Stresa Festival 2023 ARTURO SANDOVAL SEPTET – 14 Luglio

Stresa Festival 2023 ARTURO SANDOVAL SEPTET – 14 Luglio
Se chi ben comincia, si dice sia a metà dell’opera, possiamo ipotizzare che l’edizione 2023 dello Stresa Festival sarà un successo grandioso! Stresa Festival 2023 ARTURO SANDOVAL SEPTET – 14 Luglio Arturo Sandoval, tromba Maxwell Haymer, pianoforte William Brahm, chitarra Daniel Feldman, percussioni Maximilian Gerl, basso Michael Tucker, sax Mark Walker, batteria Il primo concerto della stagione 2023 dello Stresa Festival si è concluso con standing ovation e pubblico in delirio! Sicuramente si è trattato di un inizio non scoppiettante, ma esplosivo che ha connotato ‘la voglia’ di aver pubblico e di farlo anche divertire, senza cadere nel banale, anzi offrendo qualità e ricercatezza! Sandoval è showman a tutto campo che nonostante sia classe 1949, suona tromba , pianoforte, percussioni, canta ed intrattiene brillantemente il pubblico portandolo a ballare e cantare con lui! Serata cubana con accenni nostalgici ‘Odio l’estate’ di Bruno Martino e momenti frenetici con il finale tutto cubano! Le note di sala riportano che Sandoval ha suonato in Europa e a Cuba ed ha fatto parte della United Nations Orchestra affermandosi tra i protagonisti sulla scena internazionale della tromba jazz e del flicorno, nonché un rinomato musicista classico, pianista e compositore. La sua carriera è costellata di collaborazioni con grandi colleghi. Lo spettacolo ha avuto diverse sfumature, dal jazz al ballabile,dalle note più ritmate a quelle soffuse di cordiale poesia…. La Musica vince sempre. Renzo...

NABUCCO nell’Anfiteatro di Sordevolo 1 luglio 2023

NABUCCO nell’Anfiteatro di Sordevolo 1 luglio 2023
Dopo molto tempo, riprendo con gioia a raccontare i sentimenti di illusione e realtà che il teatro, in particolare d’opera mi offre, augurandomi di poter ancora condividere l’emozione della Musica, delle luci e di tutto quanto fa spettacolo, facendo crescere l’animo di chi vuole vivere non solo di quotidianità! Teatro Coccia a Sordevolo, 1 luglio 2023 L’OPERA CHE PASSIONE! NABUCCO di Giuseppe Verdi nell’Anfiteatro Giovanni Paolo II nuova produzione Fondazione Teatro Carlo Coccia di Novara in collaborazione con Associazione Teatro Popolare di Sordevolo Sabato 1° luglio ho assistito alla messa in scena di Nabucco nell’Anfiteatro della quinquennale “Passione” di Sordevolo -Bi- insieme a molti amici che hanno accolto la proposta dell’Associazione Culturale La Voce di assistere in gruppo a questo spettacolare evento e che a fine opera commenta: “Che dire! Quella di ieri è stata una serata davvero emozionante. La prima iniziativa dell’estate ha riscosso un grande successo! Infatti, con un gruppo di santhiatesi (e non solo) abbiamo assistito a ‘Nabucco’ di Giuseppe Verdi presso l’Anfiteatro di Sordevolo, grazie al progetto ‘Opera che Passione!’ del Teatro Coccia di Novara. L’arena è stata trasformata in un grande scrigno dorato avviluppato come un’opera di Christo, a ricordare il Tempio di Salomone, attorniato da impalcature, una sorta di ponte simbolico con il presente, su cui agiva la speranza in un futuro migliore, figura allegorica vestita di verde. I riflessi creati dai giochi di luce hanno reso ancora più coinvolgente l’atmosfera. Ottimo il cast e la direzione dell’Orchestra Sinfonica Italiana davvero magistrale. Nulla da eccepire al Coro che ci ha fatto volare sulle note del ‘Va’ pensiero’.” Sinceramente il commento su riportato è l’esatto sentimento ed apprezzamento di tutto il gruppo costituito da melomani e da neofiti, ma tutti indistintamente hanno colto la bellezza del progetto del Teatro Coccia di Novara, che abbiamo conosciuto attraverso le parole della direttrice Corinne Baroni (di verde vestita per celebrare “la speranza”) insieme ai vari suoi collaboratori.   Questo è il risultato di un nuovo grande allestimento del Teatro Coccia di Novara per vivere l’opera sotto le stelle. Una nuova sfida che nasce in sinergia con il Comune di Sordevolo e l’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo, nel luogo che ospita da oltre 500 anni La Passione. La regia è firmata da Alberto Jona, il quale senza voli pindarici ha creato un ponte tra passato e presente implementando l’azione con i figuranti in sembiante di nuovi migranti dei nuovi esodi! Il direttore dell’orchestra Filarmonica italiana Francesco Rosa, ha diretto senza orpelli cogliendo la poesia e la magnificenza della scrittura verdiana. Matteo Capobianco, per sua dichiarazione si è trovato spogliato dalle macchine ed i congegni teatrali, ma con linearità ed eleganza ha ricreato un ambiente suggestivo esaltato dalle luci curatissime di Ivan Pastrovicchio. L’attento maestro dell’egregio Coro San Gregorio Magno è Mauro Trombetta. Il cast sorprende: nel ruolo di Nabucco Matteo Jin esprime notevole carica interpretativa; Ismaele è Francesco Congiu perfettamente nel personaggio; Zaccaria incontra l’espressività di Luca Park e nel ruolo di Abigaille, Yo Otahara la quale oltre che facile negli acuti è anche scenicamente interessante. Fenena è Silvia Ricca con voce calda e suadente; il Gran Sacerdote è Bing Li, mentre Abdallo è interpretato da Andreij Severini e Anna è Clementina Regina, tutti quanti molto bravi! Lo stesso Teatro Coccia nelle note riporta: “In scena le grandi masse di Nabucco fanno dell’opera un evento di partecipazione e comunità. L’opera diventa rito, portando in scena centinaia di figuranti dell’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo e coristi selezionati tramite call...

LE CONVENIENZE ed INCONVENIENZE TEATRALI – Teatro Coccia Novara 11 novenbre 2022

LE CONVENIENZE ed  INCONVENIENZE TEATRALI – Teatro Coccia Novara 11 novenbre 2022
Senza voler filosofeggiare credo che l’ironia e soprattutto l’auto ironia siano un “sale prezioso” per vivere bene il nostro cammino! Ecco che nell’opera donizettiana quesa ironia non trapela soltanto, ma si esalta passo a passo, divertendo assai ! LE CONVENIENZE ed INCONVENIENZE TEATRALI – Teatro Coccia Novara 11 novenbre 2022 Farsa in due atti Musica diGaetano Donizetti Libretto diDomenico Gilardoni Arrangiamento di Vito Frazzi Drammaturgia Alberto Mattioli Direttore Giovanni Di Stefano Regia Renato Bonajuto Scene Danilo Coppola Costumi Artemio Cabassi Coreografie Riccardo Buscarini Coreografie riprese da Giuliano De Luca Corpo di Ballo Romae Capital Ballet Corilla Carolina Lippo Procolo Paolo Ingrasciotta Mamma Agata Simone Alberghini Luigia Leonora Tess Dorotea Lorrie Garcia Guglielmo Didier Pieri Biscroma Strappaviscere Andrea Vincenzo Bonsignore Prospero Salsapariglia Stefano Marchisio L’Impresario Dario Giorgelè L’Ispettore del Teatro Juliusz Loranzi Maestro del Coro Yirui Weng Coro del Teatro Coccia Orchestra Filarmonica Italiana Coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza e Teatro dell’Opera Giocosa di Savona Certamente è solo la cultura e l’arte di vivere che porta alla satira ed all’autorironia e diciamolo francamente con occhio distaccato: certe situazioni operistiche e certi comportamenti di alcuni artisti ben prestano il fianco ad essere messi simpaticamente alla berlina. Nelle “ Convenienze ed inconvenienze teatrali” sul palco del Coccia di Novara, in diversi hanno contribuito a divertire attraverso la satira e …non dimentichiamolo…primo fra tutti Donizzetti a cominciare dalla partitura quasi rossiniana e da uno sbeffeggiante libretto! A metter mano alla drammaturgia con l’intento riuscito di contemporaneizzarla, appare Alberto Mattioli che mette a frutto la sua ampia conoscenza sia del panorama operistico che del mondo dell’opera, riuscendo a cogliere i difettucci ed i capricci che a volte aleggiano tra i camerini ed il palco. Renato Bonajuto con occhio da attento osservatore di un mondo che ben conosce con tratto ironico e verve costruttiva, ha realizzato uno spettacolo divertentissimo con evidente passione trasmessa agli interpreti che hanno colto, direi brillantemente vissuto i vari personaggi. Con piacere si vanno a citare tutti gli “attori” a partire dall’arrangiamento di Vito Frazzi e dalla apprezzata direzione di Giovanni Di Stefano sul podio del Coccia con in buca l’Orchestra sinfonica italiana. Le scene artisticamente originali di Danilo Coppola ed i costumi di Artemio Cabassi hanno decisamente impreziosito il tutto. E’ stato simpaticamente accolto il balletto di Romae Capital Ballet con le coreografie di Riccardo Buscarini riprese da Giuliano De Luca. Interessante e composito il Coro del Teatro Coccia diretto da Yirui Weng. La prima donna capricciosa e volubile, ovvero Corilla è interpretata da Carolina Lippo brillante, vivace e certamente in ruolo sia vocalmente che attorialmente. Sul palco è sostenuta nei suoi capricci dal marito Procolo interpretato da Paolo Ingrasciotta che caratterizza il personaggio con attenzione ed abilità vocale. La giovane Leonora Tess da voce e presenza a Luigia cui infonde brillantezza e vivacità. Lorrie Garcia è ammirata in Dorotea come Didier Pieri è molto bravo nel ruolo di Guglielmo. Biscroma Strappaviscere trova realizzazione nel fintamente compassato Vincenzo Bonsignore che si esprime con facilità vocale e bel timbro. Il movimentato Prospero Salsapariglia (e sinceramente già i nomi dei personaggi sono un programma) è agilmente interpretatso da Stefano Marchisio perfettamente attagliato al ruolo. Molto soddisfacenti e sfolgoranti anche Dario Giorgelé nel ben noto impresario e Juliusz Loranzi nel ruolo dell’Ispettore. Vogliamo ora parlare di Simone Albergini in Mamma Agata? Semplicemente esilarante! Conosciuto ed apprezzato per le sue varie e ben note interpretazioni non mi aspettavo sinceramente tanta capacità interpretativa e ironia bonariamente sarcastica! Quando entra in scena da fondo...

Akiko Suwanai, Sinfonieorchester Basel, Ivor Bolton – Stresa festival 2022 – 9 settembre

Akiko Suwanai, Sinfonieorchester Basel, Ivor Bolton – Stresa festival 2022 – 9 settembre
Ogni cosa, ogni situazione ha un inizio ed una fine, come la vita umana e come probabilmente il “tutto”, ma in un’ ottica più ottimistica, certe situazioni hanno un futuro, come lo Stresa Festival, che con la creazione dell’Associazione Stresa Festival Young ha posto un tassello importante per rivedere una nuova alba. Arrivederci all’edizione 2023 Akiko Suwanai, Sinfonieorchester Basel, Ivor Bolton L. van Beethoven, Ouverture da Le creature di Prometeo W.A. Mozart, Concerto per violino KV 219 L. van Beethoven, Sinfonia n. 7 Akiko Suwanai, violino Sinfonieorchester Basel Ivor Bolton, direttore Si può pensare di chiudere un Festival ballando? O almeno ascoltando musica da ballo, ovvero per balletti? Ebbene si! Allo Stresa Festival 2022 è successo proprio così …. Gli ospiti sono la Sinfonieorchester Basel diretta da Ivor Bolton che ha diretto con gesto a tratti sanguigno infondendo passione e impegno e la violinista solista Akiko Suwanai attenta alla ricerca di un suono limpido e pulito; abbiamo ascoltato note danzanti e lo stesso programma del Festival riporta “Per dirla con Wagner «Questa sinfonia è l’apoteosi della danza. È la dama nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali”, riferendosi alla 7ma di Beethoven. L’atmosfera è calda e satura di voglia di ascolto ed i brani proposti sono veramente conosciuti e quindi arrivano facilmente all’ascolto ed il fatto che riportino il tema della danza ravviva l’aria e la colora di belle immagini e fantastiche visioni. Come da incipit lo Stresa Festival è un’istituzione nel panorama dei festival musicali internazionali che dura da 61 anni e affrontando diversi periodi e cambiamenti. Quest’anno con la Presidenza di Giancarlo Belloni, la direzione artistica del Maestro Mario Brunello, la neo Associazione Stresa Festival young, la consueta dedizione ed attenzione dei vari collaboratori e l’efficiente gentilezza delle ‘ragazze’, abbiamo la conferma che lo Stresa ha un futuro fatto anche di innovazione, ricerca del contemporaneo, salvaguardia dell’ambiente e ricordo e rispetto per i grandi del passato. La Musica vince sempre Renzo...

Stephan Braun -Stresa festival 2020 – logistica Herno 7 settembre

Stephan Braun  -Stresa festival 2020 – logistica Herno 7 settembre
Ecco: per il mio quattrocentesimo commento a concerti, spettacoli e arte il caso ha voluto che si trattasse di un appuntamento speciale in un ambiente inusuale: il capannone industriale della logistica Herno. Mi piacciono molto le locations particolari, magari luoghi di lavoro dove proporre arte e qui ambiente e musica anche elettronica si sono coniugate molto bene. Stephan Braun –Stresa festival 2020 – logistica Herno 7 settembre Il penultimo concerto dello Stresa Festival 2022 ha ritrovato la Logistica Herno quale contenitore contemporaneo per un concerto davvero particolare al violoncello solo, anzi in compagnia dell’elettronica e di piccoli strumenti d’accompagnamento. Stephan Braun è musicista versatile ed eclettico che si esprime con l’improvvisazione, l’elettronica, l’amplificazione ed ogni tecnica pensata per trarre da un solo strumento tutto il ritmo possibile con suoni che vanno fino alle percussioni, utilizzando anche solo le ani sul legno del Cello. E nonostante questo insolito utilizzo, Braun spazia da Bach a sue composizioni ed a brani jazz celebri con elasticità e coinvolgente naturalezza, derivante da tecnica stupefacente e ricerca di suoi nuovi e raffinati. Il Connubio è risultato vincente e ci lascia un buon ricordo. La Musica vince sempre Renzo...

Coro del Friuli Venezia Giulia – Stresa festival 2022 – 4 settembre

Coro del Friuli Venezia Giulia – Stresa festival 2022 – 4 settembre
Tra gli altri luoghi del Festival il suggestivo Sacro Monte di Ghiffa, affacciato sul lago, per una serata all’aperto dedicata a Pasolini. Coro del Friuli Venezia Giulia – Stresa festival 2022 – 4 settembre Coro del Friuli Venezia Giulia archi e percussioni della FVG Orchestra Monica Mosolo, voce recitante Massimo Somaglino, voce recitante Cristiano Dell’Oste, direttore “Mio fratello partì in un mattino muto…” Pierpaolo e Guido I Turcs tal Friùl J.S. Bach, Cori e corali dalla Matthaus Passion BWV 244 J.S. Bach, Capriccio sopra la lontananza del suo fratello dilettissimo BWV 992 L. Nono, Musiche di scena per I Turcs tal Friúl di Pierpaolo Pasolini G. Marini, Così giunsi * V. Guastella, In un rantolo che da un angolo si fa canzone…** * brano in prima esecuzione assoluta commissionato dal Coro FVG per l’anno di Pasolini ** brano in prima esecuzione assoluta commissionato dal Festival Elba Isola Musicale d’Europa Il programma dello stresa festival riporta: «Nel 1944, mentre Pier Paolo Pasolini faceva la sua Resistenza “con le armi della poesia”, Guido, di tre anni più giovane, si unì ai partigiani della Brigata Osoppo sulle montagne del Friuli, dove venne ucciso dai Gap comunisti nell’eccidio di Porzûs. La tragedia segnò profondamente e per sempre Pier Paolo: sul piano degli affetti e sul piano politico. Iniziò infatti per lui quel sofferto processo di maturazione politica che lo portò a militare nel Pci. Tra questi due momenti, la scrittura di un dramma che Pasolini non volle mai pubblicare, I Turcs tal Friùl, che contiene la più bella pagina da lui dedicata a Guido. Se non fosse che l’atto unico sarebbe stato scritto nel 1944, un anno prima della morte del fratello…». Doverosa questa introduzione che parla di Pasolini cui è dedicato il concerto nella fantastica cornice dell’intero Lago Maggiore, infatti dall’alto del sacro Monte di Ghiffa la vista si estende dall’inizio alla fine del lago abbracciando le varie provincie e nazioni. Il Coro proposto è ben variegato con elementi di valia che brillano nell’ensemble. Il programma è ben strutturato e le voci recitanti trasformano il concerto in una narrazione tangibile e”presente”. Tra i brani eseguiti spicca quello di V. Guastella,” In un rantolo che da un angolo si fa canzone…”brano in prima esecuzione assoluta commissionato dal Festival Elba Isola Musicale d’Europa; mi è difficoltoso raccontare il brano fatto di rumori, sussurri, voci, urla, suoni, canto e seplice accavallarsi di parole in un mix strabiliate che è musica. Il direttore del coro, a conclusione di concerto, ha commentato la lettura di una lettera di padre Turoldo proposta da Massimo Somaglino ricordando n detto friulano “noi cantiamo sempre!” La Musica vince sempre Renzo...