PATHS CROSSING – TRAIETTORIE INCROCIATE allo STRESA FESTIVAL 2018

PATHS CROSSING – TRAIETTORIE INCROCIATE allo STRESA FESTIVAL 2018
TRAIETTORIE che si incrociano, eventi unici, un Festival di portata internazionale, vanto per la nostra Regione ed il nostro territorio..ovvero per la nostra Italia!!! Isola in Festival, Colonne sonore Sabato 14 luglio, dalle ore 19.30 Isola Bella Vinicio Capossela, Orchestys Martedì 17 luglio, ore 20.00 Verbania, Il Maggiore Ambrose Akinmusire Quartet Mercoledì 18 luglio, ore 21.00 Stresa, Lungolago La Palazzola Fabrizio Bosso Quartet e Paolo Silvestri Ensemble Giovedì 19 luglio, ore 21.00 Stresa, Lungolago La Palazzola Steve Coleman and Five Elements Venerdì 20 luglio, ore 21.00 Stresa, Lungolago La Palazzola Ute Lemper, Last Tango in Berlin Sabato 21 luglio, ore 20.00 Verbania, Il Maggiore Isola in Festival, Anni Ruggenti Sabato 14 luglio, dalle ore 19.30 Isola dei Pescatori Frank Zappa, The Yellow Shark Ensemble dell’Accademia Teatro alla Scala, Järvi Martedì 24 luglio, ore 20.00 Verbania, Il Maggiore Invenzioni a due voci Carofiglio, Petrella Mercoledì 25 luglio, ore 18.00 Stresa, Regina Palace Hotel Different worlds Arte Quartett Giovedì 26 luglio, ore 20.30 Isola Madre, Loggia del Cashmere Omaggio a Pina Bausch Matita e fumo… di volta in volta una canzone Venerdì 27 luglio, ore 20.00 Verbania, Il Maggiore Da Nina a Lucia, la pazzia all’opera Accademia di canto, concerto degli allievi Giovedì 23 agosto, ore 21.00 Stresa, Regina Palace Hotel Happy birthday, Lenny! Seong-Jin Cho, European Union Youth Orchestra, Noseda Venerdì 24 agosto, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi Concerto di apertura Lenny is on the town again Moisés P. Sánchez Ensemble Sabato 25 agosto, ore 20.00 Verbania, Il Maggiore Pictures of America Dessay, Paris Mozart Orchestra, Gibault Domenica 26 agosto, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi Madrigali a Palazzo Concerto Italiano, Alessandrini Martedì 28 agosto, ore 20.30 Isola Bella, Salone degli Arazzi Budapest Festival Orchestra & Fischer Landshamer, Budapest Festival Orchestra, Fischer Mercoledì 29 agosto, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi Haydn sacro Quatuor Hermès Giovedì 30 agosto, ore 20.30 Isola Bella, Salone degli Arazzi Metti una sera al cabaret Crippa, Stresa Festival Ensemble, Coelho Venerdì 31 agosto, ore 20.00 Verbania, Il Maggiore Bach incontra Pärt Ars Cantica Choir, Järvi Instrumentalists, Berrini Sabato 1 settembre, ore 21.00 Stresa, Chiesa San Ambrogio Musica per organo tra passato e futuro Bernard Foccroulle Lunedì 3 settembre, ore 20.00 Stresa, Chiesa S. Ambrogio Un film per Il Cavaliere della Rosa Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Strobel Martedì 4 settembre, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi Suite per violoncello solo (I) Asier Polo Mercoledì 5 settembre, ore 20.30 Leggiuno, Eremo S. Caterina del Sasso Suite per violoncello solo (II) Asier Polo Giovedì 6 settembre, ore 20.30 Leggiuno, Eremo S. Caterina del Sasso Danzando con Debussy Giovanni Bellucci Venerdì 7 settembre, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi Gershwin: tre preludi Emanuele Ferrari, lezione concerto Sabato 8 settembre, ore 21.00 Stresa, Regina Palace Hotel Peter Pan a Broadway Zavalloni, Ulivieri, Preziuso, Filarmonica TRT, Ars Cantica Choir, Noseda Domenica 9 settembre, ore 20.00 Stresa, Palazzo dei Congressi È possibile acquistare tutti i biglietti e gli abbonamenti tramite la biglietteria online. Dal 16 aprile aprirà la biglietteria in via Carducci 38 a Stresa da lunedì a venerdì 9.30-12.30 / 15.00-17.30 Info: boxoffice@stresafestival.eu | +39...

STRESA FESTIVAL 2016 – MIDSUMMER JAZZ CONCERT

STRESA FESTIVAL 2016 – MIDSUMMER JAZZ CONCERT
STRESA FESTIVAL 2016 – MIDSUMMER JAZZ CONCERTS AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI Martedì 19 luglio – il MAGGIORE – VERBANIA Cristina Donà, voce e chitarra Rita Marcotulli, pianoforte Enzo Pietropaoli, contrabbasso Fabrizio Bosso, tromba Javer Girotto, sax Saverio Lanza, chitarra elettrica Cristiano Calcagnile, batteria e percussioni Amore che vieni, amore che vai Fabrizio De André le donne e altre storie Ute Lemper sta a Bertold Brecht, così come Cristina Donà sta a De André. E dopo questa riflessione parrebbe quasi inutile parlare di emozioni, sensazioni e colori d’atmosfere crude ed al tempo stesso sensibili. Gli artisti di provata bravura  e consolidata fama, non necessitano certamente di presentazione alcuna, fatta eccezione per il fuoriclasse Pietropaoli che doverosamente bisogna segnalare per essersi esibito con il basso (chitarra) e non con il contrabbasso. Come nella  migliore tradizione jazz gli applausi rimarcanti il bello degli assolo non sono mancati, ma sento il bisogno di sottolineare ed evidenziare la presenza da grande ‘belva da palcoscenico’ di Cristina Donà che con vero fair play e forte impatto complessivo ha intrattenuto il pubblico tra una storia di donna e l’altra. Non sono mancate la storica ‘Storia di Marinella’ dove gli strumenti sono entrati uno ad uno in una sorta di rituale, oppure ‘Bocca di Rosa’ narrata seduta su una sedia a centro palco. L’ospitante’ MAGGIORE’ di Verbania, si è rivelato un apprezzabile contenitore per la musica, lo spettacolo e le emozioni. VENERDI’ 22 LUGLIO HOTEL REGINA PALACE – SALA BACCARAT Jack DeJohnette, batteria e pianoforte Matt Garrison, basso Ravi Coltrane, sax Colori avvolgenti e sottolineanti le essenziali ed intimistiche atmosfere della batteria soft insieme alle tenui variazioni del sax danno inizio al concerto con i suoni staccati del basso elettrico. Il segno che contraddistingue tutto il concerto è l’assoluto ‘linguaggio diverso’ che va alla ricerca di sonorità inconsuete (seppur non nuove) con allungamenti e attese in un accorto e misurato crescendo di volume e livello emozionale. I brani prevedono quasi sempre un inizio con pochi ed apparentemente slegati tocchi di bacchette con graduale inserimento del sax e del basso in una sorta di lenta introspezione musicale. Dejhonette non si risparmia neppure con qualche accenno al pianoforte nel terzo brano proposto, dove esibisce scioltezza in improvvisazioni accurate. Il linguaggio proposto sottintende una meticolosa ricerca, ma l’ascolto non è immediato e talvolta risulta criptico. Se una riflessione azzardata è consentita mi sorge un parallelo con i primi ascolti delle composizioni di Pierre Boulez che apparivano come ‘strane’, ma che poi nel tempo sono divenute familiari. SABATO’ 23 LUGLIO HOTEL REGINA PALACE – SALA BACCARAT Carla Bley, pianoforte Steve Swallow, basso Andy Sheppard, sax soprano e tenore Musica lieve che avvolge ed a sua volta accarezzata da atmosfere fatte di leggerezza tenue ed appena sfumata. La melodia del sax  è dolce ed i ritmi garbati del basso sono scanditi dall’accompagnamento essenziale del pianoforte.. Le composizioni di Carla Bley sono caratterizzate da note pulite e ben chiare che si amalgamano in una miscellanea di colori eleganti e raffinati, come è la stessa autrice, pianista. Swallow, già apprezzato nel recente  passato allo Stresa festival, si è riproposto con ancor maggiore serenità ed amore per quello che suona ed in totale sintonia con la Bley e con Sheppard al sax soprano e tenore.   Domenica 24 luglio – Stresa, Lungolago La Palazzola                                             Roberta Gambarini Band Roberta Gambarini, voce Justin Robinson, sax alto e flauto Sullivan Fortner, pianoforte Ameen Saleem, basso Quincy Phillips, batteria     Roy Hargrove Quintet Roy...

MISUMMER JAZZ CONCERTS -Stresa Festival 2015

MISUMMER  JAZZ  CONCERTS -Stresa Festival 2015
  MIDSUMMER JAZZ CONCERTS – STRESA FESTIVAL 2015   Nella suggestiva cornice del lago Maggiore e nell’elegante giardino di Villa La Palazzola a Stresa, con vista sulle spettacolari isole borromee  illuminate, anche nel 2015 si concretizza la sezione jazz dell’internazionale Stresa Festival 2015. Ecco un souvenir dei concerti ascoltati.   22 agosto Paolo Fresu Devil Quartet foto di Lorenzo di Nozzi     Paolo Fresu, tromba – Bebo Ferra, chitarra – Paolino Dalla Porta, contrabbasso – Stefano Bagnoli, batteria Brani composti per l’auspicata pace tra Israele e Palestina (Motu perpetuo) ispirazioni a tutto tondo alla ‘Follia barocca’ con sonorità provocatoriamente inconsuete e suoni acusticamente prolungati come voci spaceless hanno caratterizzato il favoloso concerto inaugurale dei Midsummer Jazz 2015. Puntando la tromba o il filicorno verso gli altri strumenti Paolo Fresu crea dialoghi sonori dai riverberi classici atemporali impregnando il jazz di contaminazioni swing, soul e poesia pura come al ‘E se domani’ che si ricorda per l’eccellente interpretazione di Mina. Assoli struggenti e pirotecnici con momento onirico da ‘Satisfaction’ dei mitici Rolling Stones, tribute a Chet Baker fino alle ninne nanne composte da Paolo Fresu alla nascita del suo ultimo bimbo. 23 luglio Uri Caine Ensemble plays Gershwin – Rhapsody in blue foto di Roberto cifarelli  Uri Caine, ianoforte – Joyce mmann, violino – Mark Helias, rabbasso – Jim Black, batteria – Ralph Alessi, tromba – Chris Speed, sassofoni – Theo Bleckmann, voce – Barbara Walker, voce Irruente concerto ricco di improvvisazioni, intrusioni, dissonanze e atipiche sonorità. pur sconfinando in altri generi musicali  la linea jazz è persistente ed esalta Gershwin e le replicate note del fil rouge bagaglio di ogni memoria musicale. Interessante la composizione orchestrale e validi gli interpreti di comprovata bravura che spicca negli assolo tipici del genere. Le voci impreziosiscono certamente l’offerta e se quella di Theo Bleckmann è a tratti confidenziale in un soft melodico ed a tratti emissione di suoni d’accompagnamento, quella di Barbara Walker è aggressiva e graffiante: la classica voce nera dai sapori di certa musica Usa degli anni di Gewrshwin. 25 luglio – ore 18.30 Michel Portal & Vincent Peirani  Michel Portal, sax soprano e clarinetto,  Vincent Peirani, fisarmonica Ensemble decisamente interessante quello di Portal e Perirani; il primo vanta un lungo percorso in svariati ambiti musicali, il secondo- molto più giovane- vanta studi in clarinetto, ma è con la fisarmonica che sta ottenendo un grandioso successo. Il concerto si espande con ricordi di valzer francesi, profumi d’oriente e ritmi di danze slave fino al ‘Cuba si, Cuba no’ di Portal ed un tribute al grande Duke Ellington. Suoni molto affascinanti ed equilibrati in virtuosismi da entrambi gli strumenti. 25 luglio – ore 21.00 Dave Holland Quartet foto di Susy Mezzanotte                     Dave Holland – contrabbasso, Chris Potter –  sax, Lionel Loueke –  chitarra, Eric Harland – batteria Virtuosismi  iperbolici, mix di ricercatezze ed assoluto fascino per l’ensemble di Dave Holland che spazia da una iniziale quasi classica liricità, per giungere alla contemporaneità; l’estro dei musicisti –tutti famosi e di eccelsa bravura- trova naturale sfogo nella proposta musicale senza soluzione di continuità, scandita sola dagli assolo e dagli insieme. Potter è indubbiamente uno dei sax più celebrati nel panorama jazzistico internazionale, D.Hollande è simbolo di un’epoca; i giovani L.Loueke incanta con gli accordi chitarristici inconsueti mentre E.Harland cattura e attrae con l’eclettica quanto ritmata batteria. La Musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2014 – MIDSUMMER JAZZ CONCERT

STRESA FESTIVAL 2014 – MIDSUMMER JAZZ CONCERT
Hotel Regina Palace – Nuova sala Baccarat – 24 luglio BOLLANI e HAMILTON DEL HOLLANDA  Il maltempo sta imperversando anche sul Lago Maggiore e la spettacolarità dei concerti open space vista lago hanno ceduto il passo ad una location più riparata ed elegantemente consona. Il Concerto d’apertura ha visto scendere dalla scalinata  Stefano Bollani e Hamilton de Hollanda ed insieme hanno duettato sul palco. Intensi profumi brasiliani, sapori d’America e atmosfere italiane hanno colorato i ritmi incalzanti e timbricamente verso l’alto; il mandolino è the voice del concerto e Bollani da esperto  improvvisatore ha saputo mantenere l’equilibrio pur usando il pianoforte anche come percussioni.   L’elegante complessiva interpretazione ha raggiunto livelli di assoluta delicatezza: la vesuvianità del mandolino è stata talmente argentina da  far immaginare un carillon in “Reginella”, per precipitare poi nelle irruenze di certi quartieri napoletani; tutti i brani sono stati proposti con una chiave di lettura gradevolissima, da entusiasmare il pubblico con ovazioni da stadio, ma    impegnandolo a ricercare magari un “guarda che luna” tra variazioni e virtuosistiche improvvisazioni.  Hotel Regina Palace – Nuova Sala Baccarat – 25 luglio AL DI MEOLA e  GONZALO RUBALCABA  Languore di certe musiche sudamericane, alternato a forti ritmiche di rielaborazioni di tango e flamenco: ecco il ricordo che resta dopo il concerto di Di Meola e Rubalcaba. Duo di spicco nel panorama fusion contemporaneo, offrono momenti di sconfinata dolcezza   e di focosa irruenza, intimi pianissimi ed esplosioni pirotecniche.                 Indubbia è certamente  la rapidità del movimento delle mani di entrambi che porta a virtuosismi sbalorditivi. Il pubblico in standing ovation li ha celebrati con applausi, fischi ed urla….     Hotel Regina Palace – Nuova Sala Baccarat – 26 luglio ore 18,30    WE THREE David Liebman-saz, Steve Swallow-basso elettrico, Adam Nussbaum-batteria  Dai più morbidi velluti agli habitat più graffianti! Ecco il viaggio compiuto con i We Three attraverso le loro invenzioni, le loro eclettiche improvvisazioni. Ascoltarli è stata una vera riscoperta e riconferma delle loro capacità passionale. We Three      Swallow con il  basso elettrico ha steso ritmicamente  il tappeto per le variazioni, improvvisazioni di Liebman che cambiando diversi strumenti ha tratto inconsuete sonorità, il tutto esaltato dall’eccezionale batteria di Nussbaum, che si è prodotto in ritmi funamboleschi.  Ore 21,00 JOSHUA REDMAN QUARTET Joshua Redman-sax, Aaron Goldberg-pianoforte, Reuben Rogers-contrabbasso, Gregory Hutchinson-batteria.   Rispettoso della tradizione jazzistica Redman è anche il compositore di alcuni dei brani ascoltati. Spicca la ricerca della melodia attraverso le evoluzioni al sax e tra le morbide note suonate con agile leggerezza al pianoforte da Goldberg. La batteria di Hutchinson, mai esplosiva, accompagna e gradevolmente ritma la performance, mentre Rogers al contrabbasso pizzicato dona ambrata profondità.    Parco della Villa LA PALAZZOLA – Lungo lago Stresa  27 luglio ore 18,30   DUO SOUPSTAR Giovanni Guidi, pianoforte e Gianluca Petrell, trombone   Già apprezzati qualche tempo fa allo Stresafestival, in formazione con Enrico Rava, in questo duo esprimono virtuosisticamente le loro ricerche. I suoni del tutto particolari  che Guidi trae dal pianoforte viaggiano con le ricerche sonore di Petrella. Favorevolmente complice il buon tempo, finalmente la performance si è assaporata nel giardino di Villa La Palazzola di Stresa.  Ore 21,00 THE JOHN SCOFIELD ÜBERJAN BAND John Scofield, chitarra elettrica – Avi Bortnick, campionamenti – Andy Hess, basso elettrico e Terence Higgins, batteria   Non avendo potuto assistere personalmente a questo concerto, mi limito a riportare la soddisfazione di alcuni spettatori intervistati. I vari discorsi musicali –funky,acid,jazz,fusion- hanno trovato ottima casa...

GEMMA BERTAGNOLLI – intervista

GEMMA BERTAGNOLLI – intervista
Dopo averla vista ed ascoltata diverse volte in teatro, qualche anno fa a Baveno, ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere Gemma Bertagnolli. Quando le ho parlato la prima volta, sono stato immediatamente colpito dall’enorme sensibilità, vasta cultura e disarmante disponibile semplicità. L’ho poi ancora ascoltata in varie occasioni dal vivo e ad ogni incontro provavo l’emozione di trovarmi dinnanzi ad una persona speciale. Quest’anno all’edizione del Baveno Festival ho avuto più occasioni di incontrarla, parlarle  e vederla al lavoro…e poi tra un sorriso ed una gentilezza, abbiamo pensato ad una intervista: eccola!    INTERVISTA A GEMMA  BERTAGNOLLI  Carissima Gemma, ormai da anni sei un punto fermo per l’Umberto Giordano Baveno Festival, dove fai master class, prepari spettacoli e tu stessa ti proponi in concerto. Dopo aver girato tutto il mondo, essere stata ospite di imperatori,  come ti senti quando giungi sulle rive del Lago Maggiore? Baveno è stato per me un luogo di bellezza, di amicizia, di laboratorio ed io al Festival  sono stata una degli ospiti più assidui e quando torno a Baveno è come ritornare a casa. Per me questo luogo è diventato una Patria: mi mancherà , l’ho amato tanto, ma se io perdo Baveno perdo una patria, se Baveno perde il Festival perde una cifra enorme che la definisce e la fa rimbalzare nel mondo. Anche grazie al nome dei suoi ospiti ed ai suoi progetti, il nome di Baveno  è stato lanciato ben oltre i suoi confini. In questo caso non parlerei di cultura (parola abusata come “amore” ), ma di civiltà, che non deve essere per forza un affare, per essere necessaria. Credo invece  indispensabile  creare l’habitat perché i bambini  crescano sani, intelligenti, che si confrontino e che gli adulti abbiano punti di riferimento e luoghi di aggregazione che sopperiscano all’isolamento cui costringe la nuova tecnologia.  Come accennavo, hai cantato nei luoghi più prestigiosi del mondo, con i colleghi più affermati ed i più  importanti direttori d’orchestra, ma sei rimasta una persona semplicissima che fa del suo sorriso il biglietto di presentazione  Si ho cantato veramente in mezzo mondo ed ho conosciuto posti dove la civiltà è esaltata ed altri dove è dimenticata e la “barbarie” cui si va incontro è proprio questa. Una volta per tutte dico che in questo momento storico credo  non esistano più il fronte della destra e della sinistra, ma il fronte della barbarie e quello della civiltà,  tenendo ben presente che se la barbarie  produce  guerra,  la civiltà produce pace! E non ho dubbi. Sono stufa di sentire parlare di logiche di destra o di sinistra: sono tutti teatri miserabili. L’uomo nasce per essere sempre più libero, più bello, più evoluto e non sempre più ricco! Non è questo lo scopo! Invece molte delle scelte di oggi seguono logiche di denaro e non di evoluzione.  Per considerare invece il tuo accenno alla semplicità, penso che all’interno di un gruppo civile ognuno fa quello che sa fare;  non è che chi canta è più vicino agli dei, e non è proprio mai il caso di “tirarsela”.  Gemma sei diventata interprete di riferimento per molti ruoli, affermandoti fin da inizio carriera quale interprete mozartiana  Ho la fortuna di aver cantato talmente tanta musica di Mozart –sacra, opere, cantate, mottetti- che mi sembra di  conoscerlo  intimamente ed ogni tanto gli parlo e  gli chiedo il permesso prima di cantare le sue composizioni. Ho conosciuto l’anima, a forza di cantare le sue note. Il sentimento della sua musica mi...