Andrea Lucchesini – Stresa Festival 2022 – Palacongressi 3 settembre

Andrea Lucchesini – Stresa Festival 2022 – Palacongressi 3 settembre
A 40 ANNI DALLA SCOMPARSA DEL GRANDE Arthur Rubinstein, Andrea Lucchesini, in cartellone per lo Stresa Festival 2022, gli dedica il suo concerto, scegliendo brani cari al grande artista. Andrea Lucchesini – Stresa Festival 2022 – Palacongressi 3 settembre Omaggio a Arthur Rubinstein C. Franck, Preludio, Corale e Fuga F. Chopin, Notturni op. 9 n. 1 e n. 2, op. 15 n. 1; Scherzo n. 2 op. 31; Andante spianato e Grande polonaise op. 22 Dopo un momento di ‘chiacchierata sul vino condotta dal direttore artistico Mario Brunello con il titolare dell’azienda vinicola Vigneti Massa di Monleale (AL) che alla fine del concerto offre un momento diVino, con calice e porta calice offerto dallo Stresa festival (ormai entrato nella consuetudine di questa edizione), sale sul palco Andrea Lucchesini e dedica il concerto di questa sera ad Arthur Rubinstein, scegliendo di impaginare un programma che comprende alcune delle pagine frequentate dal grande pianista polacco e parimenti incise nel corso della sua lunga carriera. Altro omaggio di Lucchesini è a César Franck, di cui quest’anno ricorre il 200° della nascita. Lucchesini, non ancora ventenne si era fatto conoscere ed apprezzare dal pubblico e dalla critica vincendo  il primo premio al concorso Dino Ciani del Teatro alla Scala di Milano e più avanti l’ambito riconoscimento dell’Accademia Chigiana seguito dal premio Abbiati. Preciso e virtuosistico, sa modulare tonalità ed armonie che nascono dalla grande tecnica e sicuramente da una personale predisposizione. Il programma è vario e conosciuto, quindi attrattivo ed alla fine del concerto Lucchesini si intrattiene in una amabile chiacchierata su Rubinstein che sfocia a Shubert. Sicuramente altro “bersaglio centrato per lo Stresa Festival” La Musica vince sempre Renzo...

Stresa festival 2022- Palacongressi 2 settebre. Mario Brunello, Ivano Battiston Stresa Festival Young

Stresa festival 2022- Palacongressi 2 settebre. Mario Brunello,  Ivano Battiston Stresa Festival Young
Tanto si è scritto circa le atmosfere avvolgenti che produce la Musica, ma la magia incantata che crea non è ancora stata codificata… Stresa festival 2022- Palacongressi 2 settebre. Mario Brunello, Ivano Battiston Stresa Festival Young M. MARAIS, La Folia J.S. BACH, Erbarme Dich E. MORRICONE, Marco Polo; Per un pugno di dollari; Per le antiche scale; Playing love; Nuovo Cinema Paradiso A. PONGILUPPI / AUTORI VARI, Dark L. ALLEGRANZA / P. DONAGGIO, Don Matteo A. PIAZZOLLA, Le Grand Tango Mario Brunello, violoncello Ivano Battiston, fisarmonica Giacomo Arfacchia, clarinetto Isabella Cambini, arpa In collaborazione con Associazione Stresa Festival Young Al termine del concerto Momento DiVino con l’azienda vinicola Proprietà Sperino di Lessona (BI) Il Festival, va avanti…anzi ha delle belle e ambiziose speranze ed aspettative: è nata l’Associazione Stresa Festival Young che si sta adoprando con collaborazioni attive, individuazioni, suggerimenti con l’occhio dei ragazzi ricchi di volontà, amore, passione per la Musica e…la studiano ! Alcuni sono stati gli eventi direi di grande successo creati in collaborazione con i giovani ed anche il concerto a Palazzo dei Congressi (causa previsto maltempo il concerto si è trasferito dall’Isola Bella) si è concretizzato con scelte, arrangiamenti, ed esecuzioni dei giovani! Il grande merito del direttore artistico Mario Brunello è di lasciare loro ampio spazio anche sul palco e questo serve da incoraggiamento, anzi stimolo allo studio ed alla carriera artistica. Il Concerto in programma ha accontentato molti palati, ma credo abbia coinvolto tutti con i sentimenti, le vibrazioni e le magie create dagli interpreti. Alla fisarmonica Ivano Battiston h sapientemente utilizzato la dolcezza interpretativa quale mezzo di comunicazione e parimenti Mario Brunello, internazionalmente riconosciuto tra i più abili violoncellisti, ha creato momenti di alta interpretazione toccando le più intime corde degli animi. Già con la Follia di Marais si è entrati in un mondo fantastico, raggiungendo poi apici più alti man mano, passando attraverso uno struggente Bach e poi Morricone dove grandi composizioni hanno incontrato grandi interpreti. Al centro del concerto Giacomo Arfacchia al clarinetto e Isabella Cambini all’arpa hanno debuttato sul palco con ‘i grandi’ dando prova di stupefacente carica interpretativa e serietà da professionisti. Commovente dalla prima all’ultima nota, la bellezza che la musica produce mi fa veramente ribadire che La Musica vince sempre. Renzo...

Amandine Beyer – Stresa Festival 2022- Palazzo Congressi 1 settembre

Amandine Beyer – Stresa Festival 2022- Palazzo Congressi 1 settembre
Non sempre si riescono a realizzare tutti i progetti, infatti delle due serate con la dolcissima ed espertissima violinista Amandine Beyer, sono riuscito a goderne solo di una, in seconda serata. Amandine Beyer – Stresa Festival 2022- Palazzo Congressi 1 settembre JOHANN SEBASTIAN BACH Sonate e Partite per violino solo (II) Partita per violino solo n. 2 in re minore BWV 1004 Sonata per violino solo n. 3 in do maggiore BWV 1005 Partita per violino solo n. 3 in mi maggiore BWV 1006 Al termine del concerto Momento diVino con l’azienda vinicola Cascina Baricchi di Neviglie (CN) Bach nel 1720 scrisse le Sei Sonate e Partite per violino solo, ovvero delle splendide sinfonie per un solo strumento; sono trascorsi 302 anni ed il profumo della modernità avvolge il nostro ascolto; sarà per le dissonanze, sarà per il culto del suono nuovo, sarà perché Bach era geniale, ma è così: Bach è ogni volta scrittura contemporanea, almeno a me fa sempre questo effetto, interessando tutta la mia sensorialità. Amandine Beyer è la raffinata interprete cui è stata affidata l’interpretazione dallo Stresa Festival di questa 61ma edizione. Causa previsioni meteorologiche avverse, il concerto è stato trasferito da previste locations all’aperto, al Palazzo dei Congressi di Stresa, ma un’intuizione geniale ha trasferito il pubblico sul palcoscenico a corona della violinista, che quasi in clima di privatezza ha offerto la sua simpatia e la usa tecnica consolidata. La Beyer, profonda conoscitrice del periodo barocco, ha interpretato con il sorriso che ha saputo trasferire nella musica e negli ascoltatori. Inutile sottolineare la grande sicurezza interpretativa, necessario invece evidenziare quanta caratterialità ha saputo infondere al suono. La Musica vince sempre. Renzo...

Olivier Latry – Chiesa di S. Ambrogio – Stresa festival 2022 – 30 agosto

Olivier Latry – Chiesa di S. Ambrogio – Stresa festival 2022 – 30 agosto
Martedì 30 agosto 2022 nella chiesa di S. Ambrogio a Stresa è il momento della serata di organo e l’ organista in calendario per lo Stresa Festival è nientemeno che Olivier Latry, che a soli 23 anni divenne uno dei tre organisti titolari della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Olivier Latry – Chiesa di S. Ambrogio – Stresa festival 2022 – 30 agosto J.S. Bach, Fantasia e fuga in do min. BWV 537; Corale “O Mensch, bewein’ dein’ Sünde Groß” BWV 622; Fantasia in sol magg. (Pièce d’orgue) BWV 572 L. Vierne, Pièces en style libre op. 31: Légende; Scherzetto C. Franck, Pastorale op. 19; Troisième Choral in la min. O. Latry, Improvisation Come anticipato in incipit l’organista francese Latry è uno dei più celebri e abili organisti a livello internazionale, anzi è da molti ritento il più grande organista! Il suo percorso ormai quarantennale, vanta importanti esibizioni, incisioni e prime mondiali. Talentuoso e profondo studioso oltre che interprete è anche compositore e proprio stasera abbiamo avuto modo di apprezzarne il valore. Il programma che abbiamo ascoltato è da considerasi molto vario e rivolto a pubblico eterogeneo, dal rigoroso ascolto di Bach a composizioni di Vierne ed in particolare di César Frank in omaggio ai duecento anni dalla nascita, ma il brano che più mi ha entusiasmato è proprio l’Improvvisation dello stesso Olivier Latry. Con l’interpretazione di ogni autore ha avuto modo di esternare tutte le sue abilità di creare entusiasmo, le agilità e la grande tecnica consolidatasi ormai nel tempo, ma con l’Iprovvisation ha genialmente offerto un brano contemporaneo ricco di “musica” interpretata con virtuosismo, rapidità e grande precisione per l’offerta di un suono molto pulito ed attrattivo. La Musica vince sempre Renzo...

Banda Osiris – Sporting Lesa- Stresa festival 2022 – 27 agosto

Banda Osiris – Sporting Lesa- Stresa festival 2022 – 27 agosto
Il campo centrale dello Sporting di Lesa si trasforma per un pomeriggio da campo di tennis in luogo di divertissement e musica a cura di “mostri da palcoscenico” quali la Banda Osiris Banda Osiris – Sporting Lesa- Stresa festival 2022 – 27 agosto Do re mi fa sol la set – Le dolenti note Sandro Berti (mandolino, trombone) Gianluigi Carlone (voce, sax)  Roberto Carlone (trombone, tastiere)   Giancarlo Macrì (batteria, bassotuba) Le note del programma recitano: “Cosa ci fanno quattro musicisti su di un campo da tennis? Giocano. Giocano con la musica. In un susseguirsi di rimpalli musicali i quattro si scatenano in una girandola di gag vorticose da lasciare senza fiato. E’ un gioco vario ed imprevedibile il loro. Colpi da maestro travestiti da ingenuità da dilettanti. Una vera partita (non solo musicale) giocata con la profondità e l’entusiasmo di giocatori-musicisti carichi di esperienza. E diventa un viaggio musical-teatrale ai confini della realtà.” E leggendo queste note, sinceramente si intuisce tutto, ma proprio tutto, meno… il divertimento coinvolgente dell’assurdo che diviene realtà, restando assurdo! Ripercorrono le strade dei diversi generi musicali, citando musicalmente Fred Buscaglione, i Beatles, Gianni Morandie Mozart ipotizzandone la nascita a Lesa e poi ancora :”Era più alto Mozart o Lady Gaga” una delle domande nel auiz proposto al pubblico? Narrano della bimba che trova un rospo parlante che non bacia per trasformarlo in principe, considerata la maggior convenienza economica di possedere un rospo parlante… per ipotizzare poi una variazione sul tema dei Beatles ad opera di prete locale “Hei Giuda”, oppure dei poteri di tortura del flauto dolce che è in grado di emettere “un” suono e troppo spesso impiegato nei saggi scolastici di fine anno !!!! E poi le situazioni tratte dal loro libro, vero inno alla Musica, ma con l’ironico compiangimento dei musicisti !! Le parodie del circo e della morte del cigno del celebre balletto e il mimo del cigno morente con gli strumenti che diventano gambe ed ali…è semplicemente spassoso….. Un pomeriggio di sano divertimento guadando il campo da tennis dove il tabellone riportava il nome di due contendenti “la banda” e “Osiris”… Ironia con classe, senza alcuna caduta di stile e musica ottima travestita da musica per principianti! La Musica vince sempre Renzo...

Giuseppe Gibboni e Carlotta Dalia Stresa festival 2022 – Isola Bella di Stresa 25 agosto

Giuseppe Gibboni e Carlotta Dalia Stresa festival 2022 – Isola Bella di Stresa 25 agosto
Ancora una volta il fascino di uno dei laghi più belli al mondo ha colpito con la visuale dall’Isola Bella, al centro del lago. E poi la musica… Giuseppe Gibboni e Carlotta Dalia Stresa festival 2022 – Isola Bella di Stresa 25 agosto N. PAGANINI, Sonata Concertata in la maggiore MS 2 dai Capricci op. 1: I, V, XV, XXI, XXIV N. PAGANINI / F. TÁRREGA, Variazioni sul Carnevale di Venezia M. CASTELNUOVO-TEDESCO, Capriccio n. XVIII N. PAGANINI, La Campanella Tante sono le leggende che avvolgono la figura di Paganini, ad esempio quella del patto con il diavolo per ottenere fama ed abilità al violino..e poi ancora il detto ‘Paganini non ripete’ fatto comunicare a Carlo Felice in Torino che gli valse la cancellazione di diversi concerti. Venendo invece allo strabiliante concerto proposto dal programma dello Stresa festival nella splendida cornice del lago al tramonto, le parole fanno fatica a fluire per descrivere tutte le emozioni. Di Giuseppe Gibboni si è già tanto sentito parlare e lo stesso Accardo (come riportato anche dalle note del festival), lo definisce “uno dei talenti più straordinari”. Praticamente è un tutt’uno con lo strumento che agilmente utilizza nei modi più strabilianti arrivando a dei saltelli con l’archetto che ben pochi sanno rendere con tanta efficacia. In duo con Carlotta Dalia si ha modo di apprezzare anche lei in accompagnamento e poi e direi soprattutto negli assolo virtuosistici e precisissimi. L’insieme è davvero spettacolare e considerato che il concerto era stato proposto dai giovani dello Stresa Festival (young) sicuramente possiamo pensare che il festival ha un futuro…se i giovani hanno tanto sapere e gusto per scegliere e riconoscere interpreti così talentuosi. Ancora una parola è doverosa circa Gibboni e giusto ricordare i riconoscimenti ottenuti per le interpretazioni in particolare di Paganini, di cui indubbiamente diverrà, se già non lo è, interprete di riferimento….Le sue interpretazioni di Capricci e brani celeberrimi non hanno certamente fatto rimpiangere altri interpreti accreditati, anzi hanno aperto un mondo sulle virtuosistiche composizioni di Paganini. La Musica vince sempre Renzo...

Vision String Quartet Isola Bella Stresa festival 2022, 24 agosto

Vision String Quartet Isola Bella Stresa festival 2022, 24 agosto
La nuova stanza per la musica di Stresa Festival si chiama Catapulta. È la camera acustica tutta in legno, disegnata da Michele De Lucchi. Questa realizzazione è uno scrigno trasportabile di suono prezioso, a contatto con la natura e la bellezza del territorio e questa sera è sull’Isola Bella, incastonato nel paesaggio lacustre al tramonto e poi di notte: emozioni in libertà Vision String Quartet Isola Bella Stresa festival 2022, 24 agosto Vision String Quartet Florian Willeitner, violino Daniel Stoll, violino Sander Stuart, viola Leonard Disselhorst, violoncello programma: E. Bloch, Prélude B. 63 F. Mendelssohn, Quartetto n. 2 in la min. op. 13 A. Dvořák, Quartetto per archi in sol magg. op. 106 Il programma è stato decisamente interessante ed il Vision String Quartet è sicuramente una garanzia di qualità, vivacità e grande serietà interpretativa. Ma inconsuetamente partiamo dal finale ovvero dai due bis concessi, brani scritti dal quartetto ed a tema folk jazz, con una carica di ritmo e temperamento decisamente brioso e trascinanti come lo sono certe danze irlandesi. Il resto del programma ha previsto Prelude di Bloch, brano breve ma molto coinvolgente per passare poi al Quartetto in la minore di F. Mendelssohn. L’esplosione di agilità performante, originalità interpretativa e carica emotiva ha raggiunto l’apice con il quartetto d’archi di A. Dvořák che seppur scevro da evidenti rimandi alla danze boeme ed al ricordo dell’esperienza americana, si palesa come una scrittura successiva all’approccio al Nuovo Mondo, che gli ha lasciato una impronta definita. L’interpretazione è vivacissima e partecipata che riesce a catturare il pubblico travolgendolo con i dialoghi tra i pizzicati ed i mastellati. Ormai attivo da una decina di anni il quartetto ed esattamente un anno dopo la loro esibizione allo stresa festival all’Isola Madre tornano ad affascinare con eleganza un pubblico entusiasta! La Musica vince sempre Renzo...

Petite messe solennelle- Stresafestival 2022 – Palacogressi Stresa 23 agosto

Petite messe solennelle- Stresafestival 2022 – Palacogressi Stresa 23 agosto
Allo Stresa Festival viene proposta una composizione rossiniana e del periodo meno giocoso del compositore. Al Palazzo dei Congressi è stata migliorata l’acustica e quindi si è potuto apprezzare le raffinatezze dei suoni dei pianoforti storici e dell’Harmonium, oltre che dell’insieme offerto. Petite messe solennelle- Stresafestival 2022 – Palacogressi Stresa 23 agosto Gabrielle Philliponet , soprano José Maria Lo Monaco, alto Edgardo Rocha, tenore Christian Senn, basso Francesco Corti, Maria Shabashova, pianoforti Deniel Perer, harmonium Coro Ghislieri Soprani: Argentieri Valentina, Mara Corazza, Son Jiyeong, Anna Piroli. Alti: Giulia Beatini, Camilla Biraga, Isabella di Pietro, Maria Chiara Gallo. Tenori: Raffaele Giordani, Massimo Lombardi, Matteo Magistrali, Simone Milesi. Bassi: Matteo Bellotto, Renato Cadel, Sergio Ladu, Filippo Tuccimei. Giulio Prandi, direttore Durante la villeggiatura a Passy nel 1863 Rossini, abbandonata la scrittura di opere liriche e dopo il trionfale successo del Guglielmo Tell, si dedica alla composizione di musica sacra, celebri lo Stabat Mater ed appunto la Petite Messe solennelle oltre ai Peccati di vecchiaia. Con queste composizioni anticipa notevolmente il gusto e la scrittura che verrà. A proposito della Petite Messe Solennelle, ascoltata al Palazzo dei Congressi di Stresa, rileviamo la proposta nella versione originale per due pianoforti e harmonium con interpreti di portata internazionale e l’eccellente Coro Ghisleri, diretto da Giulio Prandi. La composizione considerata il testamento spirituale e musicale di Rossini si rifà a Bach ed alla scrittura contrappuntistica. Di tutto rilievo la presenza di strumenti storici: un Pleyel del 1855, tra i preferiti di Rossini, e un Erard del 1838, suonati dal duo d’eccezione: Francesco Corti e Maria Shabashova. I due pianisti sono stati davvero bravi ed in particolare da rilevare il ruolo di Corti, unitamente a Deniel Perer all’Harmonium. Il Coro Ghisleri già ascoltato in altre occasione è sempre di tutto rispetto e la direzione di Giulio Prandi è misurata, attenta e meticolosa. Per quanto riguarda le voci si può dire di essere soddisfatti: il soprano Gabrielle Philliponet, entrata in cast in sostituzione dell’ultimo momento, l’ho ascoltata per la prima volta in questa occasione e sono rimasto colpito dalla purezza della voce, dalla limpidezza e dalla sicurezza interpretativa. Gli altri cantanti sono nomi conosciuti e già ascoltati in diverse altre occasioni: José Maria Lo Monaco ha un bellissimo colore dai toni profondi e arrotondati; Edgardo Rocha espone un gradevole timbro e facilità all’emissione, mentre per Christian Senn si può solo dire che sia sempre una garanzia di equilibrio e interpretazione più che gradevole (Sentito anche nella Passione secondo Matteo di Bach in apertura di Festival). La Musica vince sempre Renzo...