Double face per Carmen

Double face per Carmen
Stresa Festival 30 agosto 2020 Da qualche anno allo Stresa Festival in cartellone  si evidenzia la proiezione di un film muto con colonna sonora dal vivo. L’esperimento è ormai collaudato e di anno in anno la proposta è sempre più avvincente. Quest’anno si parla di Carmen la sigaraia e la scelta è risultata davvero eccezionale per cultura e divertimento.   Double face per Carmen Stresa Festival 30 agosto 2020 Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe VerdiJosé Antonio Montaño, direttore Proiezione dei film muti con esecuzione dal vivo della colonna sonoraCarmen (1915), regia di C.B. DeMille – Adattamento di temi della Carmen di Bizet realizzato da T. BrockA Burlesque on Carmen (1915), regia di C. Chaplin – Musiche originali di T. Brock   Partner anche di Enrico Caruso, il soprano Geraldine Farrar interpreta il ruolo di Carmen la zingara sigaraia nel film del 1915 diretto da Cecil B.De Mille, proiettato questa sera al Palacongressi di Stresa nell’ambito dello Stresa Festival e per seguire la tradizione che ogni anno prevede una iniziativa del genere. La Farra, considerati i mezzi di ripresa nel 1915 è davvero espressiva e convincente e la regia è davvero mirabile: i contrabbandieri giungono dal mare, poi l’accampamento in montagna, la danza da Pastia, il duello Don José con Moralès, l’ingresso in Siviglia, la fine, praticamente tutta la vicenda di Prosper Mérimée. La seconda parte della serata prevede A Burlesque on Carmen di Charles Chaplin  che, ovvio  a dirsi è stato divertentissimo in ogni parte con Chaplin nel ruolo di capo delle guardie che lotta comicamente con Moralès, inciampa mentre cammina, poi l’ingresso a Siviglia di Carmen con Escamillo su un carretto sgangherato trainato da un ronzino e da un somaro fino al finale tragicomico che rivela alla macchina da presa il pugnale retrattile e quindi con i protagonisti ridesti, come nelle migliori finzioni cinematografiche. Le musiche nel film di De Mille sono di Hugo Riesenfeld che ha adattato le originali di Bizet con un esito straordinariamente efficace. Quelle per il film di Chaplin sono l’arrangiamento di Timothy Brock che ha realizzato la parodia dell’originale senza rendere troppo comica la musica, lasciando la comicità all’orchestrazione d’epoca, come scrive lo stesso Brock. Il direttore d’orchestra è José Montano già noto agli spettatori di Stresa festival che anche nel 2019 lo ha visto alla direzione dal vivo della colonna sonora alla  Proiezione del film La caduta della casa Usher di Jean Epstein (1928) con Musiche di José Maria Verdú, eseguite in prima assoluta su commissione Stresa Festival. José Montano alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Milano G:Verdi, ha un bel gesto attendo e misurato che produce l’effetto di una sincronizzazione tra proiezione e musica di buon interesse e crea una atmosfera di  coinvolgimento. La Musica vince sempre. Renzo...

Tra Beethoven e Schubert

Tra Beethoven e Schubert
Stresa festival 26 agosto 2020-Palacongressi L’attesa per il concerto di questa serata era davvero molta, considerando la fama del trio proposto. L’attesa non è andata delusa e tutto il pubblico ha applaudito con un calore davvero intenso e corale.  Tra Beethoven e Schubert Stresa festival 26 agosto 2020-Palacongressi  Trio Wanderer Jean-Marc Philips-Varjabédian, violinoRaphaël Pidoux, violoncelloVincent Coq, pianoforte SCHUBERT,  Trio n. 2 in mi bem. magg. op.100L.V. BEETHOVEN,  Trio n. 7 in si bem. magg. op. 97 “Arciduca” Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Il Trio Wanderer è un Ttrio pianistico francese composto dal pianoforte Vincent Coq, dal violino Jean-Marc Phillips-Varjabédian e dal violoncello   Raphael Pidoux .Tutti diplomati al Conservatorio di Parigi, hanno studiato con i migliori maestri. Vincitori di riconoscimenti internazionali si sono esibiti sui più prestigiosi palcoscenici del mondo e con le migliori orchestre; hanno collaborato con artisti di gran valia. Vincent Coq è professore di musica da camera presso la Haute École de Musique de Lausanne dal 2010 mentre dal 2014 Jean-Marc Phillips-Varjabédian e Raphaël Pidoux sono docenti presso il Conservatoire national supérieur de Musique et de Danse del Conservatorio di Parigi: non per nulla è stato loro conferito il titolo di Chevalier dans l’ordre des Arts et Lettres.   Appena giunti sul palco il violinista informa di una inversione di programma ovvero prima Beethoven e poi Schubert ed alla fine del concerto ne abbiamo compreso la motivazione. Da Beethoven, come da altri celebri compositori, hanno attinto a piene mani compositori di colonne sonori, canzoni e canzonette ed anche nel brano proposto in apertura affiora il celebre motivo ‘saran belli gli occhi neri…saran belli gli occhi blu..’. Il Trio Wanderer affresca ‘Arciduca’ con le più attente colorazioni che narrano con dolce vivacità. Con la seconda parte –Schubert- hanno offerto una delle più belle pagine musicali con un suono puro e scintillante, ma sempre misurato con cromatismi evocativamente onomatopeici da far sentire le voci della natura e degli anfratti più nascosti. Avvolgono il pubblico di atmosfere magicamente impalpabili ricche di suggestione, in un abbraccio globale. Non sono musicista e le mie recensioni sono solo emozionali, ma in questo caso credo che davvero le emozioni abbiano superato le osservazioni di tutte le tecnicità, pur esistenti, ma  offuscate dalla radiosa bellezza dell’offerta. La Musica vince sempre Renzo...

Un violino per Beethoven

Un violino per Beethoven
StresaFestival – Palacongressi 25 agosto 2020 Nonostante le doverose  limitazioni imposte per fronteggiare l’emergenza sanitaria, lo Stresa festival, riesce ad offrire al suo pubblico  una notevolissima qualità dell’offerta e l’accoglienza è di una rilevanza speciale.  Un violino per Beethoven StresaFestival – Palacongressi 25 agosto 2020 Renaud Capuçon, violinoKammerorchester BaselHeinz Holliger, direttore L.V. BEETHOVEN, Concerto per violino e orchestra op. 61F. SCHUBERT,  Andante in si min. D. 936A (strumentazione di Roland Moser); Sinfonia n. 7 “Incompiuta” D. 759 Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Heinz Holliger, il direttore di questo concerto è ritenuto il più grande oboista al mondo  e per lui sono state composte e gli sono state dedicate diverse composizioni ad onorare la sua abilità ed il nuovo approccio allo strumento,  proprio da lui ideato e che tra i vari docenti può vantarsi di aver studiato con Pierre Boulez. La grande sensibilità acquisita all’oboe la trasferisce ora nella direzione d’orchestra, esibendo un bel gesto di grande affiatamento, molto dolce, quasi paterno. Renaud Capucon, lo straordinario solista della serata, a soli 17 anni  si diploma presso il Conservatorio di Parigi ottenendo poi una lunga serie di premi e riconoscimenti; diverrà primo violino dell’Orchestra Giovanile Europea e poi della Gustav Mahler Jugendorchester,  sotto la direzione di Claudio Abbado. Intrapresa la carriera di solista e di camerista, ha come partners i più importanti pianisti al mondo. Una interessante curiosità che lo riguarda è che è stato il protagonista del celebre filmato che lo riprende mentre suona il suo Guarneri del Gesù tra ai viaggiatori  del Metrò di Parigi, nell’indifferenza quasi generale. Capucon si presenta al pubblico stresiano tranquillo e sorridente ed avvalendosi di una consolidata tecnica, quasi naturalmente e spontaneamente fa cantare il suo violino con una voce di singolare bellezza e purezza. Il bis, un brano di Gluck, cattura ed esalta il pubblico che silenziosissimo lo segue fino all’afflato finale. La seconda parte prevede Shubert  che inizia con rintocchi che segnano subito gli stadi dell’animo: intimo ed un po’ sofferente prende man mano vitalità e liricità. La Musica vince sempre. Renzo Bellardone CREDIT FOTO:LORENZO DI...

LEҪONS DES TÉNÈBRES (Paris 1714)

LEҪONS DES TÉNÈBRES (Paris 1714)
LEҪONS DES TÉNÈBRES (Paris 1714) Franҫois Couperin Caroline Mutel e Karine Deshayes Le Nouveaux Caractères  – Sébastien d’Herin   Le Nouveaux Caractères è stata fondata nel 2006 da Caroline Mutel e Sébastien D’Herin protagonisti in questo cd inciso per Glossa, che vanta esecuzioni con strumenti storici privilegiando un repertorio barocco attraverso l’opera e diverse forme musicali d’ispirazione teatrale cercando di valorizzare il piacere dell’invenzione e del reincontro. Il direttore e clavicembalista d’Herin infatti è eclettico interprete che grazie ad una forte tempra caratteriale riesce a liberare sonorità scevre da imposizioni e consuetudini che non gli si addicono, andando invece alla ricerca della riscoperta del suono in una sorta di nuovo incontro, di sconosciute teatralità. Karine Deshayes mezzosoprano, affermata interprete d’opera, vanta diverse esibizioni in particolare in Francia dove infatti è conosciuta come una delle grandi figure dell’arte lirica francese, ma nota in tutto il mondo, ricordando partecipazioni anche al Metropolitan di New York.  Con il suo canto esprime tecnica solida ed accorgimenti acuti per la respirazione che le consente una emissione controllata, favorendo lo spirito del barocco francese, con un carattere interpretativo di assoluto rilievo. E’ rilevante la sua rafforzativa partecipazione e sostegno alle interpretazioni del  Nouveaux Caractères.   Caroline Mutel, dopo un master in Radio-Francia si aggrega all’Opéra National de Lyon dove ha iniziato a salire sul palco come solista ed acquistando fama da essere invitata in diversi Festival in Francia ed all’ester.  Apprezzata per l’ampiezza della sua voce e il suo impegno scenico, interpreta sia eroine mozartiane che il grande repertorio lirico da Bizet a Wagner. Cofondatrice del Nouveaux Caractères  è un soprano dalla voce fresca e primaverile che non si ritrae nell’offrire colorazioni scintillanti. Passionale in equilibrio con lo stile barocco porge le parole con grazia ed al tempo stesso con chiaro fraseggio e sicura fermezza. Queste LEҪONS DES TÉNÈBRES danno l’opportunità di offrire variazioni accorate e sensibili coinvolgimenti con la dolcezza interpretativa al cembalo. La Musica vince sempre. Renzo...

Il Teatro Regio di Torino al tempo del Lockdown 2020

Il Teatro Regio di Torino al tempo del Lockdown 2020
Il Teatro Regio di Torino è veramente effervescente e pur con le restrizioni imposte dal responsabile Lockdown, ha ideato diverse iniziative volte a mantenere vivo il rapporto con il pubblico e l’interesse che lo stesso nutre per l’Opera in teatro. Ecco che nel  75° Anniversario della Liberazione d’Italia, avvenuta il 25 aprile 1945, il Teatro Regio Torino dedica al ricordo delle donne e degli uomini che lottarono per la libertà l’Inno delle nazioni (1862) di Giuseppe Verdi. Eseguita nel 2010 dall’Orchestra e Coro del Teatro Regio diretti da Gianandrea Noseda con il tenore Francesco Meli in veste di solista, la pagina verdiana è un omaggio all’Italia risorgimentale che nella rilettura di Arturo Toscanini del 1943 si caricò di nuove ispirazioni, diventando messaggio di rinascita per il Paese in lotta contro il nazifascismo. Per  la Giornata mondiale della Terra viene invece proposta La Pastorale di Beethoven nell’esecuzione dell’Orchestra del Regio diretta da Giandrea Noseda. Altre iniziative prestigiosa è stata #operaonthesofa ovvero vedere o rivedere delle belle produzioni comodamente seduti sul sofà di casa; a questo riguardo ricordiamo che con Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, sono state trasmesse Manon Lescaut, Musica di Giacomo Puccini, con interpreti principali María José Siri, Gregory Kunde, Dalibor Jenis, Carlo Lepore, Direttore d’orchestra Gianandrea Noseda, Regia Vittorio Borrelli; Faust Musica di Charles Gounod, Interpreti principali Charles Castronovo, Ildar Abdrazakov, Irina Lungu, Direttore d’orchestra Gianandrea Noseda, Regia, scene e costumi Stefano Poda; Il barbiere di Siviglia, Musica di Gioachino Rossini, Interpreti principali Antonino Siragusa, Marco Filippo Romano, Chiara Amarù, Roberto de Candia, Nicola Ulivieri, Direttore d’orchestra Giampaolo Bisanti, Regia Vittorio Borrelli; La Sonnambula, Musica di Vincenzo Bellini, Interpreti principali Ekaterina Sadovnikova, Antonino Siragusa, Nicola Ulivieri, Direttore d’orchestra Renato Balsadonna, Regia Mauro Avogadro; Agnese, Musica di Ferdinando Paer, Interpreti principali María Rey-Joly, Markus Werba, Edgardo Rocha, Filippo Morace, Direttore d’orchestra Diego Fasolis, Regia Leo Muscato; L’italiana in Algeri, Musica di Gioachino Rossini, Interpreti principali Martina Belli, Xabier Anduaga, Carlo Lepore, Paolo Bordogna, Sara Blanch, Direttore d’orchestra Alessandro De Marchi, Regia Vittorio Borrelli; Violanta, Musica di Erich Wolfgang Korngold, Interpreti principali Annemarie Kremer, Michael Kupfer-Radecky, Norman Reinhardt, Peter Sonn, Soula Parassidis, Anna Maria Chiuri, Direttore d’orchestra Pinchas Stainberg, Regia Pier Luigi Pizzi; Il matrimonio segreto, Musica di Domenico Cimarosa, interpreti principali Carolina Lippo, Marco Filippo Romano, Alasdair Kent, Markus Werba, Monica Bacelli, Eleonora Bellocci, Direttore d’orchestra Nikolas Nägele, Regia Pier Luigi Pizzi; Nabucco, Musica di Giuseppe Verdi, Interpreti principali Giovanni Meoni, Csilla Boross, Ştefan Pop, Riccardo Zanellato, Enkelejda Shkosa, Direttore d’orchestra Donato Renzetti, Regia Andrea Cigni. IL Teatro Regio però non si è fermato qui ed infatti leggendo sul sito del teatro www.teatroregio.torino.it  si possono trovare tutte le info  ha lanciato : #LOperaTiSomiglia si ispira alla campagna di comunicazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo “L’arte ti somiglia” nell’ambito di #ArtYouReady, in rete con i musei italiani, che rende accessibile e fruibile il patrimonio artistico italiano. Partecipare a #LOperaTiSomiglia è molto facile e divertente perché si tratta molto semplicemente di un gioco. Scegli la tua opera preferita o il tuo personaggio d’opera preferito Cerca cose che hai in casa per vestirti e dare vita al titolo o al personaggio che hai scelto Ricrea l’opera, il personaggio e scatta una foto Condividila con #LOperaTiSomiglia e #teatroregiotorino, e tagga il Regio su Facebook, Instagram e Twitter Noi ricondivideremo la tua Opera! Nella gallery sui social abbiamo pubblicato immagini di alcuni dei titoli più noti, per darvi qualche spunto. Il gioco ora è nelle vostre mani.   La Musica vince sempre   Renzo Bellardone 27 aprile...