STRESA FESTIVAL 2016 – LE ROSSIGNOL

STRESA FESTIVAL 2016 – LE ROSSIGNOL

PALAZZO DEI CONGRESSI 4 SETTEMBRE

RICHARD STRAUSS, 4 Interludi da Intermezzo
IGOR STRAVINSKIJ, Le Rossignol

Video scenografia di Guido Fiorato

Produzione digitale di Francesco Campanini

Regia di Dario Betti

Assistente alla regia Silvia magagni
Commissione Stresa Festival

L’Usignolo, Christina Poulitsi
La cuoca, Erika Grimaldi (soprano)
Il pescatore, Francesco Marsiglia (tenore)
L’imperatore, Arutjun Kotchinian
Il Bonzo, Daniel Borowski (basso)
Il Ciambellano, Gabriele Sagona (basso)
La morte, Manuela Custer (soprano)
Ars Cantica Choir
Gianandrea Noseda
, direttore

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Gianandrea Noseda

 

Non è così scontato prevedere in programma di concerto i 4 interludi da Intermezzo di Richard Strauss e così risulta ancor più interessante entrare in sala e predisporsi all’ascolto, che non andrà deluso! La Musica avvolgente è diretta da Gianandrea Noseda con attenzione e forte espressività con il ben conosciuto gesto ampio e comunicativo che compenetrando la scrittura ne espande il ‘corpus’ fino alle sensazioni più complesse. L’Orchestra segue con intesa reciproca e comunione intenzionale.

Il coro Ars Antica Choir  diretto da Marco Berrini, già in altre occasioni ospite dello Stresa Festival, entra in gioco con la seconda parte del programma ovvero con ‘Le Rossignol’. Qui la partitura è decisamente  più complessa della precedente e seppur conosciuta risulta sempre come nuova e quindi richiede maggior compartecipata attenzione. A rendere la proposta fruibile al disomogeneo pubblico intervengono le buone voci ed il video ricco di colore ‘orientale’ e le immagini in lento scorrere in sincrono con il tempo ed il ritmo musicale. A questo riguardo è doveroso segnalare la bellissima e favolistica realizzazione di Guido Fiorato, i movimenti digitalizzati di Francesco Campanini e la regia di Dario Betti, assistito da Silvia Magagni.

I cantanti davvero bravi son riuscii a dare una lettura accessibile e gradevole di una scrittura non particolarmente immediata, seppur conosciuta.

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L’Usignolo è  Christina Poulitsi, che accettando all’ultimo la sostituzione della soprano prevista si è guadagnata un plauso avvalorato dalla buona riuscita nel fraseggio e nelle variazioni coloristiche.
La cuoca è impersonata da   Erika Grimaldi, già ospite acclamata solista nell’edizione 2015, la quale ha riconfermato le sue doti vocali ed interpretative in particolare negli acuti e nei bei colori.
Il tenore  Francesco Marsiglia interpreta il pescatore che avvalora  con buona intonazione e gradevole emissione arrotondata. L’imperatore e  Arutjun Kotchinian profondo ed accorato con sensibile partecipazione. Il Bonzo è Daniel Borowski che decisamente nella parte offre un colore molto scuro con timbrica pregevole. Gabriele Sagona , basso,  interpreta il ciambellano in modo consapevole e con piglio autorevole sorretto dalla robusta e convincente  voce dai colori possenti.
La morte trova in  Manuela Custer  la valida interprete che in poche battute da una sferzata  possente per colore, timbro e partecipazione.

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La Musica vince sempre

Renzo Bellardone

 

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