Intervista a DESIREE RANCATORE

Intervista a DESIREE  RANCATORE


Scorrendo  la biografia di Desirèe Rancatore si legge:

“Star della lirica nel repertorio lirico leggero, Desirée Rancatore è riconosciuta a livello internazionale per il virtuosismo del canto basato su una solida tecnica; grazie a un assoluto dominio della coloratura e dei sovracuti accende forti passioni tra gli amanti della lirica che trasformano le opere a cui partecipa in eventi seguiti sempre con grande interesse”.

Desirée è uno dei soprani italiani più acclamati al mondo, ma è rimasta una persona semplice ed affabile, con cui si sta bene in compagnia; è sempre disponibile e gentile ed  infatti appena l’ho informata della rubrica su Palermomania.it ha accolto entusiasta l’idea dell’intervista che ora propongo, dopo una sintesi biografica del soprano palermitano.

 

 

 

Desirèe Rancatore nasce a Palermo nel 1977, studia violino e piano prima di cominciare, a 16 anni, lo studio del canto con la madre Maria Argento, per poi trasferirsi a Roma per perfezionarsi con Margaret Baker Genovesi. A soli 19 anni debutta come Barbarina ne Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo. Canta per la prima volta in Italia nel 1997 inaugurando la stagione del Teatro Regio di Parma con L’Arlesiana di Cilea. A 20 anni ritorna con Il ratto dal Serraglio, al Festival di Salisburgo: nel prestigioso festival austriaco è ritornata varie volte per concerti nella famosa sala Mozarteum in titoli come Don Carlo (diretta da Lorin Maazel), Jeanne d’Arc au bûcher (Honegger) e Piramo e Tisbe (diretta da Fabio Biondi). A 21 anni debutta al Teatro della sua città natale, il Massimo di Palermo (Sophie di Der Rosenkavalier), all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Seconda Sinfonia di Mahler) e canta la sua prima Olympia di Les contes d’Hoffmann (Catania), uno dei ruoli che le ha dato più soddisfazioni e che ha interpretato anche all’Opéra National di Parigi, al Royal Opera House Covent Garden di Londra, all’Opernhaus di Zurigo, al Teatro Real di Madrid, al Massimo di Palermo, alla Scala di Milano, all’Opera di Roma, al Théâtre du Capitole Toulouse, al Teatro Regio di Torino e di Parma, a Macerata (Sferisterio Opera Festival) e al Festival d’Orange. Con la sua divertente Olympia debutta anche a Vienna, dove poi ritorna con Rigoletto e Puritani, mentre a Parigi partecipa a titoli come L’enfant et les sortilèges, Parsifal e Die Zauberflöte; debutta al Covent Garden di Londra nell’inaugurazione della stagione 1999/2000 con il personaggio di Nannetta di Falstaff. Nel 2013 debutta ‘Traviata’ al teatro di Montecarlo.

Intervista al soprano palermitano  Desirèe Rancatore

Carissima Desirée,

Vedo con piacere un volto raggiante e soddisfatto!!!!! Merito anche di Traviata???

Grande merito di Traviata !! Mi ha dato una gioia ed una felicità questa mia prima Violetta!!!

E’ da un po’ che era nel cuore vero??????

La sogno da sempre; fin  da quando,  piccina andavo in teatro a vedere mamma da dietro le quinte !!! “La Traviata” e’ l’opera che ho  visto e ascoltato di più in tutta la mia vita e finalmente l’ho cantata  con una  emozione infinita !!!

Mi ricordo di una intervista-chiacchierata  allo Sferisterio di Macerata 2011 dove mi confidavi che Violetta era il tuo sogno segreto, ma che avresti ancora dovuto studiare molto !!!

Si ed ho aspettato tantissimo !! Quest’anno festeggiò i 18 anni di carriera e dopo molti concerti in cui ne cantavo qualche aria, il teatro di Montecarlo mi ha proposto il debutto ideale con uno dei miei direttori d’orchestra preferiti !!!!

Ora è fatta !!!!

Mi  racconti le emozioni più belle che hai vissuto in questo tuo ultimo debutto  monegasco?

Beh !! Fin dal primo momento in cui son salita sul palco per le prove mi ripetevo: “Désirée stai cantando Traviata” ! Ci ho messo un po’ per convincermi che era vero e che non stavo sognando e man mano che si provava, cresceva il personaggio che fin da subito però  mi ha dato  una sensazione di comodità e familiarità veramente inaspettate !

Dopo la prima prova del 3° atto ho pianto tantissimo a singhiozzi .. Cantare ‘l’Addio al passato’ e’ stato come incidere sulla  ferita ancora aperta per  la morte della mia migliore amica 5 anni fa … giovane, bella forte e sfortunata come Violetta !

Dai tempi della ‘Bambolina’-Olympia da Les Contes d’Hofmann di cui sei stata interprete di riferimento (e lo sei tutt’ora) hai interpretato veramente ruoli di grande luminosità, quali Lucia di Lammermoor, piuttosto che Gilda per cui sei conosciuta in mezzo mondo, quanta strada !

Si, tantissima strada e tantissimo studio per consolidare sempre più la tecnica .. Da quando cominciai a 18 anni la mia voce ha avuto molte evoluzioni, e di conseguenza anche i ruoli che interpreto hanno vissuto e vivono con me queste fasi della mia crescita artistica !

Dicevamo appunto che sei amata in gran parte del mondo, come in Giappone dove sei abitualmente ospite

Uno dei miei grandi amori e’ il pubblico giapponese ed il loro calore !!! Andare li è’ sempre una fonte di energia per me ed una grande festa !!

Per  tornare invece a Patria, in Italia sei la star, il simbolo del Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia (dove ti fai anche due giri di valzer con Sir John Eliot Gardiner), grande emozione????

Si una immensa emozione sia essere li per la seconda volta ( son l’unica artista donna fino ad ora ad esser stata invitata due volte ) sia per essere diretta da quel grande direttore come Sir Gardiner con cui avevo già avuto l’onore del ruolo di Gilda in  ‘Rigoletto’ al Covent Garden !! Ritrovarlo e’ stata una gran festa .. È si è visto con il nostro improvvisato giro di valzer !!!! Molto divertente !

Desy, un ricordo d’infanzia, quando studiavi con mamma. Ce lo racconti?

Mi ricordo tante cose ma forse uno su tutti .. Dopo qualche mese che studiavamo lei tornò a casa dal lavoro ed io le dissi che avevo studiato un’aria nuova da sola seguendo i dischi della Callas .. e lei: “e che aria e”?? ed io “Ah non credea mirarti” !! mi ricordo la sua espressione incredula e sbigottita quasi mettendomi alla prova mi disse .. Bene domani me la fai sentire .. Così accadde e mi ricordo le sue lacrime dietro il pianoforte perché non capiva come un aria così tremenda potesse già dall’inizio venirmi così naturale.. Certo il tutto poi e’ stato aiutato dalla tecnica ma diciamo che avevo una bella predisposizione !!

Dopo Traviata, quale altro desiderio.???

Io son già così fortunata a cantare tutti questi ruoli fantastici nei più grandi teatri del mondo che chiedere altre cose alla vita a volte mi sembra troppo .. Ma se posso sognare ancora direi Hamlet, e poter cantare più volte ancora “La sonnambula”!

Tempo fa mi raccontavi che uno dei momenti più belli della tua vita è stato il debutto alla celebre riapertura della Scala nel 2004, con ‘Europa Riconosciuta’. Cosa riporti nel cuore di quella emozione????

L’emozione grandissima di lavorare con un grandissimo immenso maestro come Muti di aver come “rivale” sulla scena una mia grande collega come Diana Damrau cantare l’ opera più difficile che io abbia mai cantato e riaprire quel tempio della lirica che è’ la Scala,  mi sembrano tutte enormi emozioni !!!!!!

Ricordo l’audizione fatta col grande Maestro Muti alle 11 del mattino con l’aria più impervia che abbia mai cantato in vita mia (e ne ho cantate!!!!) e poi la grande gioia di essere scritturata, di ricevere i suoi complimenti, di aver avuto la possibilità di scegliere il ruolo dell’opera in questione, poi l’inizio delle prove con lui, una fonte di grande ispirazione musicale e culturale.

Grandissima esperienza aver fatto le prove musicali col maestro Muti .. Veramente un lavoro certosino di grande levatura artistico musicale che mi porterò sempre nel cuore e nel mio bagaglio culturale !

Carissima Desy i tuoi prossimi impegni?????

Tanti “Rigoletto”: Palermo, Napoli, Barcellona in concerto, e Londra alla Burbican Hall diretta da un altro bravissimo direttore d’orchestra come Noseda poi “Elisir d’amore a Torino” ed a giugno altra Traviata, quindi ancora Violetta che canterò a Madrid al teatro dell’Escorial e alla Quinzena Musical di San Sebastian… È ancora tanti debutti importanti fra cui il conte Ory,  la “Scala di seta” e tante altre sorprese..

Desy grazie per la freschezza e la simpatia ed in bocca al lupo meritatissimo per un ancor più radioso futuro ed arrivederci quindi a Palermo nel “Rigoletto” ai primi di maggio !!!!

 

La Musica vince sempre.

Renzo Bellardone

 

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