Stresa festival 2023 – Romeo, Giulietta e… Petruška -IsolaBella 30 agosto

Stresa festival 2023 – Romeo, Giulietta e… Petruška -IsolaBella 30 agosto
Credo che se si sommano Prokofe’v, Stravinskij, il tramonto sul lago maggiore e l’incanto delle Isole Borromee…forse il gioco è fatto e la magia suggestiva incanta ed incatena tutti! Stresa festival 2023 – Romeo, Giulietta e… Petruška -IsolaBella 30 agosto S. Prokof’ev, Romeo e Giulietta (1935, trascrizione di Fabrice Pierre, 2022) I. Stravinskij, Petruška (1911, trascrizione di Yuval Shapiro, 2020) Andrea Oliva, flauto Alessandro Carbonare, clarinetto Fabrice Pierre, arpa Mauro Loguercio, violino Francesco Pepicelli, violoncello Angelo Pepicelli, pianoforte In una sola incantevole serata, le due suite per balletto più conosciute e amate nella produzione novecentesca vengono eseguite in una sola sera Petruška con trascrizione del maestro israeliano Yuval Shapiro e Romeo e Giulietta con trascrizione di Fabrie Pierre; entrambi hanno saputo coniugare diversi elementi per ricreare un’atmosfera magica per i sei strumenti. «Il mio primo ricordo di Romeo e Giulietta di Prokof’ev è l’ascolto di un concerto negli anni settanta dell’Orchestra Nazionale della Radio a Parigi diretta da Sergiu Celibidache. Ero rimasto commosso dalla bellezza di questa musica, dai colori dell’orchestrazione, e naturalmente dalla bella trasposizione in musica della storia universale di Shakespeare. […] Il fatto che due strumenti a fiato, due ad arco e due “tastiere” mi sembrano come una piccola orchestra mi ha dato il desiderio di scrivere questa trascrizione per avere il piacere di suonarlo con i miei amici» (dal diario di Fabrice Pierre). I favolosi musicisti della serata hanno avuto la capacità di cogliere tutti gli elementi della scrittura di Prokof’ev intrisa di nostalgia e di desiderio di progresso sempre con un sorriso ironico; Il compositore ebbe l’occasione di conoscere l’altro autore della serata ovvero Straninskij “il rivoluzionario” della musica: tra i due scorreva una certa rivalità, ma nel concerto all’Isola non solo non è stata percepita, ma è stata vissuta come continuità. La Musica vince sempre. Renzo...

OLIVO e PASQUALE – Teatro Sociale- Bergamo – Fondazione Donizetti -30 ottobre 2016

OLIVO e PASQUALE – Teatro Sociale- Bergamo – Fondazione Donizetti -30 ottobre 2016
OLIVO E PASQUALE – Teatro SOCIALE di Bergamo – 30 ottobre 2016 L’opera intrapresa dalla Fondazione Donizetti e dal suo direttore Artistico Francesco Micheli è quanto meno meritoria! I soggetti responsabili non lasciano cadere nel totale oblio le composizioni di uno dei GRANDI dell’OPERA, del teatro musicale italiano, vanto in tutto il mondo ed emblema nobile della nostra nazione. In un tempo dove  l’apparenza (sovente vuota di alcun contenuto) ed un selfie con ‘chissà chi’ conta più della sostanza, ineluttabile base per il futuro dell’umanità,  UNA FONDAZIONE ed un DIRETTORE ARTISTICO pensano alla salvaguardia del nostro patrimonio culturale…che dire! Nulla,  semmai silenziosi  inchiniamoci ! OLIVO E PASQUALE – Teatro SOCIALE di Bergamo (versione di Napoli, 1827) Melodramma giocoso di Jacopo Ferretti Musica di Gaetano Donizetti Revisione sui materiali coevi a cura di Maria Chiara Bertieri per la Fondazione Donizetti Olivo – Bruno Taddia Pasquale – Filippo Morace Isabella-  Laura Giordano Camillo – Pietro Adaini Le Bross – Matteo Macchioni Columella – Edoardo Milletti Matilde – Silvia Beltrami Diego – Giovanni Romeo Direttore Federico Maria Sardelli Regia operAlchemica (Ugo Giacomazzi, Luigi Di Gangi) Scene e costumi Sara Sarzi Sartori, Daniela Bertuzzi e Arianna Delgado Light designer Luigi Biondi Assistente alla regia Simona Stranci Assistente ai costumi Michela Andreis Coro Donizetti Opera Maestro del coro Fabio Tartari Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala Progetto realizzato con Accademia di Belle Arti “SantaGiulia” di Brescia Associazione Formazione Professionale Patronato San Vincenzo di Bergamo Istituto di Istruzione superiore “Caterina Caniana” di Bergamo Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo Nuova produzione e allestimento della Fondazione Donizetti   Una trama variopinta all’interno di una scenografia multicolore, con caleidoscopiche lucentezze musicali per un divertente melodramma giocoso. Il 7 gennaio 1827 al Teatro Valle di Roma avviene la prima rappresentazione assoluta di Olivo e Pasquale di Gaetano Donizetti che ancor risente di influenze rossiniane…e a dire il vero, da dopo la riscrittura e la rappresentazione nel settembre dello stesso anno,  al Teatro Nuovo di Napoli,   non so quanto sia mai stata ancora rappresentata. La Fondazione Donizetti di Bergamo con un’opera di lungimirante salvaguardia, la ripropone ora in una veste contemporanea che nulla toglie all’originale, ma che anzi la rende fruibile ad un pubblico poco avvezzo al teatro musicale e magari anche poco educato ( o tempora ..o mores..) alla bellezza che va salvaguardata in ogni ambito temporale. Alla sinfonia il sipario prende ritmicamente  a muoversi con un ritmar di stoffe, a creare onde scenografiche ed entusiastica aspettativa, che non andrà delusa. Con gesto chiaro e ben leggibile il direttore Federico Maria Sardelli da indicazioni precise (intendibili anche dagli appassionati seppur non musicisti), inizia e permane su una direzione vivace ed allegra, consona al testo, alla partitura e probabilmente anche alle intenzioni ! Un cenno ai bravi musicisti dell’Accademia della Scala. L’accogliente salotto che è il teatro Sociale offre la sua buona acustica ad un cast giovane e ‘giocoso’ Silvia Beltrami entra per prima in scena, che non lascia certamente sgombra seppur unica presenza,  ma che anzi riempie con  interpretazione brillante e con voce piena dai colori e toni definiti e timbricamente rilevanti (memorabile la sua interpretazione –direi di riferimento- del ruolo di Zita nel ‘Gianni Schicchi’ di Parma e poi di Torino…). Camillo è interpretato dal tenore   Pietro Adaini  che fa di tutto per ben seguire l’incalzante ritmo che la partitura  impone con improvvisi quanto impervi acuti; l’assolo del secondo atto lo affronta con agilità, forza e bel timbro. Olivo, di rosso vestito e con i baffi a manubrio (come si diceva nel tempo che fu) è interpretato da un accattivante Bruno...