Metti una sera al cabaret -Stresa Festival 2018 – Il Maggiore Verbania 31 agosto

Metti una sera al cabaret -Stresa Festival 2018 – Il Maggiore Verbania 31 agosto
Sfogliando le pagine del programma dello Stresa Festival ci si imbatte in un titolo che fa immaginare atmosfere di gioco verbale, musicale e spensieratezza. La realtà che si incontrerà in sala sarà ben diversa, ma decisamente più colta e pregnante della leggerezza di un pur eccezionale cabaret. Metti una sera al cabaret STRAUSS  (figlio), Kaiserwalzer op. 437; Wein, Weib und Gesang; Schatzwalzer A. SCHÖNBERG,Pierrot Lunaire* *Con proiezione in prima assoluta delle tavole realizzate da Massin Benedetta Saglietti e Valentina Manchia, direzione artistica e realizzazione multimediale Francesco Campanini, montaggio ed animazione Dario Betti e Leo Righi, sincronizzazione Maddalena Crippa, voce recitante Stresa Festival Ensemble Nuno Coelho, direttore – vincitore del Concorso Internazionale di Cadaqués   Le rarefatte atmosfere di A. SCHÖNBERG  in Pierrot Lunaire, presentato dallo Stresa Festival, hanno avuto la fortuna di imbattersi in una serie di fortune coincidenti, ma andiamo in ordine.    Il programma prevede musiche di Strauss riscritte  in chiave cameristica  da Schὃnberg e dai suoi allievi Alban Berg e Anton Webern, con l’intenzione di diffondere la musica contemporanea. L’operazione è riuscita pienamente anche perché hanno lasciato in partitura tutto il fascino viennese che ricorda il tempo dei caffè concerto, dei violini tra i tavolini ed un mondo avvolto dal fiabesco. La seconda parte del programma prevede “Pierrot Lunaire” di Arnold Schὃnerg  nell’esecuzione dello Stresa Festival Ensemble nella formazione di nove elementi, diretto dalla giovane promessa, il portoghese Nuno Coelho e la “Voce” ( non a caso in maiuscolo) di Maddalena Crippa.  La scrittura non è sicuramente facile e tantomeno il testo, ma l’abilità di Crippa a recitar cantando l’atonale Pierrot è affascinante ed attraente, riuscendo a rendere perfettamente l’inquietudine e le paure di visioni angosciate ed oniriche sfocianti in risate forzate e mal celate. La recitazione di un testo molto complesso è scandita dai tempi e ritmi musicali.                     L’idea della scenografia multimediale di Massin è vincente. Massin ha per circa trent’anni lavorato a questo componimento grafico che incrocia colorata musica e colorate parole che, scritte deformate sul rigo, diventano le note stesse del canto tormentato di Pierrot. Da apprezzare il lavoro di Benedetta Saglietti e Valentina Manchia per la realizzazione multimediale,  Francesco Campanini per il montaggio e l’animazione, ma un plauso speciale va alla sincronizzazione di Dario Betti e Leo Righi che percettibilmente hanno dovuto affrontare un impegno non comune. La Musica vince sempre. Renzo...

THE YELLOW SHARK – Stresa Festival – Il Maggiore 24 luglio 2018

THE YELLOW SHARK – Stresa Festival – Il Maggiore 24 luglio 2018
Escursioni ed incursioni musicali sono la testimonianza della ricerca e dell’evoluzione della musica nei vari generi. In questa occasione al Maggiore di Verbania le incursioni della scrittura di Frank Zappa nella cosiddetta musica colta sono infinite e rendono il concerto, seppur di non immediata percezione, di tutta fruibilità.   THE YELLOW SHARK – Stresa Festival 24 luglio 2018   Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala Direttore Krisijan Järvi   Musiche di Frank Zappa (1940 – 1993)     Per l’esperienza di ascolto di questa  prima esecuzione italiana,  il libretto di sala diventa prezioso vademecum e guida; leggendolo ci si rinfresca la memoria sul lavoro ‘colto’ di Frank Zappa e che da Pierre Boulez (del quale si riconoscono parecchie citazioni) a Kent Nagano importanti direttori hanno nel tempo diretto le composizioni di Zappa.   L’interessante formazione artistica decisamente giovane, L’Ensemble “Giorgio Bernasconi”, si trova di fonte ad  una letteratura raramente affrontata ed impervia in ben più di un’occasione. Anche il solo ascolto non è sempre facile ed immediato, ma la bravura degli studenti dell’Accademia del Teatro alla Scala uniti alla fantasiosa verve di  Krisijan Järvi, rende il concerto molto interessante e con convinzione applaudito.   Il giovane, ma ben affermato direttore interagisce con l’orchestra con gesto molto chiaro e direi descrittivo  e con il  pubblico facendo quasi da divertito intrattenitore: presenta i musicisti uno ad uno facendo loro riservare i consensi del pubblico come a metà concerto a Gaston Polle Ansaldi per l’interpretazione pianistica di uno dei brani presentati.   I (prossimi) professori d’orchestra entrano in scena uno ad uno con il proprio strumento e poi interverranno non solo con le note, ma anche cantando ed implementando con suoni vocali. Interessanti i vibranti archi interrotti da decisi pizzicati e dall’ironia che emerge sovente tra dissonanze e cacofonie musicali, contemporanee sonorità che si affermano  quale neo linguaggio.   La  Musica vince sempre   Renzo...

LA REGINA CON I CAPELLI D’ORO – Stresa Festival 2015

LA REGINA CON I CAPELLI D’ORO – Stresa Festival 2015
LA REGINA CON I CAPELLI D’ORO – Stresa Festival 2015 Aya Wakizono – mezzosoprano Leonardo Cortellazzi – tenore Michele Nani – voce recitante Stresa Festival Ensemble Roberto Fores Veses – direttore                       La location è la Sala ‘Baccarat’ dell’Hotel Regina Palace di Stresa e la serata? Una Prima Mondiale! In prima esecuzione assoluta il 25 settembre abbiamo ascoltato una composizione di Brian Richard Earl su libretto di Lorenza Cantini: ‘La Regina con i Capelli d’Oro’. Tratta da un’antica fiaba ebraica si estrinseca attraverso simbolismi (l’acqua dell’Eden e l’acqua dell’inferno), animali magici ed avvenimenti fantastici, per giungere ad un finale lieto. La Musica trae assolutamente ispirazione da musiche tradizionali  ebraiche con sconfinamenti slavi. Le alternanze tra poesia e gioiosità ritmica di danze e ballate hanno creato un insieme godibile e fruibile fin dal primo ascolto. La direzione del giovane e bravo Roberto Fores Veses è risultata teatrale, coinvolgente e permeata di assoluta semplicità comportamentale con approccio diretto e colloquiale sia con l’orchestra che con il pubblico e soprattutto con la partitura: da questo atteggiamento è scaturita l’intensità della scrittura. La fiaba è stata narrata con interpretazione decisamente teatrale da Michele Nani che con accorgimenti interessanti ha creato le diverse voci dei personaggi, tenendo per mano, divertendolo, un pubblico sorridente. I ruoli maschili sono stati affidati al tenore Leonardo Cortellazzi che li  ha resi  con immediatezza e teatralità, con mimiche e gestualità; la voce indubbiamente gradevole è stata porta con fraseggio chiarissimo ed intonazioni apprezzabili. I ruoli femminili li ha interpretati il mezzosoprano Aya Wakizono con voce ricca di colori ed arrotondamenti. L’eccessiva differenza linguistica (dal giapponese all’italiano) ha penalizzato lievemente la pronuncia, ampiamente compensata dall’uso assolutamente morbido e duttile dello strumento. L’Orchestra composta da professori di affermata valia, ha visto impegno costante e forte che ha dato un risultato d’eccellenza. La Musica vince sempre Renzo...