MEDITAZIONI IN MUSICA – Stresa Festival 2015

MEDITAZIONI IN MUSICA – Stresa Festival 2015
MEDITAZIONI IN MUSICA – Stresa Festival 2015               Jan Vogler: Suite per violoncello solo di J.S.Bach Leggiuno –Eremo di Santa Caterina del Sasso 18 agosto suite n.1,2,3 e 19 agosto suite n. 4,5,6. Luci ed ombre in un universo infinito: con un crescendo emozionale creato dal violoncellista tedesco Jan Vogler con le prime tre suite per violoncello solo di J.S.Bach, ha preso l’avvio l’edizione 2015 dello Stresa Festival. Scelta ottimale l’aver invitato Vogler che ha iniziato con un’impronta decisamente autorevole in tecnicità per poi ascendere verso l’emozione senza abbandonare l’intensità e la rapidità, alla ricerca di una sensibile atmosfera. Il ‘Washington Post’ ha definito il modo di suonare di Vogler  ‘entusiasmante e sincero’ ed all’ascolto si può veramente ritenere la migliore descrizione della sua interpretazione. Il canto del violoncello parte dal basso per creare suoni inaccessibili, forti e penetranti, soprattutto nell’esecuzione dei passaggi più virtuosistici ed al vibrare delle corde. Vogler si esprime con più che salda tecnica che risalta ai saltellati e mastellati.                 La Sonata nel XVII secolo – Chiesa Vecchia di Belgirate – 20 agosto Federico Guglielmo   – violino Andrea Coen             – fortepiano   Progenitore del pianoforte, il  fortepiano, inventato intorno al 1700 a Firenze alla corte di Ferdinando II de’ Medici, diventò lo strumento d’elezione per compositori quali Mozart Haydn e Beethoven. Il programma in cartellone ALLO Stresa Festival 2015 ha previsto sonate di Carl Philipp e  Johann Christian Bach, di Haydn e Mozart, amabilmente offerte da Federico Guglielmo al violino e Andrea Coen al fortepiano. I due interpreti molto ben affiatati, hanno avvolto la chiesa con suoni morbidi e gioiosi, caldi e pieni. Con occhi sognanti e cuori spalancati ci si è ritrovati immersi in ambientazioni di qualche secolo fa, in un tripudio di colori e freschezze armoniche. Federico Guglielmo ha espresso suoni leggeri ancorché vibranti ed  Andrea Coen al fortepiano ha distillato sorridente gioiosità.     La Musica vince sempre. Renzo...

Il BARBIERE DI SIVIGLIA- Biblioteca Ceretti – Verbania 13 agosto 2015

Il BARBIERE DI SIVIGLIA- Biblioteca Ceretti – Verbania 13 agosto 2015
Il BARBIERE DI SIVIGLIA  Conte Almaviva              Livio Scarpellini Figaro                               Lorenzo Battagion Rosina                              Camilla Antonini Don Bartolo                     Carlo Torriani Don Basilio                       Fulvio Valenti Berta                                Eugenia Brayanova Fiorello e Ufficiale          Niccolò Scaccabarozzi   Pianoforte                       Mirco Godio   Pare bello raccontare di questa  realizzazione, partendo   da chi per primo è apparso sul palco –con la celeberrima ouverture- e poi è incessantemente rimasto sul palco, senza un attimo di cedimento o di tensione, riscuotendo calorosi consensi: Mirco Godio  al pianoforte ha interpretato ed  accompagnato con brio e leggerezza, salvaguardando sia l’intensità che la giocosità che l’opera richiede. La Villa Maioni che ha ospitato questo ‘Barbiere’ è limitrofa al complesso precedentemente  “l’Arena” ed oggi un faraonico e contemporaneo teatro in fase di ultimazione; contornata da un bel giardino verdeggiante, ha visto la sistemazione di un palco sottostante alla  balconata centrale, collegata al lussureggiante contorno da due gradinate laterali: questo insieme è stata la naturale affascinante ambientazione dell’opera. La rappresentazione è stata impreziosita da illuminazioni caleidoscopiche ed installazioni luminose in movimento. Livio Scarpellini  ha interpretato i molteplici ruoli assegnati dall’autore al Conte d’Almaviva, con vivacità e voce adeguata al ruoloe con facilità negli acuti. Gradevole ed agile il contralto Camilla Antonini nel ruolo di Rosina cui ha dato una bella impronta spiritosa con vocalità spigliata ed interessante con buone dosature. Carlo Torriani ha offerto al ruolo di Don Bartolo gags, motteggi e soprattutto una bella voce dai colori bruniti ricchi di morbidezze ed arrotondamenti. Nel doppio ruolo di Fiorello e di ufficiale Niccolò Scaccabarozzi   ha presentato un bel timbro accompagnato da buon presenza scenica. Berta ha trovato in Eugenia Brayanova una sorprendete interpretazione riuscendo ad arricchire il personaggio grazie alla bella voce dai riflessi cristallini e capacità attoriali ben definite. Fulvio Valenti è il calunniatore Don Basilio rappresentato con sufficiente ironia e buona intonazione con coloristica interessante. Il protagonista Figaro ha avuto come interprete Lorenzo Battagion recentemente apprezzato al Regio di Torino nel ruolo di Fiorello per la stessa opera. Brillante e sicuro sul palco anche grazie alla sicurezza vocale, ha costruito il personaggio con temperamento e vigore, lasciandogli tutta l’ironia del furbastro barbiere. Vocalmente ha buone potenzialità sia nei toni scuri che in quelli più  brillanti che non trascura di utilizzare a favore della riuscita della messa in scena. Bene anche i ragazzi del Coro che simpaticamente contornano il cuore della vicenda. La Musica vince sempre. Renzo Bellardone sotto immagine del nuovo teatro in fase di ultimazione nel Parco di Villa...

OPERA TANGO – Teatro Pietro d’Abano -Abano terme 18 giugno 2015

OPERA TANGO – Teatro Pietro d’Abano -Abano terme 18 giugno 2015
  OPERA TANGO Presentato da I MUSICI PATAVINI   Rodrigo Trosino – tenore Mirko Satto – bandoneon Matteo Mignolli – flauto traverso Maddalena Murari – pianoforte Claudio Gasparoni – contrabbasso   Il concerto del 18 giugno 2015 al Teatro Pietro d’Abano di Abano terme è stato un rincorrersi di note che come nel gioco infantile del ‘nascondino’ si nascondono e  si rincorrono,  per ritrovarsi poi in un’ esaltazione sempre nuova, fatta di sorrisi e luccichii negli occhi senza rimpianti per la lacrima scesa poco fa. La ben nota malinconica passionalità delle musiche  di Astor Piazzolla, di Carlos Gardel o Gerardo Matos ha aleggiato tra gli spettatori sopraffatti dall’inquietante attesa liberatoria che certamente arriverà, ma che da sempre tiene gli animi in sospeso alla ricerca di una impalpabile fatalità. I solisti di provata bravura hanno saputo ricreare le atmosfere del sogno argentino e dei ricordi di un tempo che fu, di locali fumosi e di danzatori posseduti dal ritmo incalzante del tango. Mirko Satto al badoneon  si è visibilmente divertito, ammaliando il pubblico con le variazioni ed i tecnicismi virtuosistici che partendo da pennellate dai colori quasi organistici, giunge poi ad espressioni composite intrise di dolce malinconia o prorompente vivacità alla ricerca di vibrazioni emozionali. Al pianoforte la brava Maddalena Murari che dà voce e ritmo arrivando ad usare il legno del pianoforte quale percussione a ritmare una milonga languida, ma passionale. Claudio Gasparoni in ensemble con il contrabbasso ha segnato il ritmo con la sobria eleganza dei professionisti. Al flauto traverso Matteo Mignolli ha ingentilito la forza del tango senza ridurne l’efficacia, esaltandone invece la voce interiore con sfumature di passione riflessiva e vissuta intimamente. La voce solista che ha interpretato alcuni celebri brani quali “El dia que me quieras” o “solamente una vez” è stata quella del tenore italo messicano Rodrigo Trosino: timbro particolare e forza espressiva hanno spaziato sul rigo dalle tonalità quasi baritonali ai ben noti acuti richiesti ad esempio da ‘O sole mio’ cantato al finale quale bis; buona presenza scenica e vocalità interessante utilizza un chiaro fraseggio e dei gradevoli arrotondamenti che arrivano piacevolmente al pubblico. Ha interpretato i brani con il calore e la signorilità tipici delle ambientazioni oniriche di riferimento. Il viaggio si è svolto tra mondi conosciuti soltanto attraverso una letteratura musicale, ma pressoché inesplorati nella ‘vecchia Europa’!  A suggellare degnamente il finale di ‘Opera Tango’ l’eclettico ensemble ha proposto la colonna sonora –composta da Astor Piazzolla- dal film di Bellocchio “Enrico IV”. La Musica vince sempre. Renzo Bellardone – Le fotografie sono di Giacomo De Checchi –                    ...

STRESA FESTIVAL 2015

STRESA FESTIVAL 2015
Il 7 maggio 2015 nelle prestigiose sale dell’Hotel Regina Palace di Stresa è stata presentata la nuova stagione  che consta di 24 concerti che saranno ambientati in esclusive sedi del Lago Maggiore e del suo comprensorio. Il 54° Stresa Festival si apre con la quarta edizione dei Midsummer Jazz Concerts, dal 22 al 26 luglio in open air sul Lungolago La Palazzola di Stresa. Seguiranno Le Meditazioni in Musica all’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno ed alla Chiesa Vecchia di Belgirate. Dal 22 agosto al 5 settembre ‘OPEN’ , titolo che auspica aperture  alla speranza, alla gioventù, alla diversità, alla sorpresa. Alla creatività. Al desk di presentazione il sindaco Canio di Milia che alla vigilia delle elezioni sigla una nuova convenzione quadriennale con il Festival ‘documento storico della città’ che viene firmato congiuntamente  in diretta con l’ing.Giovanni Medeot, presidente dell’Associazione Settimane Musicali di Stresa. In rappresentanza della Regione l’assessore alla Cultura e Turismo  Antonella Parigi  che dichiara l’importanza del Festival e poi ancora   Francesca Zanetta rappresentante della Fondazione Cariplo. A chiudere la presentazione con brillante competenza è stato il Maestro Gianadrea Noseda direttore artistico del Festival, che con la consueta ed apprezzata schiettezza ha illustrato i vari momenti musicali, culturali e storici che segneranno la prestigiosa edizione 2015. Nel pomeriggio, a cementare il rapporto del Festival con tutto il territorio ed a rafforzare il rapporto con i giovani , il Maestro Gianandrea Noseda e il presidente Giovanni Medeot hanno consegnato un pianoforte all’Istituto Comprensivo di Omegna, tra la soddisfazione di preside ed insegnanti di musica e la gioia degli studenti. Stresa Festival è anche questo! Renzo...

`GOYESCAS` e `SUOR ANGELICA` – Teatro Regio Torino, 13 gennaio 2015

`GOYESCAS` e `SUOR ANGELICA` – Teatro Regio Torino, 13 gennaio 2015
Teatro Regio di Torino 13 gennaio 2015 – Prova generale Goyescas Opera in un atto e tre quadri Libretto di Fernando Periquet Zuaznabar Musica di Enrique Granados Prima rappresentazione a Torino Personaggi Interpreti Rosario, dama di gran casato, amata da Fernando soprano Giuseppina Piunti Fernando, capitano della guardia reale tenore Andeka Gorrotxategui Paquiro, torero baritono Fabián Veloz Pepa, ragazza del popolo, amante di Paquiro mezzosoprano   Anna Maria Chiuri Una voce tenore Alejandro Escobar     Suor Angelica Opera in un atto Libretto di Giovacchino Forzano Musica di Giacomo Puccini Personaggi Interpreti Suor Angelica soprano Amarilli Nizza La zia Principessa mezzosoprano Anna Maria Chiuri La suora infermiera mezzosoprano Valeria Tornatore La suora zelatrice mezzosoprano Silvia Beltrami Suor Genovieffa soprano Damiana Mizzi La maestra delle novizie mezzosoprano Claudia Marchi La badessa mezzosoprano Maria Di Mauro Suor Osmina soprano Nicoletta Baù Suor Dolcina soprano Maria de Lourdes Martins Prima sorella cercatrice mezzosoprano   Samantha Korbey Seconda sorella cercatrice mezzosoprano   Daniela Valdenassi Prima conversa soprano Sabrina Amè Seconda conversa mezzosoprano   Roberta Garelli Una novizia soprano Eugenia Braynova Prima suora soprano Paola Isabella Lopopolo Seconda suora soprano Cristiana Cordero Terza suora mezzosoprano Raffaella Riello     Direttore d’orchestra Donato Renzetti Regia e scene Andrea De Rosa Costumi Alessandro Ciammarughi Movimenti scenici Michela Lucenti Luci Pasquale Mari Assistente alla regia Paola Rota Assistente ai costumi Sonia Salvatori Maestro dei cori Claudio Fenoglio   Orchestra e coro del Teatro Regio Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” Balletto civile Nuovo allestimento in coproduzione con Maggio Musicale Fiorentino e Teatro di San Carlo di Napoli   LA SOFFERENZA FEMMINILE Goyescas un’opera pressoché sconosciuta ai più, che meritevolmente il Teatro Regio (seguendo la filosofia di proporre anche inediti o quasi)  ha inserito in cartellone. Musica dal sapore sinfonico con accenti prima gioiosi poi di liricità, ed al fine immersi nella tragedia! La direzione  di Donato Renzetti è stata apprezzata, per essere riuscita a porgere  il nuovo come se fosse già nelle menti dell’ascoltatore, con sobria eleganza. L’allestimento d’effetto di Andrea De Rosa, con i colori ambrati e assolati della terra ispanica con forte ispirazione a Goya, si è avvalso anche del buio color nero, spaccato solo da impudici fasci di luce di torce led. A proposito di luci, quelle  ben disegnate da Pasquale Mari hanno esaltato il momento della festa, come il momento della morte! In un lungo ascolto di sola musica è stato  inserito un balletto di matrice  spagnola ideato da Michela Lucenti; classici ed efficaci i costumi di Alessandro Chiammarughi. La protagonista Rosario è stata interpretata da una valida Giuseppina Piunti con voce sicura  e limpidezze trasparenti che ben si è inserita tra l’armoniosità della voce ben timbrata di Andeka Gorrotxategui, tenore nel ruolo di Fernando e la profonda voce brunita di  Fabián Veloz il baritono che ha interpretato il rivale Paquiro. Anna Maria Chiuri che ritroveremo nella seconda opera, qui dà ferma voce a Pepa la ragazza del popolo. L’insolito accostamento della proposta di Goyescas e Suour Angelica ha un denominatore comune, ovvero la donna e la sofferenza femminile. Nel primo caso il dolore è causato dalla morte dell’amante per mano del rivale e nel secondo caso dall’espiazione di una colpa che all’epoca era certamente una vergogna: partorire un figlio senza essere sposata. La prima opera è stata ambientata in una sorta di cratere, mentre la seconda in un manicomio e si può assicurare che questa  realizzazione ha rasentato la perfezione. Suor Angelica ha le chiavi di un cancello che al centro delle sbarre si può aprire e da li accedere al...