Opus 111 Stresa Festival – 2 settembre 2020

Opus 111 Stresa Festival – 2 settembre 2020
Un “vero” Festival deve anche commissionare delle scritture, proporre prime esecuzioni assolute e lo Stresa Festival, questo lo fa, come stasera con Opus 111 Opus 111 Stresa Festival – 2 settembre 2020 Aka Moon Fabrizio Cassol, composizione, saxMichel Hatzigeorgiou, bassoStéphane Galland, batteriaFredy Massamba, voceFabian Fiorini, pianoforteJoão Barradas, fisarmonica Opus 111Prima esecuzione assoluta Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Le prime note sono accordi ispirati eseguiti al pianoforte e l’ascolto fa presagire l’apparizione di Beethoven, ma il ritmo ed il jazz prendono il sopravvento e l’autore di Bonn viene, a parer mio, solo successivamente evocato da qualche nota al pianoforte. La narrazione racconta di una scrittrice che si trova sola in Africa, dopo la sparizione del marito. Lei trova conforto nella lettura dell’epistolario di Beethoven e nell’ascolto per radio delle notizie afferenti la scomparsa del marito. AKA MOON è una formazione interessante e propone sonorità che si fondono su una tavolozza di colori, frutto di studio e ricerca. Massamba ha una voce noir, che improvvisamente accende toni acuti e molto acuti. La scrittura è molto narrativa ed a parte la molta presenza del sax, gli altri strumenti hanno la giusta evidenza senza prevaricazioni e nemmeno la batteria è invasiva. Interessante la fisarmonica classica e quella acustica in duetto armonioso con il basso. La Musica vince sempre. Renzo...

Double face per Carmen

Double face per Carmen
Stresa Festival 30 agosto 2020 Da qualche anno allo Stresa Festival in cartellone  si evidenzia la proiezione di un film muto con colonna sonora dal vivo. L’esperimento è ormai collaudato e di anno in anno la proposta è sempre più avvincente. Quest’anno si parla di Carmen la sigaraia e la scelta è risultata davvero eccezionale per cultura e divertimento.   Double face per Carmen Stresa Festival 30 agosto 2020 Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe VerdiJosé Antonio Montaño, direttore Proiezione dei film muti con esecuzione dal vivo della colonna sonoraCarmen (1915), regia di C.B. DeMille – Adattamento di temi della Carmen di Bizet realizzato da T. BrockA Burlesque on Carmen (1915), regia di C. Chaplin – Musiche originali di T. Brock   Partner anche di Enrico Caruso, il soprano Geraldine Farrar interpreta il ruolo di Carmen la zingara sigaraia nel film del 1915 diretto da Cecil B.De Mille, proiettato questa sera al Palacongressi di Stresa nell’ambito dello Stresa Festival e per seguire la tradizione che ogni anno prevede una iniziativa del genere. La Farra, considerati i mezzi di ripresa nel 1915 è davvero espressiva e convincente e la regia è davvero mirabile: i contrabbandieri giungono dal mare, poi l’accampamento in montagna, la danza da Pastia, il duello Don José con Moralès, l’ingresso in Siviglia, la fine, praticamente tutta la vicenda di Prosper Mérimée. La seconda parte della serata prevede A Burlesque on Carmen di Charles Chaplin  che, ovvio  a dirsi è stato divertentissimo in ogni parte con Chaplin nel ruolo di capo delle guardie che lotta comicamente con Moralès, inciampa mentre cammina, poi l’ingresso a Siviglia di Carmen con Escamillo su un carretto sgangherato trainato da un ronzino e da un somaro fino al finale tragicomico che rivela alla macchina da presa il pugnale retrattile e quindi con i protagonisti ridesti, come nelle migliori finzioni cinematografiche. Le musiche nel film di De Mille sono di Hugo Riesenfeld che ha adattato le originali di Bizet con un esito straordinariamente efficace. Quelle per il film di Chaplin sono l’arrangiamento di Timothy Brock che ha realizzato la parodia dell’originale senza rendere troppo comica la musica, lasciando la comicità all’orchestrazione d’epoca, come scrive lo stesso Brock. Il direttore d’orchestra è José Montano già noto agli spettatori di Stresa festival che anche nel 2019 lo ha visto alla direzione dal vivo della colonna sonora alla  Proiezione del film La caduta della casa Usher di Jean Epstein (1928) con Musiche di José Maria Verdú, eseguite in prima assoluta su commissione Stresa Festival. José Montano alla direzione dell’Orchestra Sinfonica di Milano G:Verdi, ha un bel gesto attendo e misurato che produce l’effetto di una sincronizzazione tra proiezione e musica di buon interesse e crea una atmosfera di  coinvolgimento. La Musica vince sempre. Renzo...

Scherzando con i corni- i Corni della Scala

Scherzando con i corni- i Corni della Scala
Stresa Festival 30 agosto 2020 Scherzando con i corni- i Corni della Scala Stresa Festival 30 agosto 2020  SCHUBERT, Minuetto dalla Sinfonia n. 2 C. GOUNOD,  Scherzo dalla Sinfonia n. 2L.V. BEETHOVEN,  Scherzo dalla Sinfonia n. 9F. MENDELSSOHN, Jagdlied da Im Grünen op. 59A. DVOŘÁK, Scherzo dalla Sinfonia n. 9J. BRAHMS, Intermezzo Opera 118 n. 2S. RACHMANINOFF, Scherzo per orchestraL.V. BEETHOVEN, Scherzo dalla Sinfonia n. 3* Trascrizioni per ensemble di A. Sormani – *commissione Stresa Festival, prima esecuzione assoluta Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Proposta sicuramente interessante, quella dei Corni della Scala, così come risultano interessanti tutte le formazioni fatte di un solo strumento, vedi i mandolinisti, i sax, gli archi. Con i quasi quattro metri di lunghezza arrotolata, il corno può emettere una vastissima gamma di tonalità, dalla più cupa, alla più squillante, esaltando il tono celebrativo, il classico richiamo alla caccia, la possanza e la dolcezza. I Corni della Scala, risultano veramente gradevoli ed offrono un concerto molto vario che lo rende piacevole; per mio personale sentire, ho gradito particolarmente lo Scherzo dalla Sinfonia n. 9 di DVOŘÁK, per la prima volta udito con una formazione simile ed ho apprezzato la resa sonora e virtuosistica di RACHMANINOFF.  Simpatica la presentazione dei vari brani che, anche se un po’ didascalica, ha avvicinato la formazione al pubblico ed il direttore Angelo Sormani ha dato spazio a tutti gli elementi dell’orchestra, con molta semplicità ed affabilità. La Musica vince sempre. Renzo...

Beethoven – Sonate per pianoforte V

Beethoven – Sonate per pianoforte V
StresaFestival – 30 agosto 2020 Una domenica pomeriggio diversa, che vede il sole dopo violenti nubifragi distruttivi; è un vero piacere trovarsi sulle sponde del Lago Maggiore e poter partecipare al concerto pomeridiano dello Stresa Festival. Beethoven – Sonate per pianoforte V StresaFestival – 30 agosto 2020 L.V. BEETHOVEN, op. 22; op. 31 nn. 1, 2 “Tempesta” e 3 Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Ronald Brautigam, fortepiano L.V. BEETHOVEN, op. 22; op. 31 nn. 1, 2 “Tempesta” e 3 Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Ronald Brautigam, si pone certamente tra i pianisti più interessanti ed è sicuramente  uno dei musicisti olandesi più famosi. Il suo successo oltre che dalle peculiarità proprie di interpretazione pianistica, deriva dalle sue spettacolari performances al fortepiano, che lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Collabora con i migliori musicisti ed orchestre al mondo ed incide opere di diversi autori, ad esaltare la sua ecletticità. Al Regina Palace Hotel questo pomeriggio, volando letteralmente sulla tastiera del fortepiano ha interpretato di L.V. BEETHOVEN, le op. 22; op. 31 nn. 1, 2 “Tempesta” e 3. Virtuosamente impressionante ha evidenziato la cantabilità di alcuni brani ritmati con molta forza. La Musica vince sempre. Renzo...

Beethoven – La maturità

Beethoven – La maturità
Stresa Festival – 30 agosto 2020 La difficoltà per un festival importante è trovare sempre artisti  eccezionali, che mantengano alto il livello della proposta. Lo Stresa Festival ha la fortuna di avere quale direttore artistico ed ormai da diciannove anni il maestro Gianandrea Noseda che ha una spiccata sensibilità nell’individuare talenti strepitosi, che incontra durante il suo girovagare musicale per il mondo. Beethoven – La maturità Stresa Festival – 30 agosto 2020 Seong-Jin Cho, pianofortePhilharmonia ZürichGianandrea Noseda, direttore   L.V. BEETHOVEN, Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 op. 58F. SCHUBERT, Sinfonia n. 5 D. 485 Questo concerto rientra nell’area tematica Beethoven 2.0 Nel buio della sala e nel totale silenzio dell’attesa, rintoccano tre note dal pianoforte, sommesso, ma  subito dialogante con i violini e poi con l’intera orchestra  e poi trilli scintillanti incorniciati dai colori dell’insieme, che presto danno corpo al meraviglioso monumentale capolavoro di Beethoven. Nel secondo tempo si passa dal classicismo beethoveniano al romanticismo di Schubert che sfocia in liricità sorridente e gioiosa. Movimenti energici con attacchi quasi operistici si alternano ad abbozzi di danza. Seong-Jin Cho, al pianoforte  è balzato all’attenzione del  panorama musicale internazionale nel 2015, vincendo il primo premio al Concorso Chopin di Varsavia. Nel concerto n. 4 di Beethoven si evidenzia un notevole talento, impreziosito da un naturale approccio alla musica che lo porta ad interpretare virtuosisticamente senza però mai perdere di vista l’equilibrata lettura. Oramai affermato giovane e talentuoso pianista ha suonato con i nomi e nei luoghi più importanti che il mondo ha dedicato alla musica dal vivo.   Gianandrea Noseda, alla direzione della Philharmonia Zürich, è a suo agio come sempre i grandi sanno spontaneamente fare. Il bel gesto ampio e la partecipazione quasi carnale all’esecuzione lo caratterizzano ed anche in questa direzione coinvolta e passionale,  ariosa e simbiotica con orchestra e pianoforte solista, è un piacere poter assistere ad un amalgama così prezioso. Dopo aver letteralmente ipnotizzato la sala con il programma in cartellone, per il bis, a totale sorpresa lancia l’ouverture di Traviata e le celebri note di ‘Amami Alfredo’ invadono la sala che si commuove, come si è commosso alla direzione anche il sensibile Gianadrea Noseda.   La Musica vince sempre. Renzo...