NABUCCO nell’Anfiteatro di Sordevolo 1 luglio 2023

NABUCCO nell’Anfiteatro di Sordevolo 1 luglio 2023
Dopo molto tempo, riprendo con gioia a raccontare i sentimenti di illusione e realtà che il teatro, in particolare d’opera mi offre, augurandomi di poter ancora condividere l’emozione della Musica, delle luci e di tutto quanto fa spettacolo, facendo crescere l’animo di chi vuole vivere non solo di quotidianità! Teatro Coccia a Sordevolo, 1 luglio 2023 L’OPERA CHE PASSIONE! NABUCCO di Giuseppe Verdi nell’Anfiteatro Giovanni Paolo II nuova produzione Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara in collaborazione con Associazione Teatro Popolare di Sordevolo Sabato 1° luglio ho assistito alla messa in scena di Nabucco nell’Anfiteatro della quinquennale “Passione” di Sordevolo -Bi- insieme a molti amici che hanno accolto la proposta dell’Associazione Culturale La Voce di assistere in gruppo a questo spettacolare evento e che a fine opera commenta: “Che dire! Quella di ieri è stata una serata davvero emozionante. La prima iniziativa dell’estate ha riscosso un grande successo! Infatti, con un gruppo di santhiatesi (e non solo) abbiamo assistito a ‘Nabucco’ di Giuseppe Verdi presso l’Anfiteatro di Sordevolo, grazie al progetto ‘Opera che Passione!’ del Teatro Coccia di Novara. L’arena è stata trasformata in un grande scrigno dorato avviluppato come un’opera di Christo, a ricordare il Tempio di Salomone, attorniato da impalcature, una sorta di ponte simbolico con il presente, su cui agiva la speranza in un futuro migliore, figura allegorica vestita di verde. I riflessi creati dai giochi di luce hanno reso ancora più coinvolgente l’atmosfera. Ottimo il cast e la direzione dell’Orchestra Sinfonica Italiana davvero magistrale. Nulla da eccepire al Coro che ci ha fatto volare sulle note del ‘Va’ pensiero’.” Sinceramente il commento su riportato è l’esatto sentimento ed apprezzamento di tutto il gruppo costituito da melomani e da neofiti, ma tutti indistintamente hanno colto la bellezza del progetto del Teatro Coccia di Novara, che abbiamo conosciuto attraverso le parole della direttrice Corinne Baroni (di verde vestita per celebrare “la speranza”) insieme ai vari suoi collaboratori.   Questo è il risultato di un nuovo grande allestimento del Teatro Coccia di Novara per vivere l’opera sotto le stelle. Una nuova sfida che nasce in sinergia con il Comune di Sordevolo e l’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo, nel luogo che ospita da oltre 500 anni La Passione. La regia è firmata da Alberto Jona, il quale senza voli pindarici ha creato un ponte tra passato e presente implementando l’azione con i figuranti in sembiante di nuovi migranti dei nuovi esodi! Il direttore dell’orchestra Filarmonica italiana Francesco Rosa, ha diretto senza orpelli cogliendo la poesia e la magnificenza della scrittura verdiana. Matteo Capobianco, per sua dichiarazione si è trovato spogliato dalle macchine ed i congegni teatrali, ma con linearità ed eleganza ha ricreato un ambiente suggestivo esaltato dalle luci curatissime di Ivan Pastrovicchio. L’attento maestro dell’egregio Coro San Gregorio Magno è Mauro Trombetta. Il cast sorprende: nel ruolo di Nabucco Matteo Jin esprime notevole carica interpretativa; Ismaele è Francesco Congiu perfettamente nel personaggio; Zaccaria incontra l’espressività di Luca Park e nel ruolo di Abigaille, Yo Otahara la quale oltre che facile negli acuti è anche scenicamente interessante. Fenena è Silvia Ricca con voce calda e suadente; il Gran Sacerdote è Bing Li, mentre Abdallo è interpretato da Andreij Severini e Anna è Clementina Regina, tutti quanti molto bravi! Lo stesso Teatro Coccia nelle note riporta: “In scena le grandi masse di Nabucco fanno dell’opera un evento di partecipazione e comunità. L’opera diventa rito, portando in scena centinaia di figuranti dell’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo e coristi selezionati tramite call...

NABUCCO – Teatro Coccia Novara – 23 febbraio 2018

NABUCCO – Teatro Coccia Novara – 23 febbraio 2018
A volte nella vita si  ricercano oggetti, arredi che con la loro presenza ci rassicurino; così anche negli allestimenti teatrali, dove talvolta si esagera con gli elementi di scena, quando l’opera in sé contiene già tutti gli elementi per essere apprezzata! Il Nabucco di Pier Luigi Pizzi è sfrondata di tutto e lascia che la superba eleganza della semplicità, la faccia da padrone!   NABUCCO – Teatro Coccia, Novara – 23.febbraio 2018   Opera in quattro atti Musica di Giuseppe Verdi, su libretto di Temistocle Solera Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842 Nabucco (Nabucodonosor), re dei Babilonesi                      ENKHBAT AMARTUVSHIN Ismaele, nipote di Sedecia re di Gerusalemme                    TATSUYA TAKAHASHI Zaccaria, gran pontefice degli Ebrei                                       MARKO MIMICA Abigaille, schiava, figlia adottiva di Nabucco                       REBEKA LOKAR Fenena, figlia di Nabucco innamorata di Ismaele               SOFIA JANELIDZE Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia                       GJORGJI CUCKOVSKI Anna, sorella di Zaccaria                                                          MADINA KARBELI Gran sacerdote di Belo                                                               DANIELE CUSARI Soldati babilonesi, soldati ebrei, Leviti, vergini ebree, donne babilonesi, Magi, grandi del regno di Babilonia, popolo (coro)   Regia, scene, costumi e luci               Pier Luigi Pizzi Direzione d’orchestra                         Gianna Fratta Coreografie                                            Francesco Marzola   Orchestra della Fondazione Teatro Coccia con Orchestra del Conservatorio Guido Cantelli Coro San Gregorio Magno   Allestimento della Rete Lirica delle Marche Produzione Fondazione Teatro Coccia Onlus Credit Photo : Mario Finotti   All’ouverture entra in scena un candelabro a sette braccia portato dai ballerini, che poi si affacciano, insieme al coro, sulla buca dell’orchestra e soddisfatti approvano con sguardi e sorrisi la direzione della stessa. L’essenzialità, anzi il minimalismo,  appaiono immediatamente quale dominante  elemento scenico del Nabucco che ci si appresta a vivere. La Musica è stupenda e senza attimi di tregua, viene diretta dalla direttrice Gianna Fratta  che  in totale femminilità esprime vigore e forza interpretativa con gesto molto ampio, chiaro e ben definito che esprime con attenzione e rigorosa puntualità. Marko Mimica è Zaccaria, il gran pontefice degli ebrei ed oltre a prestanza fisica esibisce con autorevolezza una voce possente e corposa timbricamente più che rilevante.  Enkhbat Amartuvshin,  rivelazione di questa produzione,  interpreta il ruolo del titolo con potenza, armonia e colore con un fraseggio talmente chiaro da essere invidiato  da interpreti  di lingua madre italiana (sono certo che ne sentiremo parlare). La perfida Abigaille incontra Rebeka Lokar che emette una potentissima vocalità e grande facilità negli acuti ed incantevole nelle agilità che l’ha fatta apprezzare ancor più che in Turandot recentemente al Regio di Torino. Le coreografie di Francesco Marzola sono semplici ed essenziali, quindi ben attagliate all’insieme ed i costumi si avvalgono del nero e di un punto di rosso che ritroveremo anche in altri momenti.  Regia, scene, luci e costumi sono di Pier Luigi Pizzi che fa...