Pietro il Grande, Kzar delle Russie – Teatro Sociale Bergamo 1 dicembre 2019

Pietro il Grande, Kzar delle Russie – Teatro Sociale Bergamo 1 dicembre 2019
Pietro il Grande, Kzar delle Russie Teatro Sociale Bergamo 1 dicembre 2019   Melodramma burlesco di Gherardo Bevilacqua Aldobrandini Musica di Gaetano Donizetti Prima esecuzione: Venezia, Teatro San Samuele, 26 dicembre 1819 Edizione critica a cura di Maria Chiara Bertieri ©Fondazione Donizett   Direttore Rinaldo AlessandriniRegia, macchinari e scene Ondadurto Teatro – Marco Paciotti e Lorenzo PasqualiCostumi K.B. ProjectLighting design Marco AlbaAssistente alla regia Adriana Laespada Orchestra Gli originaliCoro Donizetti OperaMaestro del coro Fabio Tartari Pietro il Grande Roberto De CandiaCaterina Loriana CastellanoMadama Fritz Paola GardinaAnnetta Mazepa Nina SolodovnikovaCarlo Scavronski Francisco BritoSer Cuccupis Marco Filippo RomanoFirman-Trombest Tommaso BareaHondedisky Marcello NardisNotaio Stefano Gentili Nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo La storia del giovane zar Pietro I il Grande, che si è recato in incognito in Europa    ha avuto  grande fortuna nel mondo dell’opera; oltre a diverse altere realizzazioni il solo Donizetti ha utilizzato l’argomento per  Il falegname di Livonia e ne Il borgomastro di Saardam. L’opera era stata commissionata al giovane Donizetti dalla direzione del teatro Samuele , e la prima rappresentazione, che ebbe luogo il 26 dicembre 1819 per l’apertura della stagione del carnevale 1819-1820. Proprio dal carnevale mi piace iniziare, infatti la totale realizzazione proposta nell’ambito del progetto Donizetti 200, è un tuffo nel carnevale, per luci, variopinti costumi, luci e proiezioni  in movimento che danno una nuova dimensione divertente all’opera. La partitura in sé non è particolarmente illuminata e riferisce di diverse influenze in particolare rossiniane, per cui grande merito va a chi ha sapientemente e contemporaneamente offrire questa divertente visione: regia, macchinari e scene Ondadurto Teatro – Marco Paciotti e Lorenzo Pasquali, Costumi K.B. ProjectLighting design Marco Alba, assistente alla regia Adriana Laespada. I colori e disegni clowneschi  dei costumi, dei trucchi, delle parrucche rileggono l’opera e la fanno diventare molto divertente, anche se temporalmente avulsa  dal libretto. Rinaldo Alessandrini  ha diretto con grande impegno volto ad elevare la partitura e riservando grande attenzione al canto. Opera discretamente lunga, in particolare il primo atto di 1 ora e 40, in cui Alessandrini ha dovuto  profondere grande energia per sostenere anche la lunghezza. Nel ruolo del titolo Roberto de Candia, ha offerto una prova d’eccellenza carismatica e stilistica con sempre un bel colore e gradevolezza d’emissione.  Il Magistrato sir Cuccupis, personaggio buffo dell’opera, è stato interpretato da una grande  buffo dell’opera italiana nel mondo, ovvero Marco Filippo Romano che si è confermato brillantemente. Francisco Brito, con bel tono ha interpretato vivacemente Carlo il falegname, cui ha impresso personalità anche dal punto di vista vocale. Paola Gardina nella parte di Madama Fritz esprime spigliatezza  vocale ed abilità nell’uso dello strumento; la stessa spigliatezza viene usata attorialmente, caratterizzando il personaggio. Annetta, divertentemente accorata è interpretata da Nina Solodovnikova, la quale riesce bene nella parte con toni brillanti. Loriana Castellano ha il breve ruolo di Caterina, cui comunque imprime adeguata scioltezza interpretativa. Con ruoli minori, ma certamente ben risolti ricordiamo Firman-Trombest Tommaso Barea, Hondedisky Marcello Nardis ed il Notaio Stefano Gentili. Un plauso, oltre all’orchestra Gli Originali, che ben è risultata con la direzione di Alessandrini, va sicuramente al Coro del Donizetti Opera con la magistrale direzione di Fabio Tartari. La Musica vince sempre. Renzo...

RIGOLETTO – Teatro Coccia Novara – Prova Generale 3 ottobre 2018

RIGOLETTO – Teatro Coccia Novara – Prova Generale 3 ottobre 2018
La prova generale della prima opera della stagione è sempre una emozione ed a volte  mi permetto di recensire, in quanto il mio commento non mai è tecnico, ma emozionale. In occasione della prova generale di Rigoletto al Coccia ho incontrato amici di lunga data ed incontrato sorrisi di ‘personaggi’ che per riservatezza non cito, ma che sicuramente diverranno amici o amabili conoscenze. Il teatro è anche questo!      RIGOLETTO – Teatro Coccia Novara – Prova Generale 3 ottobre 2018   Musica di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave   Rigoletto ROBERTO DE CANDIA Duca di Mantova STEFAN POP Gilda ALEKSANDRA KUBAS-KRUK Sparafucile ANDREA COMELLI Maddalena SOFIA JANELIDZE Giovanna/Contessa SERENA MUSCARIELLO Conte di Monterone FULVIO FONZI Marullo/Un usciere di corte STEFANO MARCHISIO Conte di Ceprano ARIOL XHAFERI Borsa DIDIER PIERI Un paggio della Duchessa VALENTINA GARAVAGLIA   Regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi Direzione d’orchestra Matteo Beltrami Orchestra Conservatorio “Cantelli” di Novara Scene Leila Fteita – Luci Emiliano Pascucci – Costumi Nicoletta Ceccolini Coro dei Conservatori “Cantelli” di Novara e “Vivaldi” di Alessandria Produzione Fondazione Teatro Coccia Coproduzione con Teatro Comunale di Sassari – Ente Concerti Marialisa de Carolis     Rigoletto, se si vuole, è il trionfo dell’amore contro tutti e contro tutto, addirittura contro l’evidenza del tradimento, e la certezza della mal riposta fiducia: Gilda ama Il Duca di Mantova senza essere sinceramente ricambiata, ma semplicemente confusa tra i tanti oggetti del desiderio da soddisfare tra un bicchiere di vino ed un amore prezzolato, eppure lei per amore sacrificherà la propria vita per salvare quella dell’iniquo duca.   La scenografia di Leila Fteita è interessante: una enorme cornice che racchiude scene cinquecentesche e che ben si addice alla regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, che pur nella tradizione non cade nel banale e fa della semplicità una ricchezza. Una nota particolare la riserverei alla pioggia che fragorosamente cade sul palco mentre i suoni della  tempesta in cielo  giungono dall’alto della galleria dove sono stati posizionati alcuni strumenti all’uopo preposti e che creano un effetto di verità scenica.  Ben disegnate le luci di Emiliano Pascucci e ben concepiti, senza ridondanza i costumi di Nicoletta Ceccolini. Il coro dei Conservatori “Cantelli” di Novara e “Vivaldi” di Alessandria, sono ben affiatati e di livello. Su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma di Victor Hugo Le Roi s’amuse  , Giuseppe Verdi compose quest’opera con un susseguirsi di arie divenute celeberrime e la Prima fu nel 1851 al Gran Teatro La Fenice di Venezia. Nell’esecuzione dell’orchestra del Conservatorio Cantelli di Novara sotto all’attenta bacchetta di  Matteo Beltrami resta l’impeto verdiano senza cadere nel tranello dei ripetitivi ‘zumpapa’ ed anzi ha sovente attimi sinfonici di estesa bellezza guidati da un felice gesto ampio. Stefan Pop è il Duca di Mantova che raggiunge acuti con estensione e bel timbro Parmi veder le lagrime… e ben interpreta il ruolo dello spregiudicato libertino, Questa o quella per me pari sono … Gradita quanto inaspettata scoperta Aleksandra Kubas-Kruk nel ruolo di Gilda: buona interpretazione attoriale facilitata da una bellezza che pare  disegnata sul personaggio, ma soprattutto apprezzata per le agilità, gli acuti ed i velluti rilucenti su cui fa scorrere il suo canto poetico ed appassionato Caro Nome….e Tutte le feste al tempio… Nel ruolo del titolo ed in debutto dello stesso, Roberto de Candia, che ben ha compenetrato il personaggio  giungendo a commuovere in diversi momenti esaltando la disperazione del padre che sta perdendo la figlia: Cortigiani vil razza dannata…e Vendetta tremenda vendetta.. Privilegia l’emozione a cui affida il canto dando credibilità al personaggio.   Andrea Comelli è buon spara fucile così...

LA RIVINCITA DEI TRE BARITONI

COMUNICATO STAMPA LA RIVINCITA DEI TRE BARITONI con MICHELE PERTUSI, ROBERTO DE CANDIA, PAOLO BORDOGNA e la FILARMONICA ARTURO TOSCANINIdiretta da ANTONELLO ALLEMANDI Stelle vagantiAuditorium Paganini e Parco Ex Eridania26 giugno 2014 ore 21.30 Stelle vaganti al via con la ‘rivincita’ dei tre baritoni. Saranno i tre grandi interpreti Michele Pertusi, Roberto de Candia e Paolo Bordogna, insieme alla Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Antonello Allemandi, ad aprire giovedì 26 giugno alle ore 21.30 la prima edizione della rassegna estiva di Parma promossa dalla Fondazione Toscanini all’Auditorium Paganini. Il programma del concerto prevede alcuni dei brani più significativi per questo registro vocale, a volte percepito in secondo piano rispetto a quello tenorile. Ironicamente come in una sorta di rivincita rispetto ai celebri “tre tenori”, stavolta il palcoscenico sarà tutto per i tre grandi baritoni Michele Pertusi, Roberto de Candia e Paolo Bordogna, che proporranno alcune delle arie più belle ed amate del repertorio lirico, interpretando personaggi quali Don Magnifico dalla Cenerentola e Figaro dalBarbiere di Siviglia di Rossini, il Conte dalle Nozze di Figaro di Mozart, il Conte Walter dallaLuisa Miller, Banco dal Macbeth e Ford dal Falstaff di Verdi, Dulcamara dall’Elisir d’amore di Donizetti, Faust dal titolo omonimo di Gounod e Beaupertuis dal Cappello di paglia di Firenzedi Nino Rota. Non mancheranno i più celebri duetti: quelli di Don Magnifico e Dandini dallaCenerentola di Rossini, di Selim e Don Geronio dal Turco in Italia di Rossini, infine di Don Pasquale e Malatesta dall’opera buffa di Donizetti. Antonello Allemandi dirigerà inoltre la Filarmonica Arturo Toscanini in alcuni brani sinfonici e ouverture operistiche: l’Andante dalla quinta Sinfonia di Mendelssohn, laChanson de nuit di Elgar, l’Intermezzo daCavalleria Rusticana di Mascagni e la sinfonia dalla Forza del destino di Verdi. Michele Pertusi ha collaborato con i più importanti direttori, calcando i palcoscenici più prestigiosi. Nel 1995 gli è stato conferito il Premio “F. Abbiati” dalla critica italiana. Per l’incisione del Turco in Italia diretta da Riccardo Chailly (Decca) è stato insignito del Gramophone Award e nel 2006 ha vinto il Grammy Award per l’incisione nel ruolo del titolo del Falstaff di Verdi, diretto da Colin Davis. Roberto de Candia è uno dei baritoni più affermati a livello internazionale. Tra gli impegni recenti segnaliamo il debutto al Liceu di Barcellona nel ruolo di Fra Melitone nella Forza del destino, Figaro nel Barbiere di Siviglia a Parigi, Leporello in Don Giovanni a Firenze e Tolosa, Germont nella Traviata a Dresda. Tra le incisioni, con Il turco in Italia diretto da Riccardo Chailly ha vinto il Gramophone Award. Paolo Bordogna è uno dei massimi interpreti del repertorio brillante. Ha vinto nel 2000 il Premio “Caruso” e nel 2006 il Premio “Bastianini”. Oltre cinquanta i personaggi da lui interpretati, in un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Ha calcato i più prestigiosi palcoscenici internazionali, dal Rossini Opera Festival alla Sidney Opera House, dall’Opéra di Marsiglia alla Washington National Opera. A partire dal tardo pomeriggio, nella zona antistante l’Auditorium, sarà allestito un bar con happy hour e musica dal vivo del Bassless Trio composto dagli allievi della classe jazz del Conservatorio Arrigo Boito di Parma: Vincenzo Moramarco (chitarra elettrica), Domenico Mirra (Organo Hammond, Fender Rhodes), Gabriele Anversa (batteria). Antonello Allemandi I biglietti per il concerto sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio di Parma (strada Garibaldi 16/a, tel. 0521 203999, biglietteria@teatroregioparma.org) aperta da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 19. Oppure online su www.biglietteriatoscanini.it. La Biglietteria dell’Auditorium (tel. 0521 707715) nella sera di concerto aprirà alle 20. Il costo dei biglietti va da 25 a 5 €, con riduzioni per under26 e over65. Per informazioni: infopoint della Fondazione Toscanini (vicolo...