STRESAFESTIVAL 2023 – RIGOLETTO ad ORTA -23 luglio

STRESAFESTIVAL 2023 – RIGOLETTO ad ORTA -23 luglio
L’Opera lirica, è senza dubbio la forma d’arte che racchiude in sé molte arti, va quindi totalmente vissuta e partecipata…quando poi la scenografia è quella naturale del lago d’Orta e delle montagne circostanti, l’emozione dello spettacolo è garantita. Rigoletto G. Verdi, Rigoletto Opera in tre atti di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave Tratto dal dramma di Victor Hugo Il re si diverte Rielaborazione musicale di Giacomo Mutigli Riduzione drammaturgica e musicale di Gianmaria Aliverta Cooproduzione Stresa Festival e VoceAllOpera Giuseppe Infantino*, Il Duca di Mantova Gustavo Castillo, Rigoletto, suo buffone di Corte Sabrina Sanza, Gilda, figlia di Rigoletto Camilla Antonini, Maddalena, sorella di Sparafucile / Giovanna Federico De Antoni,Sparafucile, sicario / Il Conte di Monterone Giordano Buset, Francesco Esposito, comparse Katerina Haidukova, fisarmonica – Greta Ferrario, clarinetto Paolo Tedesco, violoncello – Marco Alibrando, maestro concertatore Sara Marcucci, costumi – Francesca Donati, assistente alle scene Regia e scene di Gianmaria Aliverta   L’idea dell’opera immersiva dell’ideatore e realizzatore Gianmaria Aliverta, con Voce all’Opera, risulta vincente, grazie anche ai luoghi spettacolari di Villa Bossi a Orta per il primo e secondo atto e dell’Isola di san Giulio per quello conclusivo! Il travestimento di Rigoletto non è il solito da buffone con cappello e campanellini in testa, ma qui diventa ub vero e proprio en travesti con scarpe rosse e parrucca… a sottolineare fortemente i due ruoli ben distinti di padre e buffone di corte! Nella cornice del giardino di Villa Bossi con balconata-imbarcadero, giardinetto e scalinate, Aliverta ha prima raccontato la sua idea di Rigoletto che poi è andato in scena tra il pubblico. Costumi semplici, ma ben azzeccati e buona globale interpretazione. Dopo il tasferimento all’Isola di San Giulio con battelo si è assistito al terzo atto dell’opera verdiana con la particolarità dell’uso di barca ormeggiata sull’acqua per ricreare la stanza di Giovanna e Sparafucile dove viene ospitato il Duca di Mantova nella notte dell’omicidio. Il piccolo ensemble strumentale è stato di inattesa piacevolezza e l’inserimento della fisarmonica, strumento dalle mille sonorità, è stato di tutta gioia d’ascolto grazie al fatto che non ha mai prevaricato, ma è sempre stato il delicato filo conduttore del racconto musicale. Dei cantanti direi bene: Sabrina Sanza un ottima Gilda, con facilità negli acuti e buona presenza scenica, Gustavo Castillo nei panni di Rigoletto si è espresso con voce drammatica e ben in ruolo; Giuseppe Infantino nel ruolo del Duca ha emesso un buon timbro; Interessante Federico de Antoni nel doppio ruolo di Monterone e Sparafucile e del tutto apprezzabile Camilla Antonini prima Maddalena e poi Giovanna. Per concludere vale la pena ritornare all’apprezzamento della globale idea di realizzazione con luoghi di bellezza eccezionale e coinvolgimento totale del pubblico. La Musica vince sempre Renzo...

STRESA FESTIVAL 2023 . HALLIGALLI QUARTET -19 LUGLIO

STRESA FESTIVAL 2023 . HALLIGALLI QUARTET -19 LUGLIO
Al bello ci si abitua subito, ma ci stupisce sempre: questo è quanto succede quando scende il buio della notte sulle rive del lago Maggiore ed una Musica , direi innovativa, ma bella ed elegante, scaturisce dal palco acustico ‘la catapulta’ STRESA FESTIVAL 2023 . HALLIGALLI QUARTET -19 LUGLIO Christoph Mallinger, violino a 5 corde, voce, mandolino e rullante con spazzole Èlia Bastida, violino, voce e shaker Marta Roma, violoncello, voce e tap dance Carla Motis, chitarra Già dalla lettura della formazione del quartetto d’archi, formatosi in periodo pandemico, emerge la polivalenza strumentale dei singoli artisti, che in un mix di suoni e voce creano un amalgama sonoro di grande piacevolezza. I loro brani sono originali, ma con influenze e trasposizioni dalla musica di varie epoche e dal mondo intero. Si ascolta magari uno swing, che sfocia in una malinconica bossanova per poi esplodere in una Ciarda! La miscellanea si forma con influenze Gypzi, jazz mescolate con i suoni della tradizione afro o brasileira, giungendo a ever green e ballabili d’altri tempi, rivisitati ed enfatizzati. La narrazione si avvale delle voci, del tip tap ed anche del ‘mimo’ giungendo ad uno spettacolo di gran ricercatezza che si propone con grande fruibilità, condivisione ed elegante gioiosa freschezza…. La Musica vince sempre ! Renzo...

STRESA FESTIVAL 2023– NICOLA PIOVANI- 15 luglio

STRESA FESTIVAL 2023– NICOLA PIOVANI- 15 luglio
Ascoltando le celeberrime musiche composte da Piovani ho solo pensato: altro che il rap !!!! STRESA FESTIVAL 2023– NICOLA PIOVANI- 15 luglio Marina Cesari, sax, clarinetto Sergio Colicchio, tastiere, fisarmonica Pasquale Filastò, violoncello, chitarra, mandoloncello Vittorino Naso, batteria/percussioni Marco Loddo, contrabbasso Nicola Piovani, pianoforte Nicola Piovani sul palco racconta: racconta alcuni ricordi, le emozioni di certi incontri, aneddoti simpatici e li racconta con le parole e con la sua musica, quella composta per tantissimi film e conosciuta in tutto il mondo. Il titolo del concerto spettacolo è “La Musica è pericolosa” come ebbe a dite Federico Fellini cui bastavano due note ed una pausa, altre due note ed una pausa per commuoversi ed infatti ascoltava musica solo mentre lavorava per non permettere alla Musica di travolgere i suoi sentimenti. Con questo racconto Piovani inizia il suo cammino e con i bravissimi solisti propone il tema da ‘L’intervista’ prima e ‘Ginger e Fred’ poi, appunto di Fellini. Aiutato dalle proiezioni dei cartelloni dei film ed altre immagini, ascoltiamo le colonne sonore de ‘Il Marchese del Grillo’ di Mario Monicelli, ‘I fratelli De Filippo’ per la regia di Sergio Rubini e via via, tenendoci per mano, Piovani narra, narra, narra e ricorda anche le collaborazioni con Bellocchio e quando Marcello Mastroianni cantava ‘Caminito’ e ci ripropone la voce dell’attore! Con semplicità e serenità il pubblico viene dunque immerso in una marcetta per un film di Benigni e poi avvolto nell’abbraccio dolce e colmo di speranza de ‘La Vita è bella’. La Musica vince sempre! Renzo...

Stephan Braun -Stresa festival 2020 – logistica Herno 7 settembre

Stephan Braun  -Stresa festival 2020 – logistica Herno 7 settembre
Ecco: per il mio quattrocentesimo commento a concerti, spettacoli e arte il caso ha voluto che si trattasse di un appuntamento speciale in un ambiente inusuale: il capannone industriale della logistica Herno. Mi piacciono molto le locations particolari, magari luoghi di lavoro dove proporre arte e qui ambiente e musica anche elettronica si sono coniugate molto bene. Stephan Braun –Stresa festival 2020 – logistica Herno 7 settembre Il penultimo concerto dello Stresa Festival 2022 ha ritrovato la Logistica Herno quale contenitore contemporaneo per un concerto davvero particolare al violoncello solo, anzi in compagnia dell’elettronica e di piccoli strumenti d’accompagnamento. Stephan Braun è musicista versatile ed eclettico che si esprime con l’improvvisazione, l’elettronica, l’amplificazione ed ogni tecnica pensata per trarre da un solo strumento tutto il ritmo possibile con suoni che vanno fino alle percussioni, utilizzando anche solo le ani sul legno del Cello. E nonostante questo insolito utilizzo, Braun spazia da Bach a sue composizioni ed a brani jazz celebri con elasticità e coinvolgente naturalezza, derivante da tecnica stupefacente e ricerca di suoi nuovi e raffinati. Il Connubio è risultato vincente e ci lascia un buon ricordo. La Musica vince sempre Renzo...

Andrea Lucchesini – Stresa Festival 2022 – Palacongressi 3 settembre

Andrea Lucchesini – Stresa Festival 2022 – Palacongressi 3 settembre
A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA DEL GRANDE Arthur Rubinstein, Andrea Lucchesini, in cartellone per lo Stresa Festival 2022, gli dedica il suo concerto, scegliendo brani cari al grande artista. Andrea Lucchesini – Stresa Festival 2022 – Palacongressi 3 settembre Omaggio a Arthur Rubinstein C. Franck, Preludio, Corale e Fuga F. Chopin, Notturni op. 9 n. 1 e n. 2, op. 15 n. 1; Scherzo n. 2 op. 31; Andante spianato e Grande polonaise op. 22 Dopo un momento di ‘chiacchierata sul vino condotta dal direttore artistico Mario Brunello con il titolare dell’azienda vinicola Vigneti Massa di Monleale (AL) che alla fine del concerto offre un momento diVino, con calice e porta calice offerto dallo Stresa festival (ormai entrato nella consuetudine di questa edizione), sale sul palco Andrea Lucchesini e dedica il concerto di questa sera ad Arthur Rubinstein, scegliendo di impaginare un programma che comprende alcune delle pagine frequentate dal grande pianista polacco e parimenti incise nel corso della sua lunga carriera. Altro omaggio di Lucchesini è a César Franck, di cui quest’anno ricorre il 200° della nascita. Lucchesini, non ancora ventenne si era fatto conoscere ed apprezzare dal pubblico e dalla critica vincendo  il primo premio al concorso Dino Ciani del Teatro alla Scala di Milano e più avanti l’ambito riconoscimento dell’Accademia Chigiana seguito dal premio Abbiati. Preciso e virtuosistico, sa modulare tonalità ed armonie che nascono dalla grande tecnica e sicuramente da una personale predisposizione. Il programma è vario e conosciuto, quindi attrattivo ed alla fine del concerto Lucchesini si intrattiene in una amabile chiacchierata su Rubinstein che sfocia a Shubert. Sicuramente altro “bersaglio centrato per lo Stresa Festival” La Musica vince sempre Renzo...