Stresa Festival 2024 – #classic #young – RIFRAZIONI SONORE – Villa Bryner Lesa- 3 settembre Giovanni Sollima

Stresa Festival 2024 – #classic #young  – RIFRAZIONI SONORE – Villa Bryner Lesa- 3 settembre Giovanni Sollima
La Musica sull’acqua, Wasser Musik, risale al 1700 quando Georg Ffriesdrich Handel compose tre Suite da suonare su una chiatta sul Tamigi per re Giorgio I, il quale le ascoltava da una vicina chiatta con i suoi ospiti illustri. STRESA FESTIVAL 2024#classic #young – RIFRAZIONI SONORE – Villa Bryner Lesa- 3 settembre Giovanni Sollima Brani di Giovanni Sollima. Jimi Hendrix, G.Sollima,Evaristo Felice dell’Abaco. G:Sollima, Kurt Kobain, G.Sollima. Sinceramente mi è difficile trasferire con uno scritto, le emozioni e le atmosfere più che magiche offerte da questa iniziativa spettacolare e di grande prestigio. Non vedo alternative, per introdurre il mio commento a quello di pubblicare integralmente il racconto che ne fa lo Stresa Festival : “«In gergo marinaresco si dice che quando una barca è perfetta sembra un violino, e io ho pensato: perché non farla suonare davvero?». Queste sono le parole di Emanuele (Aldo) Battaglia, medico appassionato di barche in legno, geniale ideatore e costruttore della barcassa. Alcuni lo consideravano un folle, altri un genio, ma tra plausi e critiche la sua creatura ha preso forma, anche grazie agli incoraggiamenti di Mario Brunello e Giovanni Sollima che hanno creduto da subito nel progetto. Ispirata all’ottobasso – una sorta di enorme contrabbasso a tre corde alto quasi 4 metri – la barcassa è una barca a tutti gli effetti (una nassarola), ma presenta una particolarità unica: dotata di una tavola armonica e di tre corde in acciaio, è uno strumento musicale. Così prende forma l’emozione di un’opera visionaria mai sperimentata prima: il suono, sapientemente modellato dalle dita degli artisti, si propaga dai legni all’acqua e da questa allo spettatore, in uno scambio di suggestioni sonore. Per l’occasione, Giovanni Sollima ha scritto una composizione per barcassa e violoncello che eseguirà in prima assoluta, assieme a Mario Brunello, durante questo appuntamento di Stresa Festival” Già da questa descrizione appare chiaro che ci si è trovati dinanzi ad un concerto spettacolare incorniciato dalle rifrazioni luminose sugli alberi e sulla barcassa, con al centro focale le rifrazioni sonore di violoncello e barcassa in particolare all’ultimo brano con Mario Brunello insieme all’ospite della Serata Giovanni Sollima. Luci ed ombre hanno avvolto e suggestionato gli spettatori emozionati e gioiosi con le ballate e le ‘sinfonie’ al violoncello sovente rock di Sollima, non nuovo a sperimentazioni e confronti arditi. Nella serata sulla spiaggia all’interno del parco di Villa Bryner, il sogno è rimasto sogno, ad evocare atmosfere e trasporti eterei. Dei brani interpretati, alcuni sono dello stesso Sollima con ritmi decisi e sonorità ricercate, con delle presentazioni in prima assoluta e di grande fascino.. Per quanto mi consta e per sorridere un po’, gli unici suoni che sappiamo partire dalle imbarcazioni sono abitualmente le sirene o i segnali per le nebbie e difficoltà varie, mentre in questo caso con un’amplificazione apprezzata al punto da sembrare ‘al naturale’ e con una scenografia naturale avvolgente e spettacolare, abbiamo avuto la possibilità di vivere atmosfere ed assaporarle nella loro interezza! Dalla barca sull’acqua si si sono espansi i suoni virtuosisticamente creati da Sollima che ha costretto gli spettatori a verificare quanti strumento c’erano sulla barcassa, per convincersi che tali suoni provenivano da un violoncello solo, salvo all’ultimo brano quando la barcassa è diventata uno strumento musicale. La proposta è della sezione Classic Young del festival e come in altre serate si è conclusa con un momento diVino che in questa location è apparsa più che mai elegante e conviviale! Un plauso a chi ha avuto l’idea, realizzata, a chi ha spronato ed a tutti...

Stresa festival 2024 – TRIO CHAGALL – Stresa Festival Hall 1 settembre

Stresa festival 2024 – TRIO CHAGALL – Stresa Festival Hall  1 settembre
Un momento di grande Musica, offerto con allegria, vivacità e freschezza. Stresa festival 2024 – TRIO CHAGALL – Stresa Festival Hall 1 settembre Edoardo Grieco, violino Francesco Massimino, violoncello Lorenzo Nguyen, pianoforte J. HAYDN, Trio n. 27 in do magg. M. WEINBERG, Trio op. 24 in la min. F. MENDELSSOHN, Trio n. 1 in re min. op. 49 Un trio di giovanissimi musicisti brillanti e professionali, con grande comunicativa si sono esibiti sul palco dello Stresa Festival Hall. Haydn è stato interpretato con molta gioiosità rendendolo davvero gradevole all’ascolto, coinvolgendo parecchio. Di per sé l’ascolto di Mendelssohn è già più impegnativo per le frasi romantiche, ma lo spirito vivace del Trio Chagall ha mantenuto raffinatezza e energia. Per me la sorpresa è stato il ‘Trio n. 24’ di Weinberg, polacco di nascita ch ebbe una vita molto contrastata a causa degli eventi politici della sua epoca, che non gli impedì di esprimere le sue doti compositive. Il trio Chagall l’ha vissuto tra mimiche facciali e sguardi d’intesa esaltandone parti intriganti come i pizzicati. Quali bis hanno suonato la danza n.6 di Brahms ed un brano di Šostakovič, in onore alla grande amicizia con Weinberg. La Musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2024 – LUDOVICO EINAUDI In A Time Lapse Reimagined – Stresa Festival Hall

STRESA FESTIVAL 2024 – LUDOVICO EINAUDI In A Time Lapse Reimagined – Stresa Festival Hall
La Musica è sensazione e certamente chi la crea e compone vive di sensazioni extracorporali, in estensioni temporali “d’artista”. STRESA FESTIVAL 2024 – LUDOVICO EINAUDI In A Time Lapse Reimagined – Stresa Festival Hall Ludovico Einaudi, pianoforte Federico Mecozzi, violino e viola Redi Hasa, violoncello e violoncello elettrico Rocco Nigro, fisarmonica Alberto Fabris, basso elettrico e basso synth Sebastiano De Gennaro, percussioni Gianluca Mancini, live electronics Francesco Arcuri, polistrumentista lLa Musica è di per sé spettacolo e lo spettacooo vive quasi sempre di Musica. L’occasione di avere allo Stresa Festival il compositore di fama internazionale LUDOVICO EINAUDI è certamente uno dei momenti clou della stagione. Einaudi, da vero creatore ha saputo coniugare le epoche ed i tempi diversi in un unicum spettacolare. Avvalendosi di disegno luci emotivamente interessante, di giochi con le macchine del fumo e soprattutto di collaboratori musicisti sul palco di grande interesse e capacità interpretative di valore, EINADI presenta le sue composizioni: molto ambiente, molta intimità e frasi che si ripetono in modo ossessivamente avvolgente come la nebbia artificialmente ricreata sul palco. A tratti la musica è essenziale, per poi scoppiare in un ritmo che rasenta il rock, ma che non dimentica mail l’eleganza ed aggiungerei anche la discrezione. Polistrumentisti validi traggono sonorità evocative addirittura dallo sfregamento di catene e poi lo spettacolo è registicamente curato come quando Einaudi viene lasciato in assolo sul palco e poi un ad uno i musicisti ritornano inserendosi nel brano in esecuzione. Oltre due ore di musica ininterrotta e di atmosfere impalpabili. La Musica vince sempre. Renzo Bellardone credit foto: Di...

STRESA FESTIVAL 2024 – EGBERTO GISMONTI – “FELICIDADE” 16 LUGLIO

STRESA FESTIVAL 2024 – EGBERTO GISMONTI – “FELICIDADE” 16 LUGLIO
Certamente le scenografie più affascinanti sono quelle naturali, quelle che il mondo ci offre e che l’uomo ha il diritto dovere di preservare! Con sullo sfondo il lago Maggiore con le sue luci ed i suoi riflessi , è iniziata l’edizione 2024 dello Stresa Festival. STRESA FESTIVAL 2024 – EGBERTO GISMONTI – “FELICIDADE” 16 LUGLIO La Catapulta, il palco progettato da De Lucchi per lo Stresa Festival è il contenitore he ospeta il concerto inaugurale dello Stresa Festival jazz. Il primo artista ad esibiri è il brasiliano Egberto Gismonti polistrumentista di fama internazionale che fonde la cultura musicale classica con le anime diverse del Brasile. Colto e raffinato sa unire una grande sensibilità interpretativa alla tecnica virtuosistica esplodendo in una sofisticata interpretazione. L’incontro con le diverse culture musicali del Brasile, fino a raggiungere le popolazioni amazzoniche, ha arricchito le sue conoscenze portandolo ad espressioni e linguaggi che racchiudono tutte le sfumature del sentire umano. Nel concerto al parco di Villa la Palazzola si è esibito in solo pianoforte tra l’entusisamo degli spettatori. La Musica vince sempre. Renzo Bellardone credit foto : Di...

ETTORE PAGANO E CAMERATA DUCALE – VIOTTI FESTIVAL

ETTORE PAGANO E CAMERATA DUCALE – VIOTTI FESTIVAL
Finale con il botto per la 26ma edizione del Viotti Festival: non solo concerti ma Stradivari in mostra, performance teatrali, risotto e gelato ‘Viotti’ !! ETTORE PAGANO E CAMERATA DUCALE – VIOTTI FESTIVAL Sabato 25 maggio 2024 Teatro Civico | Via Monte di Pietà, 15, Vercelli ETTORE PAGANO violoncello GUIDO RIMONDA direttore CAMERATA DUCALE PROGRAMMA G. B. Viotti Adagio e rondeau per violoncello e orchestra R. Schumann Concerto per violoncello e orchestra in la minore, op.129 W. A. Mozart Sinfonia n. 41 in do maggiore “Jupiter”, K 551 Prima del concerto ho visitato la Mostra degli Stradivari in esposizione per la 26ma edizione del Viotti Festival; sicuramente iniziativa pregevole ed affascinante, curata nei dettagli e che si è avvalsa di celebri attori per la multimedialità e della conoscenza e cortesia della direttrice artistica Cristina Canziani che ha accolto i visitatori nell’ultima sala con gli storici violini in mostra! Al di là della preziosa storicità è stato emozionante trovarsi di fronte a tanta bellezza! Sicuramente tutto il mondo conosce l’Inno nazionale francese ovvero ‘La Marsigliese’, ma pochi ne conoscono il compositore, ovvero il vercellese Gian Battista Viotti cui è dedicata la mostra e la stagione festivaliera conclusasi al Teatro Civico di Vercelli il 25 maggio, dopo una quarantina di iniziative artistico musicale. Il concerto ‘finale con il botto’ ha visto sul palco il ventunenne violoncellista Ettore Pagano, che a dispetto della giovanissima età esprime eclettica bravura, tecnica eccezionale e interpretazione carismatica. Ha già suonato per le platee più celebri al mondo e si sta affermando quale uno dei più grandi violoncellisti, non per nulla si è già esibito anche al Quirinale per il Concerto della Festa della Repubblica alla presenza del Capo dello Stato. Il programma ha giustamente previsto quale apertura Gian Battista Viotti e poi Schumann in concerti per orchestra e violoncello dove Pagano ha veramente dato tanto, senza mai ergersi sopra l’orchestra che diretta da Guido Rimonda ha confortato il pubblico con un suono d’insieme molto avvolgente e bello a sentirsi. Con la ‘Jupiter’ di Mozart la Camerata Ducale ha davvero scaldato gli animi; gli Orchestrali sono in gran parte giovani come le prime parti, al violino Giulia Rimonda ed al violoncello Giorgio Lucchini. Ettore Pagano ha offerto ben tre bis ed in due ha coinvolto la ‘fantastica sezione dei violoncelli’ come ha lui stesso annunciato; questa condivisione con i colleghi in orchestra non ha fatto che accrescere il suo fascino carismatico già evidenziato nell’interpretazione. Sinceramente una bella stagione conclusasi con il sorriso sulle labbra degli spettatori e tanta fatica ed impegno sulle spalle degli organizzatori! La Musica vince sempre. Renzo...