Scarlatti por Cañizares –Stresa Festival – Hotel Regina 25 agosto 2017

Scarlatti por Cañizares –Stresa Festival – Hotel Regina 25 agosto 2017
Molta Spagna e molto flamenco in cartellone allo Stresa Festival 2017, alla ricerca di proposte coinvolgenti ed attrattive. Nella elegante Sala Tiffany del prestigioso Hotel Regina, grandi nomi del mondo del flamenco, hanno coinvolto un pubblico eterogeneo, in larga parte turisti! Scarlatti por Cañizares –Stresa Festival – Hotel Regina 25 agosto 2017 Cañizares, chitarra Juan Carlos Gómez, chitarra Charo Espino, baile flamenco e palmas Ángel Muñoz, baile flamenco, cajón e palmas Presentazione Programma Scarlatti por Cañizares D. SCARLATTI, Sonata K 208; Lejana (Balada); D. SCARLATTI, Sonata K34; Mar Caribe (Guajira); D. SCARLATTI, Sonata K9; El Abismo (Bulerías); D. SCARLATTI, Sonata K 32; Lluvia de Cometas (Rumba); D. SCARLATTI, Sonata K11; Palomas (Vals); D. SCARLATTI, Sonata K291; Collar de Perlas (Alegrías) Idea certamente interessante, quella di proporre il flamenco tra i fils rouge di questa edizione del festival. Il gruppo è capeggiato dal grande Juan Manuel Cañizares, vincitore del “Premio Nazionale di Musica” (1982) e “Music Award” (2008); vanta collaborazioni con Paco de Lucia oltre che con la Berlin Philharmonic Orchestra nel 2011, per il concerto al Teatro Real di Madrid, dove ha eseguito il celebre Concierto de Aranjuez con l’orchestra diretta da Sir Simon Rattle. L’aspetto interessante del concerto proposto sta nel duplice aspetto della partitura originale di Domenico Scarlatti (nato a Napoli e morto a Madrid) il quale amava molto la terra ispanica, dove visse a lungo, oltre che nella contemporanea dell’eclettica trascrizione di Canizares. La riscrittura ha mantenuto il carattere napoletano ed esaltato il ritmo e le melodie che caratterizzano il flamenco che nell’interpretazione del grande chitarrista trovano davvero un terreno fertile di atmosfere ed armonie. In accompagnamento alla chitarra Juan Carlo Gomez oltre alle percussioni di Ángel Muñoz che in coppia con l’elegante Charo Espino, propongono danze ! Ritengo apprezzabile l’accantonamento del folclore fine a se stesso, privilegiando l’essenza della musica, del ballo e delle mani che ritmano…. espandendo la forza della vita ed il ‘sangre caliente’. La Musica vince sempre Renzo...

STRESA FESTIVAL 2016 – “OLTRE LA PORTA” il 27 agosto

STRESA FESTIVAL 2016 – “OLTRE LA PORTA” il 27 agosto
STRESA FESTIVAL 2016 – ‘OLTRE LA PORTA’ –Prima mondiale REGINA PALACE HOTEL 27 AGOSTO 2016 Alda Caiello, Giulia Peri, soprani Gabriella Sborgi, mezzosoprano Stresa Festival Ensemble Carlo Boccadoro, direttore IGOR STRAVINSKIJ, Three Songs from W. Shakespeare CARLO BOCCADORO, Oltre la porta Libretto di Cecilia Ligorio Prima assoluta – commissione Stresa Festival per i 400 anni dalla morte di W. Shakespeare Delle Three Songs vale la pena di evidenziare la seconda dove vive ‘la Tempesta’ e la terza che alleggerisce l’atmosfera ( per tutti, meno che per i mariti traditi) raccontando infatti del cucù sia con i suoni che ne simulano il verso, sia per il significato sottinteso circa i mariti traditi. Interessante e vivace la direzione di Boccadoro e del trio flauto, clarinetto, viola su cui si è innesata la calda voce del mezzosoprano Gabriella Sborgi. Dopo questa introduzione è giunto l’atteso momento di ascoltare in prima assoluta la ‘commissione 2016’ dello Stresa Festival, ovvero ‘Oltre la porta’ con i testi essenziali e modernamente efficaci di Cecilia Ligorio su scrittura musicale di Carlo Boccadoro, noto compositore ed artista ad ampio raggio. La musica ben ritmata non risulta ostica al primo ascolto, anche se forse necessiterebbe di essere riascoltata per meglio apprezzarne la ricercatezza stilistica e comunicativa e gli entusiasti crescendo degli archi. Le voci sono altresì interessanti: Gabriella Sborgi sfodera il consueto gran temperamento interpretativo “…niente, niente, niente…”; Alda Caiello affascina con la ben conosciuta voce limpida e squillante che irrobustisce il senso drammatico della vicenda; Giulia Peri arriva da metà sala cantando con timbro chiaro e luminoso che illumina gli acuti. Per tutte e tre le interpreti si sono apprezzate sia la cura del fraseggio che l’attenzione alla dizione. Il Ponte ideale tra la tragedia di Shakespeare ed una storia di triste contemporaneità è rafforzato dai nomi dati dalla Ligorio ai personaggi, in omaggio al grande autore, cogliendoli dal suo “Re Lear” oltre ad evidenti rimandi alla ‘Tempesta’ “…pregavo il mio cuore di diventare insensibile alla tempesta…” La Musica vince sempre Renzo...