S. Prokof’ev, Romeo e Giulietta (1935, trascrizione di Fabrice Pierre, 2022)
I. Stravinskij, Petruška (1911, trascrizione di Yuval Shapiro, 2020)
Andrea Oliva, flauto
Alessandro Carbonare, clarinetto
Fabrice Pierre, arpa
Mauro Loguercio, violino
Francesco Pepicelli, violoncello
Angelo Pepicelli, pianoforte
In una sola incantevole serata, le due suite per balletto più conosciute e amate nella produzione novecentesca vengono eseguite in una sola sera Petruška con trascrizione del maestro israeliano Yuval Shapiro e Romeo e Giulietta con trascrizione di Fabrie Pierre; entrambi hanno saputo coniugare diversi elementi per ricreare un’atmosfera magica per i sei strumenti.
«Il mio primo ricordo di Romeo e Giulietta di Prokof’ev è l’ascolto di un concerto negli anni settanta dell’Orchestra Nazionale della Radio a Parigi diretta da Sergiu Celibidache. Ero rimasto commosso dalla bellezza di questa musica, dai colori dell’orchestrazione, e naturalmente dalla bella trasposizione in musica della storia universale di Shakespeare. […] Il fatto che due strumenti a fiato, due ad arco e due “tastiere” mi sembrano come una piccola orchestra mi ha dato il desiderio di scrivere questa trascrizione per avere il piacere di suonarlo con i miei amici» (dal diario di Fabrice Pierre).
I favolosi musicisti della serata hanno avuto la capacità di cogliere tutti gli elementi della scrittura di Prokof’ev intrisa di nostalgia e di desiderio di progresso sempre con un sorriso ironico; Il compositore ebbe l’occasione di conoscere l’altro autore della serata ovvero Straninskij “il rivoluzionario” della musica: tra i due scorreva una certa rivalità, ma nel concerto all’Isola non solo non è stata percepita, ma è stata vissuta come continuità.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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