TOSCA – Teatro Coccia Novara 28 luglio 2022

TOSCA – Teatro Coccia Novara 28 luglio 2022
Tosca…Floria Tosca è certamente uno dei personaggi più conosciuti ed amati dal pubblico di tutto il mondo e la musica è di un italiano, nientemeno che Giacomo Puccini con tutta la sensibile poesia e la liricità che gli era congeniale! Ed il Coccia di Novara non si lascia sfuggire così ghiotta occasione! TOSCA Teatro Coccia Novara 28 Maggio 2022 Musica diGIACOMO PUCCINI Libretto di Giuseppe Giacosa eLuigi Illica Tosca Alessandra Adorno Cavaradossi Ragaa Eldin Scarpia Francesco Landolfi Sagrestano e Sciarrone Stefano Marchisio Angelotti/Un carceriere Graziano Dallavalle Spoletta Saverio Pugliese Direttore d’orchestra Fabrizio Maria Carminati Regia Renato Bonajuto Scene Giovanni Gasparro e Danilo Coppola Costumi Artemio Cabassi Luci Ivan Pastrovicchio Orchestra Filarmonica Italiana Coro San Gregorio Magno Maestro del Coro Mauro Trombetta Coro delle voci bianche del Teatro Coccia Maestri del Coro Paolo Beretta e Alberto Veggiotti Coproduzione Fondazione Teatro Coccia e Ente Luglio Musicale Trapanese Impropriamente quando si parla di opera si dice ad esempio “Tosca” di…e si cita il regista, ovvero chi ha scelto l’allestimento e l’insieme per una rappresentazione! Tosca è di Puccini, Illica e Giacosa, ma se in teatro ci si emoziona e si partecipa con quanto avviene sul palco, oltre che degli autori, dell’orchestra e dei cantanti, va proprio riconosciuto una grande merito al regista che nel caso di questa rappresentazione al Coccia di Novara è Renato Bonajuto. Questi ha scelto una ideazione classica con gli elementi e dettagli che l’originale prevede, permeando la regia di eleganza e raffinatezza per le scene realizzate da Giovanni Gasparro e Danilo Coppola, per gli eleganti abiti di Artemisio Cabassi e per i movimenti armoniosi che permettono al pubblico di vivere e condividere partecipatamente la narrazione. Scene sontuose e spettacolari, fin dal primo atto in Chiesa. Fabrizio Maria Carminati è l’esperto ed affermato direttore che sa condurre con chiarezza e coinvolgimento l’Orchestra Filarmonica italiana, in buca! Il Coro San Greegorio Magno è sempre all’altezza della situazione ed anche il coro delle voci bianche, importantissimo in Tosca, semplicemente piace! I cori sono diretti rispettivamente da Mauro Trombetta e da Paolo Beretta e Alberto Veggiotti. Le luci sapientemente disegnate da Ivan Pastrovicchio sono “tranquille”, ma attente ai particolari come nel secondo atto quando la luce entra dalla finestra aperta da Scarpia nella quadreria o quando al terzo atto la grata della prigione si riflette anche sulla parete laterale. Venendo alle voci Saverio Pugliese in Spoletta riesce a delineare le caratteristiche del personaggio così come Graziano Dallavalle nel doppio ruolo di Angelotti e Carceriere ai quali offre un bel tono profondo. Stefano Marchisio vivace e brillante sagrestano prima e compito Sciarrone poi si esprime con bel colore e carica interpretativa. Franceco Landolfi veste i panni di uno Scarpia non cattivissimo, ma generosamente subdolo e lascivo con voce timbricamente interessante. Ragaa Eldin risulta un appassionato Cavaradossi interpretato con passione e buona voce ricca di sentimento. Veniamo al ruolo ovvero Tosca che sul palco del Coccia è interpretata da Alessandra Adorno : voce squillante ed al tempo stesso ricca di colori e sfumature che scorre vellutatamente tra le arie, infondendo personalità a Tosca tratteggiandone la gelosia, la passione, la dignità, l’amorevolezza, l’ineluttabile destino! Gradevole serata. La Musica vince sempre Renzo Bellardone credito fotografico Mario...

TURANDOT – Teatro Coccia Novara – 8 febbraio 2015

TURANDOT – Teatro Coccia Novara – 8 febbraio 2015
TURANDOT – Teatro Coccia Novara – 8 febbraio 2015 Turandot                   Maria Billeri Altoum                       Nicola Pisaniello Timur                         Elia Todisco Calaf                           Walter Fraccaro Liù                              Francesca Sassu Ping                           Bruno Praticò Pang                          Saverio Pugliese Pong                          Matteo Falcier Un Mandarino       Daniele Cusari Il Principe di Persia    Vladimir Reutov   Direttore                   Matteo Belatrali Regia                         Mercedes Martini Scene e luci              Angelo Linzalata Costumi                    Elena Bianchini Orchestra Filarmonica Pucciniana Coro San Gregorio Magno Nuovo Allestimento – Produzione Fondazione Teatro Coccia  Tra enigmi e acuti, alla fine trionfa l’amore!  Le buone proposte del Teatro Coccia continuano con il nuovo allestimento di Turandot. Alla sua prima regia d’opera Mercedes Martini si  è ispirata al classico con simbolismi quali: il colore rosso che ha fatto capolino qua e là fino all’esplosione finale ad evidenziare l’amore o il fare e disfare di omerica memoria a sottolineare l’indecisione dell’algida principessa. La scenografia è di Angelo Linzalata che ha firmato anche il più interessante disegno delle luci. I costumi di Elena Bianchini hanno avuto generalmente la connotazione della  mono tonalità che ha esaltato i colori più accesi e che ben hanno risaltato sotto i tagli di luce sempre azzeccati.  L’Orchestra Filarmonica Pucciniana ben conosce gli spartiti del Maestro di Torre del Lago e sotto la vivace direzione del giovane Matteo Beltrami ne ha esaltato le sfumature ed i ritmi. Il maestro ha seguito coscienziosamente  ogni dettaglio con vibrante bacchetta.  L’opera ha avuto  inizio con il canto del mandarino interpretato da  Daniele Cusari il quale ha sfoggiato voce profonda e decisa per  lasciare poi  spazio alla scultorea apparizione di Vladimir Reutov, recentemente già apprezzato al Coccia nel ‘Canto dell’amor tronfante’ e qui  nei panni del Principe di Persia. Il re tartaro Timur trova nel basso Elia Todisco una toccante interpretazione grazie alla profondità armoniosa della voce che ben si affianca a quella di Liù, interpretata da Francesca Sassu con passione e vividi colori cangianti; la giovane interprete tiene agevolmente il ruolo con gradevolezza e commozione.                         Walter Fraccaro, con acuti fermi e convincenti, ha interpretato il principe ignoto Calaf, cui ha infuso il trepidante amore e la fermezza dell’azione. L’anziano Altoum ha avuto Nicola Pisaniello quale regale interprete.                      I tre ministri che rimpiangono le casette di campagna: Pang il simpatico tenore Saverio Pugliese ha brillantemente tenuto il palco grazie alla limpida voce ed all’efficace attorialità; Pong è stato interpretato dal bravo Matteo Falcier con buon fraseggio e limpidezza espressiva; una nota particolare va riservata al Gran Cancelliere Ping ironicamente interpretato da Bruno Praticò tra un lavorare la maglia ai ferri, una pesca fortunata, ed un giocoso spruzzarsi tra...