Seppur umida, la pianura vercellese rimane un luogo gradevole da vivere. Diversi sono i casi in cui la provincia sa esprimere al meglio le intrinseche valenze, esternandole a chi ha voglia di uscire di casa e con altri condividere la bellezza dell’arte e della musica insieme, in un ideale connubio di esaltazione dell’ingegno umano.
ANTIQUA COSORT MUSIC
Museo Borgogna
ANTIQUA Vercelli
Consort Music del XVII secolo
Accademia del Ricercare
M.Praetorius (1571-1621)
Da Terpsicore 1612
pass’e mezzo e galliarda
balletto
pavana di Spagna
branle de village
Johann Hermann Schein (1586 –1630)
Dal Banchetto Musicale Lipsia 1617
Suite n. 1 in Re minore
Suite n. 19 in fa maggiore
C. Farina (1600 – 1640)
Dal III libro – Dresda,1627
pavana seconda
gagliarde sesta/seconda/sesta
brandi a quattro
Vittoria Panato – violino
Massimo Sartori, Luca Taccardi – viola da gamba
Antonio Fantinuoli – violoncello
Germana Busca, Manuel Staropoli – flauti
Federico Vitalone, Luca Ventimiglia, Mattia Laurella, Roberto Terzolo – flauti e cornamuse
Claudia Ferrero – clavicembalo
Pietro Busca – direttore
I musei, in quanto luoghi di cultura, devono sapersi aprire alle varie espressioni dell’arte e ‘fare ricerca’ ‘fare studio’ percorrendo le varie strade della cultura senza la quale non sarebbe possibile l’evoluzione dell’umanità. La Società del Quartetto ed il Museo Borgogna di Vercelli, compiono insieme questo viaggio, sapendo unire la pittura e la musica in un’ambientazione raffinata ed al tempo stesso famigliare, accogliente.
L’introduzione al Concerto, nella splendida sala del Museo Borgogna di Vercelli, è stata curata e presentata da Giovanni Tasso con dovizia di particolari inerenti la formazione strumentale, gli strumenti e l’iter compositivo. L’ambientazione ricca e la disposizione delle sedie, salottiera a semicerchio, ha immerso lo spettatore in un luogo d’altri tempi ed i colori brillanti della musica hanno esaltato i colori dei dipinti componendo così una magica atmosfera..
Il programma riferisce di musiche di Praetorius, fertile compositore tedesco, accostandolo a nomi pressoché sconosciuti al grande pubblico, ovvero Schein ed il mantovano Farina.
I temi sono quelli classici delle delicate ‘pavane’ad andatura lenta e delle allegre ‘gagliarde’, le allemande e le corrente; particolarmente frizzanti appaiono sempre le ‘allemande’ con gli attacchi in levare che portano immediatamente nello spirito della danza fortemente ritmata.
La formazione presentata dall’Accademia del Ricercare vanta nomi di spicco nel panorama della musica antica ed in ogni caso annovera musicisti di livello dotati di profonda sensibilità e voglia di condivisa partecipazione; questa considerazione deriva dalla semplice osservazione delle espressioni di gioia e contentezza nell’esecuzione e nella direzione di Pietro Busca. Il sorriso è la costante di tutto il concerto fortemente ritmato da piccole percussioni e tamburo che scandisce il tempo ai vari strumenti, costruiti con le stesse caratteristiche di suono e delicatezza degli strumenti antichi. La direzione è accorta e con gesto ben definito di chiara lettura; l’amalgama è evidente e costituisce la forza basale da cui scaturisce l’emozione gioiosa che pervade tutta la proposta.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
Museo Borgogna Vercelli
www.museoborgogna.it
facebook “Museo Francesco Borgogna”
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