CONCERTO DI APERTURA – Palazzo Congressi Stresa – Stresa Festival 2018

CONCERTO DI APERTURA – Palazzo Congressi Stresa – Stresa Festival 2018
L’edizione 2018 dello Stresa Festival, ai primi concerti del Corpus principale del cartellone vede una forte attenzione ai giovani e l’ammirevole dedizione di grandi della musica rivolta ad essi. Ieri sera Barbara Frittoli e questa sera l’encomiabile Gianandrea Noseda hanno dedicato le sue migliori attenzioni ai migliori ragazzi musicisti europei. CONCERTO DI APERTURA – Palazzo Congressi Stresa – Stresa Festival 2018 BERNSTEIN,Divertimento per orchestra F. CHOPIN,Concerto per pianoforte n. 2 P.I. ČAJKOVSKIJ, Sinfonia n. 5 Seong-Jin Cho, pianoforte European Union Youth Orchestra Gianandrea Noseda, direttore   Oltre all’innegabile bravura della EUYO, che sotto la direzione di Gianadrea Noseda raggiunge sempre livelli di assoluta eccellenza che conquista il pubblico, l’elemento che contraddistingue questa collaborazione sono i sorrisi: si, i sorrisi che si scambiano gioiosamente tra di loro i ragazzi e con il direttore che li segue sorridendo e premiandoli con continui gesti di approvazione. In alcuni momenti tra gli sguardi d’intesa per l’esecuzione si  colgono gesti d’affetto e di pura condivisione e gioia per quello che sta succedendo: il miracolo che ogni volta la Musica compie! Il programma è accattivante e spazia da un poco programmato Bernstein ai classici Chopin e Čajkovskij; l’orchestra parte convinta ed affiatata e lo spettacolo degli archi che s’innalzano è emozionante e fa vivere ancor più la musica ricca dei colori di quel ‘900 in evoluzione con i rumori ed i silenzi  della metropoli   evocanti i quartieri raccontati in  West Side Story. La sorpresa molto apprezzata è stato Seong-Jin Cho che ha raffinatamente  espresso Chopin con una sensibilità interpretativa al pianoforte di tutto rilievo; Jin Cho  ha un bellissimo tocco con cui trae emozioni e sensazioni intime che trasmettono purezza non solo d’interpretazione. La quinta di Čajkovskij è una sinfonia amata e ritengo complessa da eseguire, ma l’entusiasmo ed il vigore giovanile hanno segnato un risultato più ampio di quanto talvolta una stanca professionalità non riesce più a comunicare. Noseda pervaso dalla Musica e tutto dedito a questa orchestra che percettibilmente ama, ha diretto con passione, disegnando nell’aria grandi volute gestuali che hanno estratto il meglio della partitura ed il meglio dall’orchestra. Due bis il pianista, un bis l’Euyo, non hanno però concluso il concerto che invece è culminato in un fuori programma, quasi un entusiasta flash mob dei ragazzi che in piedi, ridendo, saltando e ballando hanno ancora donato qualche allegrezza musicale. La Musica vince sempre. Renzo...

STRESA FESTIVAL 2016 – LE ROSSIGNOL

STRESA FESTIVAL 2016 – LE ROSSIGNOL
PALAZZO DEI CONGRESSI 4 SETTEMBRE RICHARD STRAUSS, 4 Interludi da Intermezzo IGOR STRAVINSKIJ, Le Rossignol Video scenografia di Guido Fiorato Produzione digitale di Francesco Campanini Regia di Dario Betti Assistente alla regia Silvia magagni Commissione Stresa Festival L’Usignolo, Christina Poulitsi La cuoca, Erika Grimaldi (soprano) Il pescatore, Francesco Marsiglia (tenore) L’imperatore, Arutjun Kotchinian Il Bonzo, Daniel Borowski (basso) Il Ciambellano, Gabriele Sagona (basso) La morte, Manuela Custer (soprano) Ars Cantica Choir Gianandrea Noseda, direttore   Non è così scontato prevedere in programma di concerto i 4 interludi da Intermezzo di Richard Strauss e così risulta ancor più interessante entrare in sala e predisporsi all’ascolto, che non andrà deluso! La Musica avvolgente è diretta da Gianandrea Noseda con attenzione e forte espressività con il ben conosciuto gesto ampio e comunicativo che compenetrando la scrittura ne espande il ‘corpus’ fino alle sensazioni più complesse. L’Orchestra segue con intesa reciproca e comunione intenzionale. Il coro Ars Antica Choir  diretto da Marco Berrini, già in altre occasioni ospite dello Stresa Festival, entra in gioco con la seconda parte del programma ovvero con ‘Le Rossignol’. Qui la partitura è decisamente  più complessa della precedente e seppur conosciuta risulta sempre come nuova e quindi richiede maggior compartecipata attenzione. A rendere la proposta fruibile al disomogeneo pubblico intervengono le buone voci ed il video ricco di colore ‘orientale’ e le immagini in lento scorrere in sincrono con il tempo ed il ritmo musicale. A questo riguardo è doveroso segnalare la bellissima e favolistica realizzazione di Guido Fiorato, i movimenti digitalizzati di Francesco Campanini e la regia di Dario Betti, assistito da Silvia Magagni. I cantanti davvero bravi son riuscii a dare una lettura accessibile e gradevole di una scrittura non particolarmente immediata, seppur conosciuta. L’Usignolo è  Christina Poulitsi, che accettando all’ultimo la sostituzione della soprano prevista si è guadagnata un plauso avvalorato dalla buona riuscita nel fraseggio e nelle variazioni coloristiche. La cuoca è impersonata da   Erika Grimaldi, già ospite acclamata solista nell’edizione 2015, la quale ha riconfermato le sue doti vocali ed interpretative in particolare negli acuti e nei bei colori. Il tenore  Francesco Marsiglia interpreta il pescatore che avvalora  con buona intonazione e gradevole emissione arrotondata. L’imperatore e  Arutjun Kotchinian profondo ed accorato con sensibile partecipazione. Il Bonzo è Daniel Borowski che decisamente nella parte offre un colore molto scuro con timbrica pregevole. Gabriele Sagona , basso,  interpreta il ciambellano in modo consapevole e con piglio autorevole sorretto dalla robusta e convincente  voce dai colori possenti. La morte trova in  Manuela Custer  la valida interprete che in poche battute da una sferzata  possente per colore, timbro e partecipazione. La Musica vince sempre Renzo Bellardone...

STRESA FESTIVAL 2016 – ROTTERDAM PHILARMONIC

STRESA FESTIVAL 2016 – ROTTERDAM PHILARMONIC
STRESA FESTIVAL 2016 – ROTTERDAM PHILARMONIC Palazzo Congressi – 31 agosto Renaud Capuçon, violino Gautier Capuçon, violoncello Rotterdam Philharmonic Orchestra Yannick Nézet-Séguin, direttore FRANZ JOSEPH HAYDN, Overture da L’isola disabitata, Hob 28/9 JOHANNES BRAHMS, Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra op. 102 JEAN SIBELIUS, Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43   Fin dalle prime note imponenti si apprezza il gesto chiaro e preciso che entusiasticamente trasmette una partitura entusiasta: il direttore è il giovane Yannick Nézet-Séguin, titolare della prestigiosa Roterdam Philarmonic e la scrittura è quella di F.J.Haydn, sontuosamente interpretata.  Sorridente e coinvolgente  Nézet-Séguin colora con sfumature e toni  pastello, ma ben definiti, ll delizioso minuetto. Scenograficamente in giacca bianca fanno poi il loro ingresso i fratelli  Capuçon: Renaud con il  Guarneri del Gesù “Panette 1737” e Gautier con il ‘Matteo Goffriller 1701, entrambi di ritorno sul Lago Maggiore, dopo la loro prima esibizione allo Stresa Festival del 2004. Capuçon Superflue risultano le presentazioni dei due solisti affermati ed acclamati in tutto il mondo, ma vale la pena sottolineare quante voci sappiano trarre con apparente semplicità dai loro storici strumenti. Le alternanze dinamiche vengono offerte con fermezza stilistica ed ampia interpretazione. La seconda parte è decisamente più ariosa con la ampie descrizioni musicali di Sibelius, dove si apprezza la ricerca del suono esaltata dai violini prima ed a seguire dai violoncelli che descrivono minuziosamente paesaggi e sensazioni; particolarmente interessanti i pizzicati degli stessi violoncelli e dei tre contrabbassi. Generale apprezzamento dell’intera serata e della direzione che ha suscitato interesse ed è riuscita a ben collocare un programma già egregiamente presentato sul libro di sala da Federico Scoponi. La Musica vince sempre. Renzo...

WIENER ORCHESTRA CONCERT-VEREIN * Palazzo dei Congressi Arona 9 aprile 2016

WIENER ORCHESTRA  CONCERT-VEREIN     *   Palazzo dei Congressi Arona 9 aprile 2016
Musica 2016 –Fondazione Salina WIENER ORCHESTRA CONCERT – VEREIN Direttore                        -Alessandro Maria Carnelli Voce Solista                   -Ildikò Raimondi J.Strauss figlio               “Voci di Primavera” W.A.Mozart                     “Venite inginocchiatevi” da ‘Le Nozze di Figaro’ J.Doderer                       Sub Rosa, Tre lieder O:Respighi                     “Il Tramonto” J.Brahms                       Danze Ungheresi (13,14,15,20,21)   Sorridente e con gesto sicuro e ben definito, Alessandro Maria Carnelli il 9 aprile è salito sul podio del Palazzo dei Congressi di Arona, dove ha diretto la prestigiosa quanto celebre Orchestra Wiener Concert-Verein. Questa, dopo le prove in Vienna è qui  approdata per la prima tappa del tour 2016, grazie alla Fondazione Salina ed in particolare alla signora Maria Rosa Salina per il suo contributo possente alla musica e non solo sul Lago Maggiore.   Il programma è risultato variegato ed interessante ed iniziamo a  raccontare partendo dal bis  finale, che con un salto all’indietro ha brillantemente citato il ‘moderno’ Haydn prima con un filologico minuetto, a continuazione delle danze previste in programma ed a conclusione con l’ armonioso finale della  Sinfonia n. 83   ‘La poule’ che fa parte delle sei sinfonie “parigine”. L’inizio del programma ha invece previsto il ben noto ‘Voci di primavera’ di Strauss figlio eseguito con delicata eleganza e ricercatezze timbriche. Dopo questo attacco,  il palco si è arricchito della partecipazione del noto soprano viennese Ildikò Raimondi, la quale con forte presenza scenica ha  proposto un’aria dalle ‘Nozze’ di Mozart, interpretata con piglio sicuro, chiaro  fraseggio e bei colori vividi.   In prima mondiale assoluta son poi stati eseguiti i tre Lieder firmati dall’eclettica, quanto produttiva compositrice austriaca Johanna Doderer, che  al suo attivo vanta composizioni per orchestra, musica da camera, opere, Lieder, canzoni per pianoforte oltre a diverse composizioni su commissione ed incisioni discografiche. Per quanto riguarda il mio piacere d’ascoltare musica, questo è stato certamente il momento che maggiormente mi ha coinvolto ed attratto, da buon curioso quale sono! Ascoltare il nuovo, quando poi è immediato e brillantemente reso, direi che è un assoluto godere dello spirito. Carnelli è  grande conoscitore di  Shostakovich quanto fervente ricercatore e proponente di sonorità più vicine al nostro mondo ed al nostro essere;  anche con i piacevoli lieder della Doderer, ha saputo scavare, individuare e donare in completa intesa con l’Orchestra e la splendida voce della Raimondi; il soprano ha utilizzato lo strumento su vari piani tonali trasmettendo la descrittività della partitura, infiltrandosi nei meandri dei forti sentimenti inclusi.   Ha fatto poi seguito la cantata ‘Il Tramonto’ di Respighi dai toni dolcemente malinconici per concludere la parte ufficiale del concerto con il brio e la vivacità di alcune danze ungheresi di Brahms.     La Musica vince...

STRESA FESTIVAL – Palazzo dei Congressi 22 agosto 2015.

STRESA FESTIVAL – Palazzo dei Congressi 22 agosto 2015.
Concerto inaugurale Erika Grimaldi         soprano European Union Youth Orchestra Gianandrea Noseda  direttore   Verdi – Arie e Ouverture da ‘I Masnadieri’, ‘Luisa Miller’, ‘Il Corsaro’ Mahler Sinfonia n. 5   Con la sublime voce del violoncello che si è  elevata a suggellare un etereo momento musicale, ha preso l’avvio il Concerto con l’orchestra EUYO diretta dal Maestro Gianadrea Noseda. Le arie del primo Verdi sono state  interpretate dal giovane soprano piemontese Erika Grimaldi particolarmente apprezzata nel registro centrale ed  interessante anche nelle agilità; alla terza aria la voce intensa, dolce e con gradevoli arrotondamenti è stata esaltata dall’effervescenza dei pizzicati delle corde dei violini.  Ormai affermata internazionalmente la Grimaldi ha dato prova delle proprie doti tecniche e comunicative. La Sinfonia n. 5 di Malher è stata parimenti interpretata dall’Orchestra  Giovanile europea (con all’interno due ragazzi italiani), con la direzione vigorosa di Noseda che ha tratto sensazioni dalle viscere della terra per elevarle alle più elevate sommità. Mahler di per sé sempre nuovo e possente, lascia spazio a poetiche magie, quanto a echi lontani attraverso motivi di valzer e passi lenti quasi funebri; interessanti le dissonanze festeggianti che Noseda ed i giovani interpreti hanno saputo cogliere e trasmettere ineccepibilmente ad un pubblico sognante. I due autori sapientemente accostati ed interpretati hanno trovato esaltazione per i turbamenti impetuosi come un torrente in piena  ed i voluttuosi abbracci musicali  che hanno avvolto i cuori.   La Musica vince sempre. Renzo...