazione al teatro Cannobiana di Milano risalga al maggio del 1832, pare attuale, anzi attualissima! Due uomini innamorati della stessa donna, un filibustiere che spaccia qualche litro di vino per elisir che risolve tutti i mali e tutte le situazioni ed a completare l’opera  burle e inganni. Nella proposta del teatro Lux di Gattinara celebre città del vino, che porta il nome appunto di ‘Gattinara’, le scelte contingenti optano per la realizzazione in costume, ma con il solo accompagnamento del pianoforte che ben esaltato da Roberto Santocchi, non ha tolto vivacità al melodramma giocoso. La scena è un solare paesaggio diì campagna con sullo sfondo la cascina del villaggio e sul campo alcune balle di fieno; i costumi di scena sono di taglio classico ed anche i movimenti scenici rispecchiano la tradizione. Il cast è costituito da professionisti provenienti da teatri del calibro della Scala o del Regio di Torino  ed infatti le attese non vanno deluse; la riduzione dell’opera non risulta molto tagliata e la narrazione dei fatti da parte di un sempre brillante Enrico Beruschi crea momenti di forte ilarità tra un pubblico fortemente coinvolto dalle passeggiate in platea dell’attore: le battute sono circa le ‘fedeltà’ e le ‘felicità’ matrimoniali, piuttosto che per i piccoli e grandi inganni… Eugenia Braynova   è un’armoniosa e civettuola Adina con una bella voce potente e limpida che sa utilizzare facilmente sia negli acuti, che nei toni più ambrati. Buona e spigliata attrice tiene il palco con sicurezza e con il sorriso tra una movenza seduttrice ed un amoreggiar spensierato.   Nemorino incontra la voce ben timbrata  di Alejandro Escobar che alla ‘Furtiva lagrima’ strappa applausi a scena aperta, ma che anche durante l’intera prestazione risulta localmente ben credibile  e per questo apprezzato. L’imbroglione dott. Dulcamara è interpretato da Lorenzo Battagion, spigliato attorialmente, quanto sicuro con la voce possente e timbricamente  rilevante; si destreggia tra un finto elisir e l’incasso di qualche fiorino coinvolgendo molto la platea con le modulazioni della voce e la forte carica interpretativa. Niccolò Scaccabarozzi dà voce al militare Belcore che con un piccolo stratagemma cerca di mettere fuori gioco l’avversario Nemorino; la voce risulta ferma e ben salda e la fisicità lo aiuta nell’interpretazione attoriale. Giannetta è interpretata da Elisa Ferrari che nell’assolo esprime il vivace carattere del personaggio con un bel piglio e voce gradevolmente timbrata. Il coro Voci Amiche è diretto dal brillante Filippo Daglia, sovente anche ‘spalla’ di Beruschi. La Musica vince sempre. Renzo...

BETLY – Bergamo Musica Festival 2014

BETLY – Bergamo Musica Festival 2014
BERGAMO MUSICA FESTIVAL – GAETANO DONIZETTI Teatro Sociale sabato 27 settembre 2014 ore 15,30 BETLY  di Gaetano Donizetti Betly       – Linda Campanella Daniele  – Angelo Scardina Max        – Vittorio Prato Orchestra e Coro : Bergamo Academy e Bergamo Musica Festival Direttore   –  Giovanni Battista Rigon Direttore del Coro  –   Fabio Tartari Regia   –  Luigi Barilone, Assistente Piera Ravasio Scene  –  Luca Dalbosco Costumi  –  Alfredo Corno Luci  –  Renato Lecchi   Dallo chalet ad un albergo di lusso ! La Nuova Produzione della prima versione in un atto di Betly è stata infatti  efficacemente trasportata dal regista Luigi Barilone,  agli anni 20/30 in un lussuoso albergo montano gestito da una volitiva Betly Pur con diversi rimandi all’Elisir, l’opera in questione è ricca di suo  di molte bellezze musicali,  di cavatine brillanti e duetti decisamente interessanti. I recitativi in quest’opera non sono cantabili, ma recitati e gli interpreti hanno dato prova di buoni attori anche  in questa occorrenza. Al  Bergamo Musica Festival, Betly è stata interpretata da una eccezionale Linda Campanella, sicuramente una delle migliori voci nel panorama dei soprano  lirico leggero.    La partitura la costringe a rocambolesche variazioni,  colorature infinite e variegate che lei  affronta con sicura naturalezza, nonostante i tempi non sempre briosi dell’orchestra le impongano una mirabile gestione del fiato. Ha incantato “Se crudel il cor mostrai” ed affascinato in ogni aria con una emissione chiara, fresca, direi cristallina.                           Nella vicenda l’innamorato è Daniele,  interpretato da Angelo Scardina. Dopo un iniziale emozione da palcoscenico ha preso appieno possesso del ruolo dando prova di una buona interpretazione. Timbro gradevole ed acuti ben tenuti. Scenicamente  ha interpretato il ruolo del ricco “giovincello di belle speranza” con divertente credibilità. Vittorio Prato interpreta il ruolo del fratello buono, ma burlone, che per convincere la sorella  della necessità di non restar sola e pigliar marito (Daniele) mette in scena una burla. Il baritono si avvale  di una gran bella presenza che indubbiamente coadiuva lo star bene in palcoscenico, ma di suo sa muoversi con agilità e convinzione, frutto di esperienza e qualità personale. Possiede una salda tecnica vocale  che gli consente di affrontare anche scritture acute come questa, senza perdere il bel colore brunito  ed avvolgente, ricco di temperamento e sensibilità. Giovan Battista Rigon ha diretto gradevolmente senza però “quel pizzico di brio in più”, mentre il coro diretto da Fabio Tartari, è risultato ben amalgamato e corretto anche nei movimenti. Bella l’ambientazione scenica con le proiezioni di immagini inizio 900 di Luca Dal Bosco e simpatici i costumi di Alfredo Corno. Gradevole le luci di Renato Lecchi. Assistere ad una rappresentazione al Teatro Sociale di Bergamo è un’esperienza di vita teatrale unica, in quanto in un teatro con volte di legno naturale ed atmosfera veramente fuori dal tempo, quasi in una bolla temporale!    La Musica vince sempre. Renzo...